"LE SANZIONI ALLA RUSSIA? SI FA COME SE IL MONDO FOSSE D’ACCORDO E NON È PROPRIO COSÌ" - IL MINISTRO DEGLI ESTERI INDIANO, SUBRAHMANYAM JAISHANKAR, MANDA UN AVVISO ALL’OCCIDENTE: "QUANDO SUCCEDE QUALCOSA IN EUROPA, I PAESI EUROPEI VOGLIONO ESPRESSIONI INTERNAZIONALI DI SOLIDARIETÀ. MA MOLTI NEL MONDO HANNO PENSATO CHE SI DOVEVA TENERE CONTO ANCHE DEI LORO INTERESSI - LE SANZIONI SONO LEVE DI CUI LE ECONOMIE AVANZATE DISPONGONO E LE USANO QUANDO A LORO CONVIENE. E NON È CHE VADANO ALLE NAZIONI UNITE A CERCARNE LA LEGITTIMITÀ…"

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Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

Subrahmanyam Jaishankar Subrahmanyam Jaishankar

 

Subrahmanyam Jaishankar, ministro degli Esteri indiano, ha scelto di venire a Roma anche se la guerra in Medio Oriente ha bloccato i Med Dialogues previsti nei giorni scorsi. È lui stesso a dire che «sì, certo» si è formata un’intesa fra i due premier Narendra Modi e Giorgia Meloni: «C’è un nuovo quadro, decisamente c’è nuova energia» nei rapporti. Ma non tutto va per il meglio: il conflitto fra Israele e Hamas ostacola il piano dell’India-Middle East-Europe Economic Corridor (Imeec), la «Via del cotone».

volodymyr zelensky joe biden - meme by osho volodymyr zelensky joe biden - meme by osho

 

[…] Che impressione ha della guerra: rende una soluzione basata su due Stati più o meno probabile?

«[…] Sappiamo però che l’unica soluzione realistica per i problemi antichi di quella regione è avere i due Stati. […]».

 

Nei Paesi emergenti si lamenta che l’Occidente, con la guerra in Ucraina e fra Israele e Hamas, applica due pesi e due misure. Che significa?

«Credo che questo argomento si concentri molto sull’atteggiamento dell’Europa.

Molto viene dal fatto che in passato, quando c’erano problemi in altre parti del mondo, i Paesi europei in sostanza pensavano che non toccasse a loro preoccuparsene. Finché l’Europa era al sicuro e nulla minacciava lo stile di vita europeo, potevano occuparsene altri.

 

netanyahu biden netanyahu biden

Poi quando succede qualcosa in Europa, i Paesi europei vogliono espressioni internazionali di solidarietà. Ma molti nel mondo hanno pensato che si doveva tenere conto anche dei loro interessi. Detto questo, mi pare che abbiamo superato questa fase».

 

Ma tutte le democrazie avanzate (meno Israele) applicano sanzioni alla Russia.

Invece nessun Paese emergente, India inclusa, lo fa. Come lo spiega?

«Queste sanzioni in sostanza sono leve di cui le economie avanzate dispongono sulla base di meccanismi, poteri e strumenti costruiti nel corso di molti anni. Usano queste leve quando a loro conviene. E non è che vadano alle Nazioni Unite a cercarne la legittimità: lo fanno quando pensano che i loro interessi sono in gioco. A dire il vero molte parti del mondo non accettano il concetto delle sanzioni nello stesso modo. Si fa come se il mondo intero fosse d’accordo sulle sanzioni. Non è proprio così».

subrahmanyam jaishankar subrahmanyam jaishankar

 

Giorgia Meloni nella chiamata orchestrata da due russi ha detto che c’è «stanchezza» sull’Ucraina e che serve un’uscita che vada bene a entrambe le parti, «senza distruggere il diritto internazionale». Concorda?

«[…] Il mio primo ministro a un incontro a Samarcanda con Vladimir Putin ha detto che, nel mondo di oggi, noi non pensiamo che la guerra sia una soluzione. Una persona comune direbbe che a un certo punto la gente si deve sedere a un tavolo e parlare. L’India è sempre pronta a dare una mano». […]

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