Estratto dell'articolo di Valeria Pacelli per il Fatto Quotidiano
matteo renzi mohammed bin salman 1
Matteo Renzi continua ad ampliare business e reddito. E lo fa aprendo una nuova società – la Ma.Re. Adv Srl – che ha come attività prevalente la consulenza imprenditoriale. Non solo: a gonfiare (legittimamente) il portafoglio del senatore sono anche i circa 100 mila euro l’anno lordi che dovrebbe percepire prossimamente come direttore editoriale del Riformista, giornale di cui è editore Alfredo Romeo (l’imprenditore napoletano nel frattempo imputato con Tiziano Renzi, padre di Matteo, nel processo Consip).
Si aggirerebbe intorno a questa cifra – secondo quanto confermano al Fatto persone molto vicine all’ex premier – lo stipendio pattuito per la nuova esperienza di Renzi, di certo abituato ad incassare parecchio, anche grazie agli speech che tiene in tutto il mondo. Per dirla con i numeri: nel 2021 il leader di Italia Viva ha incassato 2,5 milioni di euro (pagando imposte nette per oltre 1 milione di euro) tra conferenze, lavoro con le università, incassi dei libri.
Il reddito di Renzi nel tempo è lievitato: basti pensare che nel 2017 ha dichiarato 29.315 mila euro, per poi passare l’anno successivo a 811.413 euro. Nel 2019 ha sfondato il milione di euro per poi scendere nel 2020 – a causa del Covid che ha ridotto all’osso le conferenze – a poco più di 517 mila euro. Nel 2021 c’è stato infine il salto con i due milioni e mezzo dichiarati. Ma Renzi ora è pronto ad allargare ancor di più il proprio business.
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SCOZIA, PARIGI, BERLINO: IN ATTESA DI RIAD MATTEO FA LO “SPEAKER” IN NORD EUROPA
Lorenzo Giarelli per il Fatto Quotidiano
Edimburgo, Parigi, Berlino: là fuori c’è un mondo di conferenze da conquistare. La collezione primavera-estate del Matteo Renzi uomo d’affari e speaker è, al solito, parecchio fortunata.
Lunedì scorso si è fatto vedere all’assemblea generale di Assolombarda, a Milano, in mezzo a decine di imprenditori e dunque potenziali finanziatori delle casse di Italia Viva (Gianfelice Rocca, con cui si è intrattenuto Matteo, è uno dei più affezionati sponsor di Carlo Calenda).
“È rimasto molto soddisfatto”, dice chi gli ha parlato dopo l’assemblea. Ma il pubblico più curioso è all’estero.
Un mese fa, il Fatto aveva raccontato dell’ospitata a Malta, in grado di provocare uno scontro politico nel Parlamento della Valletta, visto che la destra aveva contestato al governo la spesa di 20mila euro di denaro pubblico per organizzare la trasferta di Renzi. In quelle settimane, oltre a essere stato tra gli invitati del royal wedding tra il principe di Giordania Hussein e la moglie Rajwa Al Saif, l’ex premier si è dato da fare in Scozia. Al lussuosissimo Balmoral Hotel di Edimburgo, Renzi ha tenuto banco alla Walter Scott Research Conference 2023, evento organizzato dalla società di investimenti Walter Scott – Bny Mellon Investment management.
MATTEO RENZI – INTERVISTA CON BIN SALMAN
Un parterre di imprenditori e manager, quindi, interessati alle considerazioni geopolitiche di Renzi riguardo una manciata di vecchi cavalli di battaglia: la perdita di peso internazionale dell’Unione europea, la “mancanza di visione” dei suoi leader, la troppa “attenzione ai like” invece che “alla idee”.
Se in Italia ci appaiono concetti un po’ paludati, altrove c’è chi apprezza e stra-paga. A Edimburgo come a Berlino. Tramite Lakestar, una società di cui Renzi è advisor, a metà giugno il senatore semplice di Rignano è volato in Germania per una “cena privata”.
MATTEO RENZI PARLOTTA CON LICIA RONZULLI IN SENATO
Funziona così: un ente prenota una sala per una cena, propone un paio di ospiti a disposizione dei convitati e vende la partecipazione per qualche migliaio di euro. I prezzi di solito variano dai 3mila ai 5mila euro, a seconda della location e dell’esclusività degli speaker.
Qualche settimana fa, Renzi ha partecipato a una di queste cene insieme a Phillip Rosler, ex vicecancelliere di Angela Merkel. Pure qui l’ex premier è andato sul sicuro, snocciolando suggerimenti sugli investimenti e sulle economie emergenti. Abbastanza per portarsi a casa l’ennesima trasferta, più prosaica rispetto alla successiva missione, datata quindici giorni fa.
matteo renzi ospite di cinque minuti di bruno vespa
È il 22 giugno e Renzi vola a Parigi per una conferenza internazionale sui diritti civili in Iran, tema su cui il senatore si muove già da qualche anno partecipando a diversi eventi. Questa volta, il nome di Renzi è in cartellone insieme a quello di alcuni altri politici che hanno aderito all’appello di Maryam Rajavi, la leader d’opposizione del Mojahedin del Popolo iraniano che si oppone al regime di Teheran. A Parigi Renzi ha incontrato Rajavi e un gruppo di quegli colleghi, quasi tutti ex premier, come Guy Verhofstadt, leader del Belgio con svariati incarichi al Parlamento europeo, e Julija Tymoshenko, che guidò l’Ucraina tra il 2007 e il 2010.Intervenuto dal palco poco dopo Rajavi, Renzi ha espresso il proprio caloroso sostegno alla resistenza iraniana: “Il mondo ha bisogno di voi, della vostra cultura e dei valori umani. Il futuro è un mondo multi-polare e l’Iran deve esserne parte”. Perciò “dovete continuare a combattere per cambiare il regime”. Standing ovation dei presenti.
renzi in diretta da vespa presenta il riformista cinque minuti
Più complicato, invece, trovare occasione per discutere dei diritti civili in Arabia Saudita. Anzi: l’amico Bin Salman aspetta di nuovo Renzi a Ryad a ottobre, quando è previsto il prossimo grande evento del FII Institute. Guai ad arrivare impreparati, dunque nel frattempo è bene tenersi caldi con altri speech.
DANIELA SANTANCHE MATTEO RENZI renzi in diretta da vespa presenta il riformista cinque minuti