RENZI, ROTTAMA 'STO CAZZO! - CHE FARÀ MATTEUCCIO QUANDO L’ETERNO BASSOLINO SI CANDIDERÀ ALLE PRIMARIE PD PER IL SINDACO DI NAPOLI? - IL RENZISMO AL SUD NON ESIST) E IL BULLO TOSCANO, “SUBITO” DE LUCA, DOVRÀ ABBOZZARE ANCORA

Resta da capire cosa ne pensi la Napoli "profonda", quella fatalista dei vicoli e pure quella dei giovani, che di Bassolino ha racconti contrapposti: il mito della primavera e la maledizione della "munnezza". Quando si sarà capito come la pensa la città anche Renzi deciderà cosa fare...

Condividi questo articolo


Fabio Martini per “la Stampa”

DE LUCA - BASSOLINO DE LUCA - BASSOLINO

 

Antonio Bassolino nicchia, Matteo Renzi non lo vorrebbe, eppure a Napoli tutti danno per scontato il gran ritorno. L' ex sindaco di Napoli è davvero intenzionato a candidarsi alle Primarie che sceglieranno il candidato del Pd per la riconquista del comune di Napoli. Ma se Bassolino la spuntasse nella contesa interna, a quel punto un suo clamoroso ritorno a palazzo San Giacomo diventerebbe possibile, se non addirittura probabile.

LIBRO DI BASSOLINO FOTO IL MATTINO LIBRO DI BASSOLINO FOTO IL MATTINO

 

Ma la resurrezione di uno dei più illustri rottamati della sinistra italiana confliggerebbe non poco, con la "dottrina" renziana che finora ha sistematicamente azzerato le ambizioni "postume" di tutti i personaggi più in vista della stagione precedente. Uno dopo l' altro Romano Prodi, Enrico Letta, Walter Veltroni, Massimo D' Alema hanno dovuto rinunciare ad incarichi internazionali e nazionali, proposti da altri, in virtù di un muro di gomma non dichiarato ma puntuale del presidente del Consiglio.

 

Sindaco di Napoli e poi presidente della Regione Campania tra il 1993 e il 2010, Bassolino è fuori campo da 5 anni, ma dopo aver superato indenne il "girone infernale" della delegittimazione personale e giudiziaria, ora vorrebbe riprendersi l' onore perduto. Dimostrando di essere ancora il "migliore" nella città che lui ha amministrato nella stagione più felice della sua vita politica, quella che è passata alla storia come "rinascimento napoletano".

renzi e napolitano renzi e napolitano

 

Una ambizione personale che si scontra con lo spirito dei tempi (quello che "impone" il rinnovamento), ma si incrocia con la crisi delle vocazioni del Pd. I candidati renziani di cui si vocifera da settimane per ora non sembrano avere lo spessore "giusto" e l' unico sfidante uscito allo scoperto è Umberto Ranieri, da sempre vicino a Giorgio Napolitano.

 

Ecco perché, a sorpresa, nel complesso sono state incoraggianti le prime reazioni di intellettuali, imprenditori ed esponenti della società civile napoletana ad un ritorno di Bassolino che mesi fa sembrava fantascienza.

 

Resta da capire cosa ne pensi la Napoli "profonda", quella fatalista dei vicoli e pure quella dei giovani, che di Bassolino ha racconti contrapposti: il mito della primavera e la maledizione della "munnezza". Quando si sarà capito come la pensa la città - i sondaggi sono in corso - anche Renzi deciderà se concedere o meno una eccezione alla "dottrina" della rottamazione.

Monnezza a Napoli da Repubblica it Monnezza a Napoli da Repubblica it

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….