1 - SE SI ROTTAMA IL REDDITO
Niccolò Carratelli per “La Stampa”
GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI BY DE MARCO
Il referendum non sono esattamente il suo forte, ma Matteo Renzi adora le provocazioni e ci riprova. Stavolta l'obiettivo dichiarato è abbattere il totem del Movimento 5 stelle. Il leader di Italia Viva annuncia che, dal 15 giugno, inizierà a raccogliere le firme per arrivare all'abolizione del reddito di cittadinanza.
Un dito nell'occhio per gli odiati grillini, suoi alleati di governo, ben sapendo che una misura di contrasto alla povertà è necessaria, come ha certificato anche l'ultimo rapporto della Commissione europea dedicato all'Italia.
Sul fatto che lo schema del reddito di cittadinanza vada modificato ormai non discute più nessuno. Ma puntare a cancellarlo, mentre affrontiamo la crisi bellica e post-pandemica, è altra cosa. Giuseppe Conte va subito all'attacco: «Renzi è un Robin Hood al contrario, è forte con i deboli», L'ex premier replica: «Con tutto quello che ha combinato, lui è lo sceriffo di Nottingham». La rissa (cercata) è servita. Duello, all’alba, nella foresta di Sherwood.
2 - RENZI: NO AL REDDITO DI CITTADINANZA, VIA ALLA RACCOLTA FIRME
matteo renzi scuola di formazione politica della lega
Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera”
«Renzi è un Robin Hood al contrario». «Conte è lo sceriffo di Nottingham».
Per l'ennesimo litigio sul reddito di cittadinanza compaiono sulla scena politica nazionale i personaggi cari ad Alexandre Dumas.
Li scomoda per primo il presidente del Movimento 5 Stelle quando apprende che il leader di Italia viva dal 15 giugno promuoverà una raccolta firme per chiedere l'abrogazione dell'integrazione al reddito varata dal governo Conte I.
enrico letta giuseppe conte matteo salvini matteo renzi meme by carlo
Renzi così spiega la sua iniziativa, già annunciata in passato ma poi più volte rinviata: «Noi siamo al paradosso che un ministro della Lega, il ministro del Turismo Garavaglia, ha proposto un decreto flussi perché non si trovano posti di lavoro. Il reddito di cittadinanza ci costa 21 miliardi che non hanno risolto il problema della povertà. Noi vogliamo consentire ai ragazzi di uscire dalla precarietà e dalla rassegnazione.
Sì alla lotta contro il reddito di cittadinanza, dal 15 giugno al 15 settembre c'è la possibilità di raccogliere le firme».
luigi di maio giuseppe conte meme by carli
Conte replica, accomunando nello stesso attacco Renzi e Giorgia Meloni, con una citazione letteraria: «Sono dei Robin Hood al contrario. Al peggio non c'è mai limite. Non solo non si interessano delle persone in difficoltà, ora le umiliano anche».
Per il leader di Italia viva c'è un affondo specifico: «Il suo programma è già pronto - attacca l'ex premier - un giorno sarà ai banchetti per togliere aiuti alle fasce di popolazione in difficoltà economica e un altro in Arabia Saudita per continuare le sue conferenze lautamente retribuite che magnificano il rinascimento democratico, giusto per arrotondare lo stipendio da senatore».
Il senatore di Rignano sta al gioco dialettico e ribatte chiamando in scena un altro personaggio di Dumas: «Voglio dire a Conte che con tutto quello che ha combinato su bonus facciate, soldi rubati sul reddito di cittadinanza, denari sprecati col superbonus, voci complesse su mascherine, io non so se sono Robin Hood, ma lui è lo sceriffo di Nottingham».
Ma il confronto sul reddito di cittadinanza chiama in causa altri attori politici. Il capogruppo alla Camera di Leu, Federico Fornaro, si dice disponibile a discutere di modifiche ma si oppone all'abrogazione: «Un conto è pensare a una riforma del reddito di cittadinanza, altro è proporre la sua abolizione in presenza di oltre 5 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà».
La deputata di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli è critica: «La vera umiliazione è dare assistenzialismo anziché lavoro. Chi ha difficoltà economiche non vuole divano e paghetta ma opportunità occupazionali. Le parole di Conte sul reddito di cittadinanza sono fuori luogo». Il leader di Azione, Carlo Calenda, si ferma a metà strada: «Il problema non è il reddito di cittadinanza ma la gestione delle politiche attive: non la può fare il pubblico perché non funziona, deve essere affidata ai privati».
carta del reddito di cittadinanza
Ma poi se la prende con un esponente del Pd: «Francesco Boccia oggi dice che noi vogliamo levare il reddito di cittadinanza quando, nel 2018, lo definiva un imbroglio fatto male, che andava cancellato».
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