LA “ROTTWEILER” SBRANA QUEL FREGNACCIARO DI HOLLANDE: “NEGÒ LA STORIA CON LA GAYET, MI DISSE CHE ERANO FROTTOLE” - “IL PRESIDENTE NON AMA I RICCHI? NO, DETESTA I POVERI. DERISE LE ORIGINI MODESTE DELLA MIA FAMIGLIA. FU COME UNO SCHIAFFO!’’

Nel suo libro-bomba l’ex premiere dame descrive la scoperta del tradimento: “Correvo con le pillole in mano, François me le strappava. Ingoiai tutti i sonniferi che potevo” - Ma il fuoco della passione continua ad ardere almeno a senso unico: “Hollande mi manda fino a 29 sms al giorno. Vuole tornare con me, quale che sia il prezzo che dovrà pagare”...

Condividi questo articolo


Da “corriere.it

 

VALERIE TRIERWEILER VALERIE TRIERWEILER

«La notizia di Julie Gayet è il primo titolo dei notiziari del mattino. Io crollo, non ce la faccio a sentire, mi precipito in bagno. Afferro il sacchetto di plastica con i sonniferi... François mi segue e tenta di strapparmi il sacchetto». Sono i primi, assai cinematografici, estratti del libro-choc dell’ex premiere dame di Francia, Valérie Trierweiler, in uscita giovedì 4 settembre e pubblicati eccezionalmente mercoledì mattina dalla rivista “Paris Match”, dove la giornalista lavora.

 

Con il sacchetto dei sonniferi in mano, continua la Trierweiler, «corro in camera. Lui lo prende e il sacchetto si strappa. Le pillole cadono sul letto e sul pavimento. Riesco a prenderne alcune. Ingoio quelle che posso. Voglio dormire, non voglio vivere le ore che stanno per arrivare. Sento la burrasca che si sta per abbattere su di me e non ho la forza di resistere. Voglio scappare. Perdo conoscenza».

francois hollande francois hollande

 

L’ex first lady di Francia, nove mesi dopo aver lasciato l’Eliseo, ha deciso di prendersi una rivincita con “Grazie per questo momento”, libro autobiografico, quasi una confessione, sul suo rapporto con François Hollande, pubblicato dalla casa editrice indipendente Les Arènes in una tiratura eccezionale di 200mila copie (nel 2014, in Francia, solo la notissima Amélie Nothomb con Pétronille se l’è potuto permettere, mentre l’autore di Limonov, Carrère, con il saggio Le Royaume si è fermato a 140mila) .

 

 

Hollande negò tutto

 

Michelle Obama elegante e bicolore Michelle Obama elegante e bicolore

La relazione tra i due è finita dopo la pubblicazione, lo scorso febbraio, sul magazine “Closer”, delle foto che rivelavano la storia segreta del presidente con l’attrice Julie Gayet. Nel marzo 2013 - scrive invece “Le Monde“- quando cominciarono a circolare le voci sulla love story, Valérie chiese al compagno: «Giurami sulla testa di mio figlio che non è vero e non te ne parlo più». Secondo il racconto della Trierweiler, Hollande giurò. «Sono frottole», disse il presidente.

 

Dopo lo scandalo su “Closer”, Trierweiler è stata ricoverata per una settimana in ospedale,periodo durante il quale Hollande non andò a trovarla. Bastarono una manciata di parole per dichiarare il loro amore finito, senza alcun rimpianto o giustificazione.

SEGOLENE ROYAL AL VOTO SEGOLENE ROYAL AL VOTO

E se al cuor non si comanda, non è facile nemmeno tenere a bada la penna (e la rabbia) della cronista politica che a suo tempo strappò Hollande dalle braccia della compagna di partito Ségolène Royal, con cu aveva avuto quattro figli. Il libro della Trierweiler, attesissimo in Francia, promette così di scoperchiare particolari intimi della loro vita di coppia all’Eliseo. Con una rivelazione finale: il presidente francese vorrebbe oggi tornare con Valérie, a ogni costo.

 

A tavola in tre

Tra le prime anticipazioni, ecco un estratto su un incontro glaciale con la ex di Hollande. «Ero con lui - scrive la Trierweiler - stavamo parlando di tutto, ridevamo. All’improvviso ho visto arrivare la Royal che puntava verso di noi. Ho avvertito François che girava le spalle all’ingresso del ristorante. Lui credette a uno scherzo, fino a quando lei non è venuta a sedersi al nostro tavolo. È glaciale: “Eccovi qua, spero di non disturbarvi”. François è incapace di pronunciare una sola parola. Sono io a risponderle: “Stavamo parlando di Tour de France”. E lei: “Smettetela di prendermi in giro!”.

BARACK OBAMA BARACK OBAMA

 

«Non sono l’unica gelosa»

Amante appassionata e ammaliata dal partner, Valérie non ha paura di definirsi gelosa.«Osservo il volto di Michelle» e «mi rallegro di non essere l’unica gelosa», annota Trierweiler, descrivendo l’episodio del selfie di Obama con la premier danese durante i funerali di Mandela. «Nel corso della cerimonia - l’immagine del presidente Obama che fa un selfie con la bionda premier danese fa il giro del mondo. Io osservo il volto scuro di Michelle, al suo fianco, e mi piace ancora di più. Mi rallegro di non essere l’unica gelosa. Sì, gelosa sono gelosa, come lo sono stata con ogni uomo che ho amato. Non riesco a non esserlo quando sono innamorata».

 

Helle Thorning Schmidt Helle Thorning Schmidt

Quella battuta fuori luogo

Uno dei passaggi più “tremendi” per il presidente Hollande, già ai minimi storici come popolarità e fresco di rimpasto al governo, sarebbe questo: Trierweiler scrive che durante una cena Hollande derise la famiglia di lei e le sue origini modeste (è figlia di un invalido e di una cassiera, ndr). «È come uno schiaffo. Si è presentato come l’uomo che non ama i ricchi. In realtà, il presidente non ama i poveri. Lui, l’uomo di sinistra, in privato dice “gli sdentati”, tutto fiero della sua battuta».

 

La riconquista

Helle Thorning Schmidt Helle Thorning Schmidt

Ma il fuoco della passione continua ad ardere, almeno a senso unico. «François mi manda messaggi d’amore. Mi scrive che sono tutta la sua vita, che non può far niente senza di me», scrive la giornalista, che ha scritto le sue trecento e passa pagine in gran segreto e le ha fatte pubblicare con il massimo riserbo in Germania. Sarebbe quindi pentito Hollande, che invia all’ex compagna tradita fino a 29 sms al giorno. «Vuole tornare con me, quale che sia il prezzo che dovrà pagare». Fra un appuntamento con Obama e un altro con Putin, il presidente trova il tempo di farle spedire fiori nella sua stanza d’albergo senza che lei gli abbia comunicato dove si sarebbe fermata. 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO

DAGOREPORT - CON UNA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE, L'IMPLOSIONE DELLA LEGA E' L'UNICA SPERANZA PER VEDER CROLLARE IL GOVERNO DUCIONI - LA MELONA SA BENE CHE IL REFERENDUM SULL'AUTONOMIA POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA SUA FINE. NEL PROBABILISSIMO CASO CHE VENGA BOCCIATA, CHE FARA' SALVINI? E SENZA LEGA, CADE IL GOVERNO... - SOTTO SOTTO, LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) LAVORA AFFINCHE' IL 12 NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCI LA LEGGE, O ANCHE SOLTANTO UNA PARTE - SULLA NORMA, NON SOLO L'OPPOSIZIONE MA TUTTA FORZA ITALIA MENA TUTTI I GIORNI SENZA PIETÀ. L'ULTIMA? L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI (PER CONTO DI MARINA BERLUSCONI) HA SENTENZIATO: "È IMPOSSIBILE DA ATTUARE" - CALDEROLI, INTANTO, CONTINUA A GETTARE CARBONE NELLA FORNACE AUTONOMISTA...

PER MAURIZIO MOLINARI L'ADDIO A “REPUBBLICA” NON È STATO UN FULMINE A CIEL SERENO: GRAZIE AL SUO STRETTO RAPPORTO CON JOHN ELKANN, SAPEVA CHE LA SUA DIREZIONE SAREBBE TERMINATA A FINE 2024 - LO SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN CONCOMITANZA CON “ITALIAN TECH WEEK” BY EXOR HA ACCELERATO IL CAMBIO DI GUARDIA – LA MANO DI SCANAVINO DIETRO LA NOMINA DI MARIO ORFEO, CARO ALLA VECCHIA GUARDIA DI “REP” MA SOPRATTUTTO ABILISSIMO A GALLEGGIARE IN QUALSIASI TIPO DI TEMPESTE EDITORIALI. NON SOLO: "PONGO" GLI CONSENTE IL DIALOGO CON LA DESTRA: GIANNINI E BONINI SAREBBERO STATI INVECE DI ROTTURA - ORFEO HA CONOSCIUTO ELKANN E SCANAVINO ANDANDO A TUTTE LE PARTITE DELLA JUVE – DI FARE L’EDITORE A ELKANN INTERESSA NIENTE. PUNTA A FAR DIVENTARE EXOR UNA REALTÀ IMPREDITORIALE INTERNAZIONALE,  LONTANA DALL'ERA DEGLI AGNELLI A QUATTRO RUOTE (COME DAGO-DIXIT, PROSSIMAMENTE È ATTESO UN BOMBASTICO ANNUNCIO DI "YAKI" DI RISONANZA MONDIALE PER UN INVESTIMENTO DI EXOR DEFINITO DA ALCUNI "FUTURISTA")