IL SITO DI PIU ITALIA
Enrica Roddolo per www.corriere.it
EMANUELE FILIBERTO LANCIA PIU ITALIA
«Progetto politico? Più un think tank, per ora. E a settembre, o ottobre, organizzeremo un grande evento pubblico, poi si vedrà», dice al Corriere il principe Emanuele Filiberto di Savoia che vara Più Italia. Il debutto l’11 giugno con un webinar su piu-Italia.org, nel quale ha coinvolto Frédéric Mitterrand, già ministro della Cultura a Parigi, nipote dell’ex presidente francese François Mitterrand, al potere negli anni ‘80.
Oltre a Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano, al banchiere Ennio Doris e manager come Mauro Porcini, di Pepsi Co. e altri esponenti del mondo dell’economia e impresa. «E non sarà un solo webinar, ma un programma di appuntamenti che nel corso dei due mesi estivi andranno a scandagliare sempre con interlocutori di spicco, varie tematiche cruciali per la ripartenza del sistema Italia», completa Filiberto.
EMANUELE FILIBERTO LANCIA PIU ITALIA
Un progetto nato dunque post Covid, post crisi sanitaria ed economica scatenata dall’epidemia del 2020?
«No, l’idea l’avevo già prima, poi il rapido svolgersi dei fatti mi ha convinto ad accelerare con il piano di un think tank per provare a proporre idee, soluzioni per la ripartenza del sistema Italia».
Se non è un progetto politico, gli assomiglia molto da vicino... coinvolge anche un ex ministro francese come Mitterrand.
«Per me politica è prendersi cura della patria, dei concittadini, in questo senso questa iniziativa va in quella direzione ma no, adesso non penso sia il momento di parlare di poltrone e politica».
EMANUELE FILIBERTO LANCIA PIU ITALIA
Intende coinvolgere anche sua figlia Vittoria, ormai erede designata alla successione del casato?
«Vittoria mi aiuterà ma per lei la priorità resta lo studio, per ora».
Ipotesi Draghi, per un possibile governo?
«Draghi, che stimo moltissimo, con il suo vissuto ad altissimo livello in economia e finanza internazionale sarebbe di grandissimo aiuto al rilancio post Covid del Paese».
Mi dica una cosa, c’è Casa Savoia con la sua rete di sostenitori monarchici dietro a Più Italia o si tratta di un progetto nuovo?
«E’ un’idea nata con persone nuove, non c’entra casa Savoia».
Prossimi temi che affronterete nei webinar di Più Italia ai quali sta lavorando?
«Imprese e lavoro con il problema della trasformazione digitale e dell’internazionalizzazione con il progetto Il futuro qui e ora, e poi il Lavoro che vuol dire dalla scuola alla formazione fino alle professioni, e poi il turismo quindi la cultura, fino ai valori d’impresa di sport, ambiente, ricerca e salute».
E in autunno dove si terrà il grande evento pubblico che ha in mente? Un paio di mesi fa aveva anticipato al Corriere il sogno di un grande ritrovo a Milano capitale dell’impresa Italia. Ha in mente a Milano per l’evento di debutto di Più Italia?
«Milano o Roma, ci sto ragionando».