sergio mattarella giuseppe conte 8
Marco Antonellis per Dagospia
Persino L'Osservatore romano, il giornale di Papa Francesco si è scomodato a riprendere le parole pronunciate dal premier Conte nella "Piazza" di Angelo Maria Perrino: "Non spetta a me" una decisione su chi andrà al Quirinale, "non sono neanche parlamentare" ma "posso dire che vorrei una personalita' come Mattarella", dotata di "equilibrio, esperienza politica, saggia e anche alla mano": "Se Mattarella fosse disponibile a un secondo mandato..." ovviamente avrebbe le qualità elencate.
Prodi e Veltroni con dito alzato
Ma dalle parti del Quirinale (dove sono ben coscienti che un'eventuale rielezione violerebbe il principio costituzionale dell'irresponsabilità politica del Capo dello Stato) sono rimasti piuttosto freddini, per non dire stupiti, sull'ipotesi e l'unica cosa che amano ricordare in queste ore è la risposta che il Capo dello Stato diede alla Lilt che nel 2022 celebrera' il suo centenario: "Fra tre anni avrete una grossa ricorrenza, io verro' volentieri, io non saro' piu' qui al Quirinale perche' il mio mandato finisce all'inizio del '22, vi seguiro' in modo piu' libero e meno paludato".
E allora perché quest'uscita per certi versi irrituale dell'attuale Premier? "Perché in realtà", fanno notare fonti di Palazzo Chigi, "è Conte a voler andare al Quirinale e il grande regista dell'operazione è Rocco Casalino che avrebbe promesso all'attuale Premier di portarlo sul Colle più alto della capitale". Ed è proprio per questo, fanno notare le medesime fonti, che durante il periodo della formazione del Governo il premier Conte voleva a tutti i costi rimanere "super partes" e non essere incasellato come Cinquestelle, così da avere più chanes tra qualche anno di puntare al Colle.
Insomma, Conte fa partire la sua corsa per il Quirinale; ma non sarà il solo a puntarci. Nel Pd un pensierino ce lo stanno facendo in molti, forse troppi ed è questo il vero motivo per il quale i "grandi vecchi" del partito hanno bloccato Zingaretti che voleva andare ad elezioni anticipate (ma a quel punto un Parlamento a maggioranza di centrodestra avrebbe eletto come Capo di Stato un sovranista o addirittura Silvio Berlusconi).
Chi sono i nomi dei Dem in corsa per il Colle? Prodi, Franceschini, Veltroni ed Enrico Letta su tutti. Senza dimenticare Pierluigi Castagnetti (già esponente del Partito Popolare Italiano -di cui fu anche l'ultimo segretario- e membro del Partito Democratico). Castagnetti è stimatissimo amico dell'attuale inquilino del Quirinale.