1 - GRILLO A M5S: NIENTE CORRENTI E NELLE REGIONI È ASSALTO AL PD
Estratto dell’articolo di Caris Vanghetti per “il Messaggero”
[…] Beppe Grillo […] si è presentato a deputati e senatori per dare la linea a M5S, una sorta di lezione sul mondo da oggi al 2050. Un modo per cercare di riconquistare il ruolo di guru senza però entrare realmente nelle dinamiche politiche che sono e restano nelle mani di Conte.
[…] Nel corso dell'assemblea il fondatore ha dato un avviso ai naviganti, forse anche allo stesso Conte: «Non c'è spazio per correnti o correntine: siamo più uniti che mai».
Affermazione necessaria per dare seguito al progetto dell'ex presidente del Consiglio grillino di fagocitare definitivamente il Pd, specialmente ora che i tempi per la sostituzione di Enrico Letta alla guida del Nazareno si dilatano, rendendo ancora più complicato stringere accordi su quei territori (vedi anche il Lazio) in cui si vota per le regionali.
In quest' ottica va letta la comunicazione, fatta durante l'incontro, che nei prossimi giorni Conte scriverà le regole per la scelta dei referenti provinciali M5S, figure a cui sarà demandata la riorganizzazione sui territori.
BEPPE GRILLO CON I PARLAMENTARI GRILLINI
Questo il punto di partenza stabilito dal presidente del Movimento per fagocitare l'elettorato del Pd, tornare in mezzo alla gente ed organizzarsi come un vero partito. Parallelamente si procederà alla creazione della struttura partitica vera e propria e il primo passo sarà la ricostituzione di tutti gli organi statutari del Movimento.
Comunque, nonostante il tentativo di Grillo e Conte di dare una visione unitaria dei 5 stelle, le divergenze anche tra i fedelissimi dei due sono nette, infatti c'è chi fa notare come l'imminente scelta dei referenti provinciali avverrà sostanzialmente attraverso nomine fatte dal presidente.
Stesso discorso per quanto riguarda la posizione da tenere nei confronti del Governo Meloni, alcuni parlano di opposizione dialogante, mentre altri parlano di opposizione dura. […]
2 - GRILLO: SE MELONI DURA, MEGLIO PER NOI
Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
L'augurio avvelenato. «Se il governo mangerà il panettone? Io spero duri a lungo. A lungo». Il motivo? Perché, a detta del fondatore, più l'esecutivo Meloni sta in carica più gli stellati prenderanno quota. Pensieri e parole di Beppe Grillo, che torna in Parlamento e in mezz' ora si prende la scena.
Il garante, che secondo l'Adnkronos dovrebbe tornare a calcare i palchi il prossimo febbraio con un nuovo show, ricorda ai nuovi parlamentari stellati che se sono seduti ai loro scranni il merito è soprattutto suo. Beppe Grillo incontra al Senato per la prima volta gli eletti del nuovo corso contiano. «Se siete qui è per la nostra regola identitaria dei due mandati», dice nel corso dell'assemblea .
Le parole suonano come un modo per rivendicare la scelta imposta dal garante lo scorso luglio, una decisione che ha tagliato fuori la vecchia guardia del Movimento da eventuali ricandidature. Sullo sfondo rimane l'ombra delle scissioni che hanno accompagnato i Cinque Stelle sia nel 2021 con l'ingresso nel governo Draghi sia lo scorso giugno con lo strappo dei dimaiani.
«Il Movimento è infrangibile, unito come mai prima, non ci deve più essere spazio per correnti e correntine. Chiaro?», sottolinea il fondatore. Grillo poi con gli eletti parla della sua visione green e tecnologica della transizione ecologica.
C'è tempo anche per respingere l'assalto dei cronisti con una battuta: «Dovete abbonarvi, senza abbonamento non faccio interviste. Vi do l'Iban». Ad attenderlo sul taxi, c'è Nina Monti, la spin doctor che ha partecipato alla cena con Giuseppe Conte all'hotel Forum martedì sera. «Questioni organizzative», dicono i ben informati in merito al faccia a faccia.
E proprio con Conte, Grillo dà vita a un passaggio del testimone. Durante l'assemblea il garante lo abbraccia e dice: «Conte è in grandissima forma! Sta tirando fuori tutto il nostro orgoglio».
La luna di miele post voto tra presidente e garante sembra proseguire anche a parti inverse. Con Beppe Grillo «c'è stato un bel confronto, una occasione per compattare la squadra. C'è un clima molto buono e di grande responsabilità», dice Conte parlando al Salone della giustizia 2022.
Il leader ha anche riferito che «Grillo ha apprezzato il mio intervento» fatto ieri in Aula. Conte dribbla la domanda su chi sceglie come premier tra Draghi o Meloni. «Draghi ormai è fuori dalle opzioni. Abbiamo Meloni, respingo Meloni. Nessuno dei due». Il presidente ribadisce che anche lui rispetterà il tetto dei due mandati e parla anche di scissione: «La porta è chiusa? Beh, è un fatto».
2 - GRILLO ORA RISCOPRE CONTE "HA TIRATO FUORI L'ORGOGLIO" E RIPARTE COL TOUR A TEATRO
Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
MANIFESTI DI CONTE E LETTA SUGLI AUTOBUS
[…] Politicamente parlando, anche Grillo pare sia diventato contiano. «Complimenti, ha tirato fuori i... l'orgoglio!», la battuta per la platea. L'invito fatto è quello di realizzare «un'opposizione che voli alto, che guardi da qui ai prossimi cinquanta anni. Siamo più uniti che mai, non c'è spazio per correnti né correntine».
beppe grillo luigi di maio alessandro di battista virginia raggi
Né il fondatore ha dimenticato di rimarcare la necessità di mantenere la regola dei due mandati, «se siete qui oggi è grazie a quella», insomma: se il Movimento ha preso i voti in nome della propria diversità è perché l'ultimo totem non è stato abbattuto. Gli ha fatto eco Conte: «Quando sarà il mio turno, sarò il primo a rispettare la regola ». Altro punto nell'intervento di Grillo durato un'ora: la difesa del reddito di cittadinanza.
L'obiettivo vero per il futuro è «abolire la povertà », il reddito è una chiave in questo senso e poi la liberazione dal lavoro, perlomeno quello alienante: «I giovani durante questa pandemia hanno riscoperto il valore del proprio tempo, per questo non accettano più gli impieghi sottopagati». Andando via, la battuta-paradosso coi giornalisti («spero che il governo duri a lungo...») e poi, dopo, visita alla sede del partito in via di Campo Marzio. Infine rientro a Genova.
Una due giorni rilassata, quindi, senza sussulti. Nel M5S tira un'aria serena, dopo anni di governo e con un clima di segno opposto. I nuovi gruppi parlamentari sono a immagine e somiglianza dell'ex presidente del Consiglio e la crisi del Pd sta regalando ai 5S inaspettati spazi di consenso a sinistra. Tra Grillo e Conte c'era stata anche una cena martedì sera, sulla terrazza dell'hotel Forum. Con loro non c'era nessun parlamentare o componente del Consiglio nazionale del Movimento ma solo la consulente della comunicazione del fondatore, Nina Monti. Grillo ha ancora in piedi un contratto di consulenza proprio alla comunicazione con il M5S stesso, accordo che dovrebbe scadere a fine anno.
BEPPE GRILLO CON UNA BANAN GIUSEPPE CONTE ENRICO LETTA enrico letta e giuseppe conte 2