A RUTTE DI COLLO - “NOI SIAMO EUROPEISTI FINO A QUANDO CI CONVIENE” – ECCO COSA DISSE IL PREMIER OLANDESE A NAPOLITANO NEL 2012  - AUTO USATA E FRUGALE ANCHE AL RISTORANTE, IL SIGNOR NO CHE OSTACOLA LE TRATTATIVE SUL RECOVERY FUND E’ UN NEGOZIATORE OSTICO - SCAPOLO, NEI MESI SCORSI HA PERSO LA MADRE, VITTIMA DEL CORONAVIRUS, RICOVERATA IN UNA CASA DI RIPOSO. DURANTE LA MALATTIA NON È MAI ANDATO A VISITARLA. “NON VOGLIO VIOLARE LE NORME”

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Marco Bresolin per la Stampa

 

conte rutte conte rutte

Un diplomatico che lo ha visto all' opera in diverse occasioni lo descrive così: «Da buon olandese, figlio di un commerciante, Mark Rutte è un bravo negoziatore. Se vuole ottenere 50 e sul tavolo c' è 10, lui spara 100. E alla fine porta a casa 40, che nei compromessi europei è da considerarsi un successo».

 

All' ultimo summit di febbraio, il premier si era presentato a Bruxelles con una mela e la biografia di Chopin. «La notte di trattative sarà lunga - disse -. Ma la mia posizione è chiara: non ho nulla da negoziare». E infatti non si spostò di un millimetro dalla sua proposta sul bilancio Ue 2021-2027: solo 1,00% del reddito nazionale lordo e mantenimento degli sconti per il suo Paese e per gli altri frugali. Il summit si concluse senza un accordo.

conte rutte merkel michel conte rutte merkel michel

 

«Questa volta niente libri - ha detto ieri mattina arrivando a Bruxelles -, dobbiamo lavorare duro. Possibilità di un accordo nel weekend? Meno del 50%». Ma non è solo una questione di tattiche negoziali: la frugalità e l' ossessione per il controllo delle spese fanno parte del suo background personale e professionale.

 

Scapolo, vive nello stesso appartamento acquistato dopo la laurea in Storia. A L' Aja si sposta quasi sempre in bicicletta, oppure con la sua vecchia Saab di seconda mano.

 

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Nel week-end al massimo si concede un pranzo con la sorella nel suo ristorante del cuore - l' Impero Romano, quello in cui ha portato Conte - per gustare il suo piatto preferito: il minestrone.

 

Prima di entrare in politica ha lavorato come responsabile delle risorse umane per Unilever, divisione "Burro di arachidi". Ha gestito in prima persona diverse ristrutturazioni aziendali. Ultimo di sette fratelli, ha raccontato di aver sofferto molto per la morte del padre, di una sorella e di un fratello, deceduto nel 1989 per Aids.

Nei mesi scorsi ha perso la madre, vittima del Coronavirus: era ricoverata in una casa di riposo e durante la malattia non è mai andato a visitarla.

 

«Non voglio violare le norme». È riuscito a vederla per l' ultima volta solo poche ore prima della sua morte.

 

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Al governo dal 2002, quattro anni dopo ha conquistato la guida del partito liberale (VVD). Dal 2010 a oggi ha guidato tre governi e altrettante coalizioni, il che fa di lui uno dei leader più longevi al tavolo del Consiglio europeo (dopo Merkel e Orban). L' anno prossimo sono in programma le elezioni politiche e Rutte è tentato dal quarto mandato.

Se negli anni scorsi aveva mostrato i muscoli sul fronte immigrazione e nei rapporti con la Turchia per contrastare l' avversario politico Geert Wilders, ora si gioca tutto sull' economia.

napolitano napolitano

 

«Non date i nostri soldi agli italiani e agli spagnoli» gli aveva gridato in piena emergenza sanitaria un netturbino. E lui, ridendo: «No!!».

 

I sondaggi hanno sin qui premiato la sua intransigenza sul Recovery Fund. Lui si è auto-proclamato leader del club dei frugali: nelle ultime settimane si è spostato da L' Aja solo per andare a Berlino da Merkel. Per il resto sono stati gli altri a dover salire in Olanda per poterlo incontrare: Michel, Macron, Conte, Sanchez, Costa.

 

Una processione. Rutte vuole presentarsi alle prossime elezioni come l' uomo che ha difeso con il coltello tra i denti gli interessi degli olandesi. Ma a forza di tirare troppo la corda rischia di passare alla storia come l' artefice del fallimento Ue. MA. BRE.

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