SALVINI MANDA AVANTI LE PEN PER COLPIRE GIORGIA MELONI – IN FRATELLI D'ITALIA SONO CONVINTI CHE CI SIA LO ZAMPINO DEL CAPITONE DIETRO AL VIDEO IN CUI LA LEADER DI RASSEMBLEMENT NATIONAL HA ATTACCATO FRONTALMENTE LA MELONI (“DICA SE APPOGGIA O NO VON DER LEYEN. NOI CI BATTEREMO CONTRO IL SUO SECONDO MANDATO”) – UNA MOSSA PER SCHIACCIARE LA DUCETTA SUI POPOLARI EUROPEI E CONQUISTARE SPAZIO A DESTRA, ALLARGANDO IL GRUPPO DEI SOVRANISTI… – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”

 

salvini le pen salvini le pen

Una cosa è certa per i Fratelli d’Italia: dietro a Marine c’è Matteo. Giorgia Meloni non se l’aspettava. Un attacco così diretto da parte di Marine Le Pen proprio adesso, non era tra le cose messe nel conto. […]

 

La provocazione di Le Pen porta al pettine una serie di nodi di cui in Fratelli d’Italia sono consapevoli: quello dell’appoggio a von der Leyen, mai annunciato ufficialmente, è una questione da risolvere quanto prima, per non rimanere intrappolati a una candidatura che perde peso ogni giorno che passa.

 

GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN

L’altra questione è interna. A Palazzo Chigi fanno una considerazione semplice, ma al tempo stesso grave: «Le Pen ha fatto un favore a Matteo Salvini».  In Fratelli d’Italia hanno notato che quello della leader francese era un video registrato e che quindi il vicepremier era perfettamente a conoscenza del contenuto e, se avesse voluto, avrebbe potuto chiedere di moderare gli attacchi al capo del (suo) governo. Nessuno pare credere alle parole del vicepremier: «Marine parla per lei, non avevo visto il video».

 

matteo salvini marine le pen a pontida 1 matteo salvini marine le pen a pontida 1

L’analisi dei meloniani è che ieri sia andata in scena un’offensiva indiretta da parte di Salvini, nella sua campagna spregiudicata per occupare lo spazio a destra lasciato libero dagli obblighi istituzionali di Meloni. Tanto più che quello della leader della destra francese non è stato l’unico sgarbo subito durante la manifestazione organizzata da Salvini a Roma.

 

[…]

 

Lo stupore della premier aumenta per il fatto che negli ultimi mesi era in corso un lento, ma costante disgelo con la leader del Rassemblement National. Meloni aveva apprezzato il cambio di atteggiamento verso la Russia, tanto da averlo riconosciuto apertamente nella conferenza stampa del 4 gennaio: «Le Pen che fa ragionamenti interessanti».

 

MARINE LE PEN MELONI MARINE LE PEN MELONI

E le prese di distanza del nuovo leader del partito Jerome Bardella nei confronti di Salvini sulle elezioni russe («Lui dice che quando il popolo vota ha sempre ragione? Questo vale per le democrazie, e la Russia non lo è») era stato visto come un nuovo segnale di un “annusamento” reciproco, (chiamarlo avvicinamento è troppo, sottolineano i dirigenti di FdI). Meloni lo aveva deciso anche in prospettiva, una sorta di investimento sul futuro nel caso, non remoto, che Le Pen possa diventare la presidente francese nel 2027, con tutto ciò che comporterà in Europa.

 

Finito lo stupore, nel dibattito interno del partito è cominciata l’analisi: «Perché Le Pen ha scelto di attaccarci?». La spiegazione più razionale è che l’uscita di ieri faccia parte di un’operazione politica: creare un grande gruppo della destra sovranista, senza Fratelli d’Italia, ma con i partiti che oggi fanno parte dei Conservatori, apertamente ostili alla rielezione di von der Leyen, come il Pis polacco o gli spagnoli di Vox.

 

matteo salvini e marine le pen a pontida matteo salvini e marine le pen a pontida

Sarebbe questo il contenitore perfetto per Fidesz di Viktor Orban, dal quale venerdì scorso Meloni ha preso le distanze per la vicinanza a Vladimir Putin. […]

marine le pen e matteo salvini a pontida marine le pen e matteo salvini a pontida MARINE LE PEN MELONI MARINE LE PEN MELONI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….