LO SCHERZO TELEFONICO A GIORGIA MELONI ARRIVA IN PARLAMENTO – L’OPPOSIZIONE CHIEDE ALLA PREMIER DI RIFERIRE IN AULA SULLA CHIAMATA DEI DUE COMICI RUSSI VOVAN E LEXUS. LA DUCETTA PROBABILMENTE SARÀ CONVOCATA ANCHE DAL COPASIR. SE È VERO, COME DICE MANTOVANO, CHE LA MELONI SI ERA ACCORTA DELLO SCHERZO, PERCHÉ IL GOVERNO NON HA FATTO NIENTE – E ANCHE NELLA MAGGIORANZA SI APRE UNA CREPA, CON ANTONIO TAJANI CHE AZZANNA: “C’È STATA SUPERFICIALITÀ…” - VIDEO

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LO SCHERZO TELEFONICO A GIORGIA MELONI DEI COMICI RUSSI VOVAN E LEXUS - INTEGRALE

Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Emanuele Lauria per “la Repubblica”

 

MEME SULLO SCHERZO TELEFONICO A GIORGIA MELONI MEME SULLO SCHERZO TELEFONICO A GIORGIA MELONI

Il caso della telefonata di Giorgia Meloni con i due comici russi finirà in Parlamento già nei prossimi giorni. Nelle ultime ore, i capigruppo delle opposizioni si sono consultati e hanno deciso di chiedere a Giorgia Meloni di riferire in Aula sulla vicenda dello “scherzo” telefonico, talmente riuscito da aver dimostrato enormi falle nel meccanismo di sicurezza di Palazzo Chigi.

 

E da aver aperto molteplici quesiti sulla vera ragione dell’operazione, sulla permeabilità del sistema italiano alle penetrazioni russe, sui dettagli di una vicenda rimasta nell’ombra per 44 giorni. “Presenteremo un’interrogazione oggi” ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. “È stato un grave colpo alla credibilità internazionale del governo, i veri comici paiono al governo. Se non ci fosse da ridere, bisognerebbe essere estremamente preoccupati”.

 

alfredo mantovano giorgia meloni lorenzo guerini audizione al copasir alfredo mantovano giorgia meloni lorenzo guerini audizione al copasir

L’audizione in Parlamento precederà quindi quella al Copasir. Di certo, spiegazioni pubbliche sembrano ancora più necessarie dopo la rivelazione di Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e autorità delegata ai Servizi, che entrando a Palazzo Chigi ha messo agli atti una novità rilevante, rispondendo a chi gli chiedeva del momento in cui Meloni si fosse resa conto della “trappola”: “La presidente del Consiglio l’ha capito subito”. Un’affermazione impegnativa, che solleva un quesito delicato e non risolto: se l’allarme è partito immediatamente, perché non è stato deciso di affidare subito le indagini all’intelligence, limitandosi invece a chiedere rassicurazioni al corpo diplomatico?

 

MEME SULLO SCHERZO A GIORGIA MELONI - BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA MEME SULLO SCHERZO A GIORGIA MELONI - BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Meloni […] trascorre l’intera giornata a Londra, dove partecipa a un vertice sui rischi per la sicurezza – beffardo il destino, a volte - legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Con lei c’è anche il consigliere diplomatico Francesco Talò, al centro della bufera.

 

La leader sceglie però il silenzio pubblico. […] “Più ci attaccano, più ci rafforziamo”, scrive solo sui social. Sceglie anche una strana prudenza nel comunicato che gli italiani diffondono al termine del faccia a faccia con il premier britannico Rishi Sunak. Mentre il portavoce del leader inglese fa sapere infatti che nel bilaterale il leader conservatore ha ribadito il “sostegno incrollabile” all’Ucraina, Palazzo Chigi non accenna minimamente a Kiev. Ed evita di farlo nel giorno successivo alle parole della premier […] su una certa “stanchezza” diffusa nelle cancellerie a causa del conflitto voluto da Mosca.

IL PRESIDENTE AFRICANO CON L ACCENTO RUSSO - MEME SULLO SCHERZO TELEFONICO A GIORGIA MELONI IL PRESIDENTE AFRICANO CON L ACCENTO RUSSO - MEME SULLO SCHERZO TELEFONICO A GIORGIA MELONI

 

Lettura maliziosa, secondo le fonti ufficiali. Un elemento concreto è invece questo: le opposizioni chiedono a Meloni”«per rassicurarci - attacca Schlein - che fatti così gravi non accadano più”. Una posizione comune a tutte le opposizioni. Dice infatti Giuseppe Conte: “Quando fornirà le necessarie spiegazioni al Paese? Dobbiamo attendere i prossimi ‘appunti di Giorgia’ o possiamo confidare che verrà a risponderne in Parlamento?”.

 

Parallelamente, il presidente del Copasir Lorenzo Guerini potrebbe definire nella riunione del comitato già fissata per martedì prossimo una o più audizioni sul caso. È presumibile che molto dipenderà dalla disponibilità che il governo intende garantire al centrosinistra su un’eventuale richiesta di presentarsi nelle aule parlamentari. Se Meloni dovesse negarsi, il Copasir potrebbe orientarsi a convocare la presidente del Consiglio, oppure l’autorità delegata ai Servizi Mantovano o, ancora, il diplomatico Talò, considerato a Palazzo Chigi ormai in uscita.

 

tweet sulle scherzo telefonico a giorgia meloni 8 tweet sulle scherzo telefonico a giorgia meloni 8

Ieri, intanto, i vertici dell’esecutivo hanno ribadito critiche pesanti verso la gestione del colloquio telefonico. A farsi sentire è stato prima di tutti Antonio Tajani: “C’è stata una superficialità da parte di chi ha organizzato la telefonata e questo non deve più accadere”. E il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Qualcuno ha fatto un madornale errore. La premier è una vittima dell’errore”. Le domande che discendono da questo «errore», però, restano ancora senza risposte ufficiali.

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