“INVIARE ARMI SIGNIFICA ESSERE ANCHE NOI IN GUERRA” - SILVIO BERLUSCONI CONTINUA A PREOCCUPARSI PIÙ PER IL SUO “AMICO” PUTIN CHE PER I DESTINI DEGLI UCRAINI: “L’EUROPA UNITA DEVE FARE UNA PROPOSTA DI PACE, CERCANDO DI FAR ACCOGLIERE AGLI UCRAINI LE DOMANDE DI PUTIN. LE SANZIONI HANNO FATTO MOLTO MALE ALL’ECONOMIA SOVIETICA, MA ANCHE A NOI” - “FORZA ITALIA DIVISA? SOLO FUOCHI D’ARTIFICIO DELLE TV” (LE SUE?)
marta fascina e silvio berlusconi a napoli
«Nove anni fa sono stato escluso e buttato fuori dal Senato. Ora ritorno in campo per la prima volta dopo tanto tempo»: riparte da Napoli il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi prima di chiudere la convention del suo partito.
Berlusconi è tornato a parlare anche della guerra in Ucraina, confermando la sua contrarietà all’invio di armi: «Io dico che inviare armi significa essere cobelligeranti, essere anche noi in guerra. Cerchiamo di far finire in fretta questa guerra. Se dovessimo inviare armi, sarebbe meglio non farne tanta pubblicità».
silvio berlusconi e marta fascina a napoli
In Ucraina «bisogna arrivare al più presto a una pace», ha detto il presidente di Forza Italia, aggiungendo: «Io credo che l’Europa unita deve fare una proposta di pace, cercando di far accogliere agli ucraini le domande di Putin». Da un punto di vista economico, per Berlusconi «le sanzioni hanno fatto molto molto male all’economia sovietica, si prevede un calo del Pil del 14%, ma hanno fatto male anche a noi».
Berlusconi è arrivato questa mattina a Napoli, città che ospita la seconda tappa della convention di Forza Italia «L’Italia del futuro» iniziata oggi nel Palacongressi della Mostra d’Oltremare.
Accompagnato da Marta Fascina e dalla senatrice Licia Ronzulli, il presidente di Forza Italia ha pranzato in un ristorante a Posillipo a base di mozzarella, calamari e gamberetti fritti, scialatielli alle vongole, dolci napoletani misti e Fiano di Avellino.
«Hanno sempre detto che sono un napoletano nato a Milano, poi quando ero ragazzo dicevano che ero un vulcano di idee proprio come il Vesuvio. Ho molti amici a Napoli, sono simpatici, spiritosi e quindi sono tornato adesso a Napoli con molto piacere», ha detto il presidente di Forza Italia.
I FILO-PUTINIANI SALVINI, BERLUSCONI E GRILLO - BY ELLEKAPPA
«Il rilancio di Forza Italia è già partito da Roma, con il mio primo intervento», ha spiegato Berlusconi, pronto a rimettersi in gioco come agli esordi della sua carriera politica e alla famosa «discesa in campo»: «Come ho sentito nel 1994 che c’era bisogno di un nuovo partito perché tutti i leader del pentapartito erano stati eliminati da Mani Pulite. Ebbi tutti contro, i miei parenti, la mia mamma, i miei dirigenti, ma continuai a sentire dentro di me il dovere di farlo e trovai il coraggio di farlo». Così oggi «ho la responsabilità di essere ancora in campo per dare all’Italia un futuro di benessere e soprattutto di libertà».
silvio berlusconi licia ronzulli marta fascina a napoli
Il leader di Forza Italia era tornato a parlare in pubblico, di persona, a Roma, il 7 aprile scorso, dopo due anni e mezzo, una pandemia, un governo e una guerra, scanditi da sue malattie, da assenze e sparizioni, da ricomparse, perfino da un matrimonio simbolico e da liti ancora non ricomposte nel centrodestra.
«Tra un anno si vota, non c’è più molto tempo da perdere», è stato il mantra dei fedelissimi per convincerlo a riprendere l’attività politica anche di persona, in carne e ossa in mezzo a parlamentari e fans, dopo la grande delusione della corsa al Quirinale che sembrava averlo allontanato dalla politica. E che il dado fosse ormai tratto lo hanno dimostrato sia il discorso a Roma sia l’invito ad Arcore, qualche giorno fa, a Matteo Salvini e Giorgia Meloni per discutere delle elezioni siciliane.
Una riunione che secondo Berlusconi «è andata molto bene», anche se «c’è stato un disaccordo sui tempi che riguardano il candidato governatore per la Sicilia»: Salvini ha detto che i nostri uomini sono molto preoccupati che non si possa vincere, vi chiediamo allora di ritrovarci dopo le elezioni del 12 giugno e decideremo allora. Da parte di Fratelli d’Itali c’è stata assoluta incomprensione di quello che ha detto Salvini ed è venuta fuori una cosa assolutamente artificiosa e inesistente».
«Il centrodestra è federato, noi l’abbiamo fondato, noi l’abbiamo portato avanti. Senza Forza Italia non sarebbe un centrodestra, sarebbe una destra destra».
vladimir putin silvio berlusconi sul moskva