1 - RUBY: MAROCCHINA IN TRIBUNALE A MILANO PER TESTIMONIANZA
(ANSA) - Ruby è arrivata in tribunale a Milano per il 'secondo round' della sua testimonianza nel processo a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. La giovane marocchina aveva già deposto nell'udienza di una settimana fa e oggi dovrà continuare a rispondere alle domande dei pm e poi a quelle delle parti civili e delle difese. Nella scorsa udienza Ruby aveva negato di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi e di aver preso 4,5 milioni di euro dall' ex premier.
2 - RUBY: DA RAGAZZA TANTI 'NON RICORDO' E 'NON SO'
'NON RICORDO DI AVER DORMITO AD ARCORE NEL MARZO 2010'
(ANSA) - Sta riempiendo la sua testimonianza di moltissimi "non ricordo" e "non so" Ruby, nel passaggio della deposizione rispondendo alle domande del pm di Milano Antonio Sangermano. Il pm, ad esempio, le ha contestato di aver lasciato un numero inesistente all'agenzia di Lele Mora e le ha chiesto quale fosse il motivo. La ragazza ha risposto: "non ricordo". E alla domanda "Ha dormito ad Arcore da sola, senza altre ragazze, il 9 marzo 2010?" lei ha risposto con un altro "non ricordo".
3 - RUBY: '7 MILA EURO DELLO SCIPPO? VENIVANO DA BUSTE SILVIO'
(ANSA) - I sette mila euro di cui Ruby denunciò il furto il primo maggio 2010 "venivano dalle buste che ci dava il presidente, a volte con 2 mila o 3 mila euro, quando andavamo alle serate". Lo ha spiegato Ruby testimoniando in aula chiarendo anche che "i soldi li portavo in borsa, perché vivevo con delle ragazze e non mi fidavo". Quel giorno, dopo la denuncia di Ruby, un carabiniere riuscì ad arrestare il ladro recuperando 5.500 euro e restituendoli alla ragazza.
4 - RUBY: 'NON SONO STRUMENTO A DIFFERENZA DI INTERCETTAZIONI'
(ANSA) - "La mia memoria può fallire, perché a differenza delle intercettazioni io non sono uno strumento". Così ha risposto Ruby al pm di Milano Antonio Sangermano che le ha posto diverse domande basate sui tabulati telefonici e a cui la ragazza ha spesso replicato con dei "non ricordo". In particolare in quel momento il pm le stava chiedendo per quale ragione il 26 maggio 2010, il giorno prima dell'ormai famosa notte in questura, avesse chiamato il ragioniere di Silvio Berlusconi, Giuseppe Spinelli.
5 - RUBY: 'NON HO MAI DETTO A PASQUINO DI SESSO CON BERLUSCONI'
(ANSA) - Ruby, oggi di nuovo in aula a Milano come testimone al processo nei confronti di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, ha negato di aver detto a Caterina Pasquino, l'amica con cui condivideva l'appartamento di via Settala, di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi.
La giovane marocchina, rispondendo al pm Antonio Sangermano, ha negato anche di essersi mai "vantata" con l'amica di aver fatto sesso con l'ex premier, smentendo le stesse dichiarazioni che la Pasquino ha messo a verbale. "Insomma, lei esclude anche di essersi inventata di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi?", le ha chiesto il pm. "Escludo", è stata la risposta di Ruby.
Nicole Minetti6 - RUBY: 'I MIEI VERBALI DAVANTI A PM SONO UNA CAVOLATA'
(ANSA) - I cinque verbali resi tra luglio e agosto 2010 ai pm di Milano sono "una cavolata". E' il refrain che Ruby, stamani ancora in aula per testimoniare al processo a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, sta usando anche oggi nel rispondere alle domande e soprattutto alle contestazioni. "Prima avevo raccontato le cavolate e mi dispiace di averlo fatto. Oggi sono qui per dire la verità", ha detto la ragazza che ha negato peraltro di essersi esibita in balli erotici ad Arcore.
7 - RUBY: 'NESSUNA TRATTATIVA CON BERLUSCONI PER SOLDI'
(ANSA) - Al pm di Milano Antonio Sangermano che le ha chiesto se abbia mai avuto "trattative con Berlusconi per ricevere soldi a prescindere dai rapporti sessuali che lei ha negato", Ruby ha risposto con un secco "no", ribadendo di avere avuto i 30 mila euro per il progetto del centro estetico e nient'altro, a parte le buste nelle serate di Arcore. E quando il pm le ha contestato l'appunto sequestrato con cifre come "4,5 milioni da B" e "170 mila euro conservati da Spinelli", la marocchina ha spiegato ancora una volta che era solo "una forma di vanto" per farle vedere "alle ragazze che venivano a casa mia".