Alberto Giorgi per www.ilgiornale.it
Oggi, lunedì 18 maggio, è scattata quella che si può definire, con un gioco di parole, la Fase 2 della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. E il nuovo corso di riapertura del Paese, nonostante non sia certo una ripartenza in quarta, dà importanti segnali a livello politico. A tal proposito, è estremamente interessante ciò che viene registrato dall’ultimo sondaggio di Tecnè per l’agenzia Dire.
nicola zingaretti giuseppe conte
L’analisi dell’istituto demoscopico contiene dati allarmanti per la maggioranza giallorossa: appena il 30,9% del campione rappresentativo della popolazione elettorale italiana, infatti, promuove l’operato dell’esecutivo, dicendo di nutrire fiducia nei confronti del Conte-bis; il 65,3%, invece, dice di non avere fiducia in questo governo. Il 3,8%, infine, non esprime un giudizio.
Dai numeri e dalle percentuali sulla fiducia, passiamo ora ai dati del sondaggio relativi ai singoli partiti. Bene, in testa alla classifica c’è sempre la Lega di Matteo Salvini, ma il Carroccio è in trend negativo da diverse settimane e anche rispetto al precedente report del medesimo istituto demoscopico, la compagine leghista cede lo 0,4% e scende al 26,2%.
Rimanendo nel centrodestra, buona performance per Forza Italia, visto che gli azzurri di Silvio Berlusconi crescono di un decimo di punto e si attestano all’8% delle preferenze.
Quindi Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che continua a salire. Come FI, anche FdI cresce dello 0,1% e si porta al 14,7% dei favori. Mettendo insieme i volumi delle forze politiche di centrodestra quali sono Lega, Forza Italia e appunto FdI, la coalizione qualora si presentasse unita peserebbe per il 49% tondo-tondo.
Passando dai partiti di opposizione a quelli di governo, il Partito Democratico di Nicola Zingaretti cede lo 0,1% scendendo al 20,8% dei consensi; cresce invece dello 0,3% il Movimento 5 Stelle, che riesce a sfondare la soglia del 15%, allungando – seppur di poco – su Fratelli d’Italia. I grillini, infatti, passano dal 14,9% al 15,2%.
meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni
Ancora in netta difficoltà Italia Viva di Matteo Renzi, dal momento che il partito centrista fondato dall’ex premier a fine estate 2019 anziché navigare nelle acque della doppia cifra, arranca al 3,4%, anche secondo il sondaggio di Tecnè. I renziani, peraltro, calano dello 0,1% rispetto a settimana scorsa.
In perdita dello 0,1% La Sinistra, che scende così al 2,7% e viene avvicinata da Azione di Carlo Calenda, che è l’unico a crescere tra i partiti più piccoli: la formazione dell’ex titolare del Mise raggiunge il 2% delle intenzioni di voto.
I Verdi passano dall’1,8% all’1,7%, mentre Più Europa dall’1,7% all’1,6%. Tutti gli altri partiti messi assieme, invece, rappresentano il 3,6% dell’elettorato.
Chiudiamo l’analisi del sondaggio con il dato con la "d" maiuscola relativo al cosiddetto partito dell’astensione e degli indecisi: pesa per il 43,1%
(Il sondaggio di Tecné è stato realizzato con un campione probabilistico articolato per sesso, età, area geografica, ampiezza centri - ponderazione sociodemografico e politico – e rappresentativo della popolazione elettorale maggiorenne residente in Italia; il margine di errore è del 3,1% e il campione è rappresentato da 1.000 soggetti)