STEFANIA CRAXI SCRIVE A DAGOSPIA: “HO LETTO SUL ‘CORRIERE’ L’INTERVISTA A GIANNI CERVETTI, DOVE SI METTE IN GRANDE RILIEVO LA NOTIZIA DI UN INCONTRO SEGRETO FRA LO STESSO CERVETTI, CHIAROMONTE E BERLINGUER, NEL 1975, NEL CORSO DEL QUALE SI DECISE DI PORRE FINE AI FINANZIAMENTI SOVIETICI AL PCI – IL RACCONTO CHE ANCORA OGGI SI FA È QUELLO DI UN PCI LINDO E MORALE, CON BERLINGUER, E DI UN PSI CORROTTO E IMMORALE CON CRAXI. LA STORIA VERA È CHE BERLINGUER E CRAXI ERANO DUE PERSONE ONESTE, TUTTE POLITICHE, PUR IN UN SISTEMA SBAGLIATO, QUELLO DEL FINANZIAMENTO ILLECITO, MA CONDIVISO, DA TUTTI!

-

Condividi questo articolo


ARTICOLI CORRELATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lettera di Stefania Craxi a Dagospia

 

Caro Dago,

stefania craxi foto di bacco stefania craxi foto di bacco

ho letto sul Corriere della Sera la bella intervista a Gianni Cervetti, al quale faccio i miei migliori auguri per i suoi 90 anni. Il quotidiano, come è giusto che sia, mette in grande rilievo la notizia di un incontro segreto fra lo stesso Cervetti, Chiaromonte e Berlinguer, avvenuto nel 1975, nel corso del quale si decise di porre fine ai finanziamenti sovietici al Pci per evitare il condizionamento di Mosca sul partito. È una notizia, sicuramente.

 

A mio giudizio, però, la notizia più clamorosa è dovuta alla onestà di Cervetti (già autore di un’opera, “L’oro di Mosca”, fondamentale per comprendere le relazioni politiche ed economiche fra il Pci e l’Urss) nell’ammettere il condizionamento, logico, da interrompere, appunto, del Pci di Berlinguer da parte di una dittatura nemica dell’Italia e dell’Occidente.

 

gianni cervetti enrico berlinguer gianni cervetti enrico berlinguer

Ti sembra, caro Dago, un fatto minore oppure un elemento fondamentale per capire la politica italiana di quegli anni e il corso della nostra democrazia anche negli anni a venire? Perché se vogliamo dire la verità storica, e sarebbe davvero ora, diciamola tutta. E con senso critico, e non solo celebrativo del ruolo del Pci e dello stesso Berlinguer. Perché sulla vicenda del rapporto fra i soldi e la politica, sul tema dei finanziamenti illeciti ai partiti e sulla “questione morale” si è riscritta la storia d’Italia e della politica, si sono deviati i percorsi e i corsi della politica e della democrazia. 

 

? tutto in prescrizione o amnistiato, dal punto di vista penale, sono vicende chiuse nei Tribunali, ma aperte, apertissime, sul piano storico, politico, culturale, mediatico. Il racconto è quello di un Pci – poi Pds – lindo e morale, con Berlinguer, e di un Psi corrotto e immorale con Craxi. La storia vera, invece, è che Berlinguer e Craxi erano due persone oneste, tutte politiche, con i propri partiti impegnati a fare politica grazie alla passione e all’onestà di migliaia di militanti e dirigenti. Pur in un sistema sbagliato, quello del finanziamento illecito, ma condiviso, da tutti!

 

enrico berlinguer bettino craxi enrico berlinguer bettino craxi

Botteghe Oscure prendeva soldi da Mosca, Cervetti dice fino al 1975, ma in realtà, sulla base di documentazione sovietica esaminata dallo storico Victor Zaslavsky, al Pci, dal 1973 al 1979, giunsero 32-33 milioni di dollari, in parallelo con entrate “straordinarie”, che arrivavano al 60% del bilancio. Erano finanziamenti illeciti.

 

Giorgio Amendola pose il problema nel corso di una direzione del Partito comunista, i cui verbali sono conservati presso l’Istituto Gramsci. In quell’occasione intervenne pure Armando Cossutta, per dire che «si è creato, in molte Federazioni, un sistema per introitare soldi che ci deve preoccupare».

 

stefania e bettino craxi stefania e bettino craxi

Lo storico comunista Guido Crainz riporta in un suo libro la discussione avvenuta in una direzione del Pci del 1974, dove emerge la preoccupazione dei dirigenti per il doppio condizionamento subìto dal partito, per i soldi sovietici e per quelli, illeciti, che provengono dalle federazioni territoriali. Cossutta parla di imbarazzanti compromissioni, e di soldi che rimangono attaccati alle mani dei compagni.

 

Inoltre, c’è il prezioso libro di Valerio Riva, “I soldi di Mosca”, che analizza i condizionamenti subìti da Botteghe Oscure anche dopo i finanziamenti diretti dal “fondo di assistenza”, attraverso le attività di import export con società varie. E ricordo solo, come sigillo a quanto detto finora, che il Partito comunista votò in Parlamento le amnistie sul finanziamento illecito del 1983 e del 1989.

 

bettino craxi enrico berlinguer bettino craxi enrico berlinguer

Mi fermo qui, lasciando da parte la storia più recente, dalla valigetta di Gardini alle quote degli appalti a favore delle cooperative rosse, perché non è mio intento accusare, rivangare, rinfocolare una guerra sanguinosa che i socialisti di Craxi hanno drammaticamente perso. Vorrei solo, ed era questa la grande ansia di mio padre, che la Storia venga scritta bene.

BETTINO CRAXI ENRICO BERLINGUER BETTINO CRAXI ENRICO BERLINGUER GIORGIO NAPOLITANO GIANNI CERVETTI GIORGIO NAPOLITANO GIANNI CERVETTI gianni cervetti gianni cervetti gianni cervetti gianni cervetti

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2027 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO... 

SEGNATEVI IN AGENDA QUESTA DATA: 11 OTTOBRE 2024. SARÀ UN GIORNO CRUCIALE PER IL GOVERNO MELONI PERCHÉ LA PROCURA DI MILANO DECIDERA’ SUL RINVIO AL GIUDIZIO DEL MINISTRO DEL TURISMO DANIELA SANTANCHÉ PER LA PRESUNTA TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELL’INPS SULLA GESTIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE NEL PERIODO COVID PER 126MILA EURO - LA PROCURA MILANESE HA ACCUSATO LA SENATRICE DI FDI ANCHE DI FALSO IN BILANCIO, ASSIEME AD ALTRE 16 PERSONE E TRE SOCIETÀ, NELLA SECONDA TRANCHE DEL “PACCHETTO VISIBILIA” – AL PALAZZO GIUSTIZIA DI MILANO, IL RINVIO A GIUDIZIO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO, MOLTI LO DANNO PER SCONTATO - LA PITONESSA HA SEMPRE DETTO CHE AVREBBE RASSEGNATO LE DIMISSIONI. DA PARTE SUA, LA DUCETTA SPERA CHE LE DIMISSIONI DELLA “SANTA” NON SI SOVRAPPONGANO A QUELLE DEL MINISTRO FITTO DESTINATO A BRUXELLES: SOSTITUENDO UN MINISTRO PER VOLTA, EVITA UN RIMPASTO DI GOVERNO CHE POTREBBE AVERE CONSEGUENZE LETALI PER L’ARMATA "BRANCAMELONI" DI PALAZZO CHIGI…

IL MINISTERO DELLA CULTURA BY SANGIULIANO ERA UN COVO DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO! – NON C'ERA SOLO LA “NON CONSIGLIERA” MARIA ROSARIA BOCCIA: TUTTE LE SCELTE FATTE DA “GENNY DELON” PORTANO A PERSONE SENZA ESPERIENZE ADATTE (COME MINISTRO AL DEBUTTO, GENNY AVREBBE DOVUTO CIRCONDARSI DI GENTE ESPERTA) – TRA QUESTE C’E’ L’AFFASCINANTE NARDA FRISONI, UNA SIGNORA DI BELLARIA, CHE NEL FEBBRAIO 2023 VIENE NOMINATA A CAPO DELLA SEGRETERIA. E TUTTI SI DOMANDANO: COME È POSSIBILE CHE UNA ADDETTA A RISPONDERE AL TELEFONO E A PRENDERE APPUNTAMENTI, RIESCA A CONQUISTARE UN RUOLO COSÌ APICALE NELL’ORGANIGRAMMA DI SANGIULIANO? LA LEGGENDA VUOLE CHE IL SUO NOME SIA STATO CALDEGGIATO DAL MINISTRO GIORGETTI, PERSONA CHE LEI CONOSCE, E BENE…