1. FONTANA A PM,STUPITO CHE CON MILITARI IN ZONA NON SI CHIUSE
(ANSA) - "Mi sono stupito che dopo l'arrivo dei soldati e Carabinieri non si è più fatta la zona rossa". Lo ha riferito il presidente della Lombardia Attilio Fontana ai pm di Bergamo, nel verbale del 29 maggio 2020.
Parlando dell'area della Val Seriana il governatore ha detto di essere "convinto che quando siamo intervenuti il virus ormai era diffuso; noi dovevamo intervenire prima". E precisando: "Noi credevamo nella realizzazione della zona rossa". E ancora: "La nostra non era una scelta politica, ma tecnica".
2. COVID: FONTANA, ABBIAMO FATTO TUTTO QUELLO CHE ANDAVA FATTO
(ANSA) - Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ritiene che all'epoca della prima ondata della pandemia da Covid-19 non ci fosse "una direttiva o indicazione che imponeva di fare una scelta piuttosto che un'altra".
A chi oggi, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico di Humanitas University, gli ha chiesto se si comporterebbe allo stesso modo, il presidente ha risposto: "In quel periodo credo sia stato fatto tutto quello che, sulla base dell'esperienza e della conoscenza che avevamo, andava fatto.
attilio fontana si mette la mascherina
Questa considerazione - ha aggiunto Fontana, indagato con altri dalla Procura di Bergamo nell'inchiesta sulla gestione dei primi giorni della pandemia - non l'ho fatta solo io, ma anche la Commissione europea che quando è venuta in Italia, a Milano, ha detto che ci eravamo comportati in modo corretto e che i nostri comportamenti sono poi stati presi a modello".
3. COVID LE NUOVE ACCUSE: «LOMBARDIA COME WUHAN» MA I LOCALI RESTARONO APERTI
Estratto dell’articolo di Mauro Evangelisti per “il Messaggero”
LA BOZZA DI DECRETO PER LA ZONA ROSSA A NEMBRO E ALZANO
Il 28 febbraio 2020, cinque giorni dopo la scoperta dei primi due pazienti positivi ricoverati all'ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo), il consulente del Ministero della Salute, il professor Stefano Merler, scrive una drammatica mail alla Regione Lombardia. Spiega che in Val Seriana l'indice di trasmissione è sopra il valore 2, altissimo. La crescita dei contagi è ormai esponenziale, se non si interviene immediatamente, sarà una catastrofe.
Eppure in quei giorni nessuno interviene con la zona rossa. Trascorrono 5 giorni, nessuno ha chiuso la Val Seriana. Il 3 marzo 2020 Aida Andreassi, medico della direzione generale Welfare della Regione Lombardia, chatta con l'allora assessore Niccolò Carretta: «Siamo come a Wuhan. La proiezione a fine marzo fa paura. Adesso capiamo perché in sei giorni hanno costruito un ospedale da 1.000 posti letto. Cercate di sostenerci politicamente.
Non è allarmismo, i dati sono chiari e l'andamento è pazzesco. Serve che il governo ci ascolti. Sappiamo che Speranza ha già capito ma non ha la forza di convincere fino in fondo».
Altro messaggio tarda sera: «Mi ha appena chiamato Zangrillo. Oggi è andato a Lodi. Fino a ieri non ci credeva, stasera mi ha detto che non ci poteva pensare che sono in quelle condizioni. Zangrillo capisci? Lo sborone medico di Berluska che quasi si mette a piangere. Mi ha detto: Aida era come un girone dell'inferno di Dante. I medici e gli infermieri fanno cose incredibili» (questo emerge dalle chat allegate alle carte dell'inchiesta della procura di Bergamo).
Esercito a Nembro marzo 2020 3
[…] In sintesi: tutti sapevano che in Val Seriana la situazione era drammatica, ma nessuno intervenne con la zona rossa, come era invece stato fatto a Codogno. Anche i sindaci di Alzano e Nembro avevano il potere di decidere una zona rossa per ragioni di emergenza sanitaria, non fecero nulla.
[…] Merler ha lanciato l'allarme il 28 febbraio, gli esperti della Regione Lombardia ne sono consapevoli il 3 marzo, visto che nelle chat parlano di "nuova Wuhan". Se ne sta accorgendo la popolazione. Ricorda il presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Bergamo, Guido Marinoni: «La gente era terrorizzata perché c'erano 10-15 morti al giorno». Nessuno interviene. Niente zona rossa, tra Roma e Milano tutti sono preoccupati dalle possibili conseguenze per l'economia locale.
I Su quei giorni le chat allegate alle carte dell'inchiesta mostrano varie incertezze frutto anche della potenza dell'uragano sconosciuto che si stava abbattendo sull'Italia. Alcuni flash. L'allora assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera: «Ci hanno fatto andare in guerra come gli italiani in Russia, con le scarpe di cartone. Fin da subito non siamo riusciti a distribuire sul territorio mascherine, camici, visiere, ecco perché non ce n'erano. Quei pochi che abbiamo vengono giustamente destinati agli ospedali». Giuseppe Ruocco, ex segretario generale del ministero della Salute, il 22 febbraio: «Qui si stanno demoralizzando tutti, e il Ministro ormai è nel pallone». Ma è un tutti contro tutti. […]
verbale del comitato tecnico scientifico sulla zona rossa ad alzano e nembro Attilio Fontana attilio fontana 4 attilio fontana si mette la mascherina GALLERA E ATTILIO FONTANA Alzano Lombardo e Nembro l'esercito consegna i banchi a codogno alzano e nembro3 Esercito a Nembro marzo 2020 2 ARTICOLI DE LA STAMPA SUGLI IMPRENDITORI E IL COVID - FEBBRAIO MARZO 2020 attilio fontana si mette la mascherina 1