1 – FOLLIE TAV! IN UNA SETTIMANA I COSTI PASSANO DA 7 A 3,5 MILIARDI. E COME PER MAGIA, IL TUNNEL CONVIENE, VISTO CHE I COSTI PER CHIUDERE TUTTO ARRIVEREBBERO A 4 MILIARDI - AIROLA: ''SE SI FA, ME NE VADO DAL MOVIMENTO MA MI PORTO DIETRO IL SIMBOLO. IL M5S SAREBBE FINITO'' - TONINELLI RINVIA DI UN'ALTRA SETTIMANA, PRONTO A TERGIVERSARE FINO A DOPO LE EUROPEE. IL PD PRESENTA UNA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO DI LUI
2 – TAV, MOZIONE DI SFIDUCIA DEL PD A TONINELLI: «O MENTE O È INCAPACE». LUI: «RIBADISCO IL MIO NO ALL’OPERA»
Franco Stefanoni per www.corriere.it
«Come M5S ribadisco profondamente il no alla Tav senza alcun pregiudizio». A dirlo è stato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, durante un sopralluogo al cantiere del viadotto di Annone Brianza, crollato nell’ottobre 2016 e in corso di ricostruzione. «L’ulteriore supplemento della analisi costi-benefici sulla Tav Torino-Lione», ha poi specificato il ministro in una nota, «che riguarda solo la parte italiana del tunnel di base e la tratta nazionale, è stato prodotto dal gruppo di lavoro del professor Ponti su uno specifico input giunto non dalla presidenza del Consiglio».
«Il risultato è comunque molto negativo, circa -2,5 miliardi nello scenario realistico», ha spiegato. Nelle stesse ore, Luigi Di Maio, a proposito dell’ipotesi di studiare come alternativa una mini Tav, ha invece detto: «Credo sia una fake news». Concetto ribadito anche da Palazzo Chigi in una nota, dove si è specificato che il premier Giuseppe Conte «non ha aperto a nessuna ipotesi di mini Tav né ha mai richiesto un ulteriore contributo all’analisi costi-benefici dell’opera, contributo che è stato invece sollecitato dal Mit».
Pd: «Il progetto mini Tav non esiste»
salvini visita il cantiere tav di chiomonte 17
Le dichiarazioni di Toninelli avevano seguito di poco l’annuncio da parte del Pd di una mozione di sfiducia in Parlamento nei suoi confronti. «Presenteremo una mozione di sfiducia per Toninelli che ha bloccato i cantieri in tutta Italia, ha preso in giro gli italiani e per essere stato di fatto commissariato», ha detto la capogruppo del Pd in commissione Trasporti della Camera, Raffaella Paita. «Il 3 febbraio (un mese fa)», ha detto Paita, «Di Maio aveva definito la mini Tav una “super cazzola”.
Oggi apprendiamo che Conte (Mascetti?) sposa la linea mini Tav dettata dalla Lega. Un progetto che non esiste. Nulla di più assurdo e falso». Secondo la deputata del Pd: «Nuove approvazioni, ripristino dei lavori già fatti, perdita di finanziamenti, imprese in ginocchio, lavoratori lasciati a casa e tanto tempo perso per salvare la faccia al governo dopo che il M5S ha straperso le regionali. Da questa vicenda emerge una sola certezza: Toninelli deve dimettersi».
Zingaretti: «Il ministro blocca l’Italia»
A sostegno della mozione di sfiducia nei confronti di Toninelli, la capogruppo del Pd ha elencato una serie di accuse: «Si deve dimettere per avere detto che lo scavo non era mai iniziato salvo poi dal suo ministero scrivere che ci sono già diversi km scavati del tunnel di base oltre ai 25 km di gallerie servizio. Ha mentito o è incapace.
Poi, per avere dato il via libera ai bandi solo ora, grazie alla lotta della società civile e politica di tutta Italia, ma dicendo che tanto ha sei mesi per revocarli. Allora perché non li ha pubblicati quando a settembre poteva farlo? Sta giocando sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini con continui rinvii. E ancora, per la sua analisi costi benefici, che come abbiamo sempre detto è inaffidabile e ha fatto perdere tempo e credibilità al Paese.
Adesso anche Conte la sconfessa. Infine, per la mini Tav, che non esiste: è lo stesso progetto già approvato. Salvini mente o è incapace e Toninelli se ne deve andare se decide Salvini anche le bugie da dire agli italiani». Sul punto è intervenuto anche Maurizio Martina, candidato alla segreteria del Pd, parlando a RaiNews: «La mini Tav non esiste, è un espediente propagandistico per far contento Salvini. L’han tirata fuori dal cilindro perché hanno bisogno di giocarsi l’ultimo tempo di propaganda a favore. È inaccettabile. Toninelli prima va a casa meglio è». Via Twitter, bocciatura anche da parte dell’altro candidato pd Nicola Zingaretti: «Il ministro Toninelli sta bloccando l’Italia. Con la sua incapacità di decidere ha fermato cantieri, imprese ed economia. Toninelli lasci per il bene del Paese».
«Revisione costi-benefici una pagliacciata»
Un’analoga mozione di sfiducia contro Toninelli sarà presentata anche in Senato. «La linea irriducibile del no Tav a tutti i costi del ministro Toninelli sta subendo un drastico ridimensionamento», ha sostenuto il senatore Pd Salvatore Margiotta, capogruppo dem in commissione Trasporti, «anche la commissione costi-benefici costretta a rivedere i numeri si dimostra per quello che è: una pagliacciata propagandistica.
Oltre alla Tav, il ministro Toninelli sta incomprensibilmente bloccando decine di altre opere pubbliche. È troppo anche per un ministro 5 stelle. Il Pd anche in Senato presenterà una mozione di sfiducia contro di lui».
Anche Forza Italia: «Partito “Conte alla rovescia”»
«È partito ieri sera il “Conte alla rovescia” di Forza Italia in attesa che il governo decida se fare o non fare la Tav. Il governo Conte, per voce del ministro Toninelli, ha detto che entro una settimana si deciderà se portare a termine l’opera o se bloccarla, e noi siamo pronti al countdown. Da questa mattina mancano sei giorni. Il governo dirà sì o no? I forse, le mini tav, non sono più ammessi: in palio ci sono centinaia di milioni di euro e il futuro dell’Italia». È quanto si legge in una nota di Deborah Bergamini, vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera e responsabile Trasporti, Tlc e Poste di Forza Italia.
DI MAIO NO TAV beppe grillo no tav