1. TRUMP E XI JINPING SI INCONTRANO A METÀ MARZO?
Raffale Ricciardi per www.repubblica.it
Alcune buone indicazioni dall'economia cinese hanno allentato le preoccupazioni circa il rallentamento economico globale, permettendo ai listini asiatici di chiudere in positivo e orientando all'ottimismo anche quelli occidentali. Lo yen, bene rifugio per eccellenza insieme all'oro, ha ritracciato dai livelli raggiunti nelle ultime settimane, portandosi indietro a quelli di dicembre: segnale di distensione.
Come ricorda Bloomberg, le azioni globali raggruppate nell'indice Msci hanno messo insieme un balzo del 16 per cento da Natale in poi, prima di un rallentamento che è coinciso con l'attesa per le negoziazioni sul commercio tra Usa e Cina. Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping potrebbero arrivare a un accordo nel giro di alcune settimane, secondo alcune fonti dell'agenzia Usa: si starebbe preparando un incontro per la metà di marzo, nonstante a Washington ci sia chi vorrebbe calcare ancora la mano con Pechino per spuntare maggiori condizioni.
La Borsa di Milano parte in rialzo con il Ftse Mib a +0,7%. Bene Moncler all'indomani dei conti, sempre sotto i riflettori Tim con la Cdp che è salita al 7,1%. Nel resto d'Europa i listini si muovono sulla falsariga di Piazza Affari: Londra aggiunge lo 0,5%, Francoforte lo 0,7% e Parigi lo 0,6%.
2. TRUMP-KIM: NORD,LEADER SI SONO PROMESSI NUOVO INCONTRO
(ANSA) - Kim Jong-un e Donald Trump si sono promessi di incontrarsi ancora malgrado l'esito del summit di Hanoi: i leader, riporta la Kcna, hanno concordato di continuare a discutere i "miglioramenti significativi" dei legami valutando il loro secondo vertice una "buona occasione" per radicare la fiducia e rafforzare le relazioni, promettendosi di incontrarsi ancora per "discussioni produttive". Il dispaccio non menziona il mancato accordo, ma ribadisce l'impegno a "stretti contatti per la denuclearizzazione della penisola e lo sviluppo epocale delle relazioni Usa-Corea Nord in futuro".
Il nuovo faccia a faccia sarebbe l'occasione per "continuare i dialoghi produttivi per risolvere le questioni discusse al summit di Hanoi", si legge ancora. Kim, continua il dispaccio, "ha espresso i ringraziamenti a Trump per aver fatto gli sforzi positivi finalizzati a un meeting e a colloqui di successo facendo un lungo viaggio, e lo ha salutato promettendo il prossimo meeting". Il Rodong Sinmun, "voce" del Partito dei Lavoratori, pubblicando anche oggi un'ampia copertura del summit già dalla prima pagina, insieme a un set di foto con Kim e Trump sorridenti e impegnati nella stretta di mano, senza però dare conto dell'esito finale del vertice.
La due giorni di Hanoi si è conclusa in anticipo e senza la firma di alcuna dichiarazione congiunta: Trump ha spiegato in conferenza stampa, fornendo la sua versione, che i colloqui sono saltati perché Pyongyang chiedeva la rimozione delle sanzioni "nella loro interezza" offrendo la denuclearizzazione di importanti aree, tra cui quelle del complesso di Yongbyon, ma meno importanti di quelle richieste dagli Usa. Una lettura rigettata nella notte dal ministro degli Esteri Ri Yong-ho che, in una conferenza stampa d'urgenza, ha chiarito che il piano del Nord era la cancellazione parziale delle sanzioni a fronte dello smantellamento totale di Yongbyon e lo stop permanente di test nucleari e missilistici.
DONALD TRUMP E KIM JONG-UN SI STRINGONO LA MANO AD HANOI, IN VIETNAM
3. TRUMP, CON KIM 'RAPPORTO BUONO, VEDREMO COSA SUCCEDE'
(ANSA) - Con "Kim abbiamo un buon rapporto" ma "non era il momento giusto" per firmare un accordo: "forse nessuno dei due era pronto, vedremo cosa succede". Lo afferma il presidente Donald Trump in un'intervista a Fox dopo l'incontro in Vietnam con il leader nordcoreano Kim Jong un. Un Kim che descrive come intelligente e che premeva per un accordo, ma "non era il momento giusto". "Io volevo una completa denuclearizzazione", aggiunge Trump.
4. TRUMP, COHEN BUGIARDO, RUSSIAGATE CACCIA ALLE STREGHE
(ANSA) - Michael Cohen è un "bugiardo" e le indagini sul Russiagate sono un falso, una "caccia alla streghe". L'audizione è stata una esibizione di disonestà. Lo afferma il presidente americano Donald Trump in un'intervista a Fox.