Marco Antonellis per Dagospia
Mentre stamattina il Capo dello Stato Sergio Mattarella riceveva il classico "Ventaglio" dalla Stampa Parlamentare alla presenza della solita pletora di direttori di giornali (avvistati, tra una tartina e l'altra, Sallusti, Damilano, Di Bella, Sangiuliano, Preziosi, Napoletano, Paterniti, Carboni, il Direttore dell'Osservatore Romano Andrea Monda e chi più ne ha più ne metta) in casa Lega si discuteva ancora delle parole pronunziate ieri dal Premier Conte e nelle stesse ore rimbalzavano voci (confermate stamattina anche a Dagospia) di un imminente incontro tra il Capitano leghista Matteo Salvini e il leader pentastellato Luigi Di Maio (pranzo che si è appena concluso e che è durato circa un’ora).
I due ne avranno avute di cose da dirsi: a via Bellerio ritengono che ormai Gigino non controlli più i suoi gruppi parlamentari e che i 5Stelle possano spaccarsi in più correnti e fazioni e quindi causare ulteriori problemi all'esecutivo: "Speriamo che possano trovare un punto di equilibrio interno" altrimenti le tensioni aumenteranno nei prossimi giorni, spiegano leghisti in Transatlantico, "soprattutto in vista del passaggio in Senato del decreto sicurezza bis; se venisse approvato con i voti decisivi di Giorgia Meloni e di Silvio Berlusconi per il governo si metterebbe male e Conte avrebbe la "plastica" conferma di non avere più una maggioranza parlamentare" tanto che, si faceva notare stamattina a margine del Ventaglio, in tal caso "Mattarella potrebbe anche decidere di rimandare il Governo alle Camere per verificare se ha ancora la fiducia del Parlamento".
Non desta invece preoccupazione, in casa leghista, la mozione di sfiducia annunciata dal segretario Pd Nicola Zingaretti. Per i big leghisti la maggioranza si ricompatterebbe: "La verità è che il Pd l'ha presentata perchè vuole evitare le elezioni anticipate". Giglio magico compreso.
NICOLA ZINGARETTI salvini mattarella