GIORGIO NAPOLITANO A PORTA A PORTA DA BRUNO VESPA
"Non si vota pro o contro questo governo. Si vota quello che è scritto nella legge. L'occasione per giudicare Renzi ci sarà con le prossime elezioni che al momento si terranno nel 2018". Lo dice il presidente della Repubblica emerito, Giorgio Napolitano, a 'Porta a Porta'. Quella sul referendum "è diventata una sfida largamente aberrante". "Voterò sì in coerenza con il mio atteggiamento di sempre" "Voglio dire, in coerenza con quelle che sono state le mie prerogative da presidente della Repubblica e in coerenza con il mio messaggio, che voterò sì per l'approvazione della riforma costituzionale", afferma poi.
"Serve sistema istituzionale più efficiente" Napolitano si dice quindi "convinto della necessità di procedere alla riforma costituzionale". Il presidente emerito ha spiegato che "l'obiettivo della riforma non è certo quello di tagliare deputati, ma di avere un sistema istituzionale più efficiente".
GIORGIO NAPOLITANO A PORTA A PORTA DA BRUNO VESPA
"Sono convinto della necessità di questa riforma da 30 anni". "Io sono favorevole a questa riforma perché sono convinto che consentirà al paese di fare un grosso passo avanti. Questa riforma può dare potere e limpidezza di funzioni al Parlamento. C'è garanzia di maggiore speditezza nel processo legislativo che è fondamentale".
"Se la nostra Costituzione a questo punto non è la più bella del mondo? Concordo con qualsiasi aggettivazione ma solo sulla prima parte". Nella seconda, a dire di Napolitano ci sono "punti deboli gravi" fra i quali "questo pasticcio del bicameralismo paritario". Di questo "se ne accorsero già i deputati dell'Assemblea costituente".
"Non vorremmo vedere spread che cresce"
GIORGIO NAPOLITANO A PORTA A PORTA DA BRUNO VESPA
"I rischi di crisi finanziaria ci sono sempre e, in questa fase, possono anche accrescersi per conseguenza di eventi internazionali che conosciamo. Non vorremmo vedere il famoso spread che cresce, dobbiamo stare molto attenti, comunque vada il referendum", ha poi affermato Napolitano, commentando l'analisi del 'Financial Times' per il quale, in caso di vittoria del No al referendum, l'Italia potrebbe dire addio all'euro.