UN UOMO SOLO ALLO SBANDO? – RENZI SI RIMANGIA LE APERTURE SULLA SCUOLA E METTE LA FIDUCIA, SPAVENTATO DA UN FLOP A SETTEMBRE SULLE ASSUNZIONI – MA NELLA MINORANZA DEL PD DICONO CHE DOPO LA BATOSTA ELETTORALE PROCEDE A CASACCIO – E RESTA IL PROBLEMA DEI PROBLEMI: AL SENATO IL PREMIER HA I VOTI?

Il premier avrebbe potuto fare un decreto solo per le assunzioni, ma temeva che poi la riforma si sarebbe impantanata. Dal ministero dell’Istruzione gli hanno fatto notare che le procedure per le normali assunzioni sono già a partite a maggio. Slitta di un anno la chiamata diretta dai professori da parte dei presidi…

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1. DAGONEWS

 

RENZI A PORTA A PORTA RENZI A PORTA A PORTA

“Non posso permettermi di sforare sulle assunzioni dei professori precari, altrimenti a settembre mi faranno nero”. Pare che Renzi abbia motivato così la sua ultima giravolta sulla Riforma della scuola, sulla quale domani metterà la fiducia al Senato per provare a chiudere la partita, dopo che la settimana scorsa, a “Porta a Porta”, aveva aperto al dialogo e a tempi più lunghi.

 

Ai suoi fedelissimi, il premier ha spiegato che  o si faceva un decreto ad hoc per le assunzioni, separandolo dalla “Buona Scuola” (ma a questo punto la riforma avrebbe perso forza), oppure l’unica soluzione era quelle di chiudere entro la settimana. Anche perché dal ministero dell’Istruzione gli hanno fatto notare che le procedure per le assunzioni in base al normale turnover sono cominciate a maggio. Insomma, per le 100mila assunzioni sarà una corsa contro il tempo.  

 

VESPA FOTOGRAFA RENZI A PORTA A PORTA VESPA FOTOGRAFA RENZI A PORTA A PORTA

Spiegazioni che non convincono i senatori delle opposizioni e della minoranza interna del partito. I vendoliani, tra loro, parlano di un presidente del Consiglio che “ha avuto paura”, che sente di perdere i pezzi su vari fronti, dall’immigrazione a Mafia Capitale, e che prova a ricompattarsi con un voto di fiducia il prima possibile.

 

Più severo il giudizio di un senatore del Pd che chiede l’anonimato: “Renzi non ha ancora assorbito la botta delle elezioni locali e procede a zigzag, un giorno dice una cosa e poi ne fa un’altra. Nessuna ciambella gli riesce più col buco, come testimonia anche il pasticcio sulla Cassa Depositi”.

 

Già, ciambelle col buco. Adesso tutti si chiedono se a Renzi verrà quella più importante. Insomma, se ha davvero i voti in Senato per superare lo scoglio della fiducia. Sulla carta ha 9 voti di vantaggio e poi ci sono i famosi verdiniani “responsabili”, ma sarà comunque un voto da seguire in apnea.

 

 

2. SCUOLA, BLITZ DEL GOVERNO ECCO IL VOTO DI FIDUCIA INTESA CON LA SINISTRA PD

maria elena boschi attends 56th biennale darte venice 7560029 maria elena boschi attends 56th biennale darte venice 7560029

Corrado Zunino per “la Repubblica

 

Sulla scuola, e sul maxiemendamento ora in aula al Senato, il ministro Maria Elena Boschi è autorizzata a mettere la fiducia. Il Consiglio dei ministri ieri sera alle nove ha dato il via libera e il presidente Matteo Renzi ha detto: «Vedremo se sarà necessario, se il dibattito parlamentare sarà tranquillo non porremo fiducia».

 

Quindi, ha ribadito quello che aveva detto la mattina a Courmayeur: «Se la riforma va in porto si vedranno più soldi per gli insegnanti, altrimenti le assunzioni saranno le 20-25mila previste dal turnover. Credo che l’alternativa debba essere chiara per chi, come il capogruppo di Forza Italia Paolo Romani, in Parlamento dovrà scegliere come comportarsi».

 

Ieri a metà pomeriggio la conferenza dei capigruppo del Senato, su richiesta di Lugi Zanda (Pd), aveva fermato la commissione Istruzione e rilanciato il testo fin lì prodotto dai relatori direttamente in aula: un maxi-emendamento prendere o lasciare. Oggi fino alle 19 si potranno presentare gli ultimi emendamenti e, quindi, inizierà la discussione. Domani il ministro per le Riforme costituzionali è pronta a presentare fiducia e maxi-emendamento di governo (che potrà ancora variare, rispetto al testo uscito ieri). Nella stessa serata di domani si prevede il voto finale del Senato.

Luigi Zanda Luigi Zanda

 

Il nuovo testo cambia la composizione del comitato di valutazione in ogni scuola, posticipa la cosiddetta chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, assume subito gli idonei al concorso 2012 e mette un tetto di 100 mila euro alle donazioni private sui singoli istituti scolastici. Il governo è convinto di poter passare la prova.

 

Il dem dissidente Corradino Mineo già dichiara: «La fiducia non la voto, è un puro atto di imperio. Non esco dal partito, ma il problema è che non possiamo modificare questo disegno di legge perché il capo non può mai sbagliare». Francesca Puglisi, anima della Buona scuola: «Facciamo centomila assunzioni dal 15 settembre, anche se una parte entrerà in servizio durante l’anno scolastico». La Lega annuncia che uscirà dall’aula. Il Movimento 5 Stelle: «La fiducia è il colpo di mano di un monarca».

CORRADINO MINEO CORRADINO MINEO

 

Il presidente del Senato, Pietro Grasso: «Al Senato si poteva discutere di piu, ma l’opposizione poteva limitare il numero degli emendamenti». Manifestazioni di piazza a Roma (Palazzo Madama e poi Montecitorio) e a Bologna, per una protesta che non accenna a placarsi. La prossima settimana ci sarà l’ultimo, e blindato, passaggio della “Buona scuola” alla Camera: il governo la vuole legge di Stato entro martedì prossimo.

 

 

stefania giannini stefania giannini

 

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