UN UOMO PER TUTTI I TRIBUNALI - CHISSÀ SE VERDINI POTRÀ DAVVERO DARE UNA MANO A RENZI SULLE RIFORME CON TUTTI GLI IMPEGNI GIUDIZIARI CHE HA - DALLE UDIENZE PER LA LOGGIA P3 ALLA BANCAROTTA, ECCO TUTTE LE SUE GRANE CON LA GIUSTIZIA

Il 21 ottobre, Verdini deve presentarsi a Roma, per lo stralcio dell'inchiesta Grandi e venti per la quale è stato rinviato a giudizio con l' accusa di corruzione in merito alle pressioni che avrebbe compiuto per nominare Fabio De Santis, provveditore delle opere pubbliche per Toscana, Umbria e Marche…

Condividi questo articolo


Davide Vecchi per il “Fatto quotidiano”

 

VERDINI BOSCHI VERDINI BOSCHI

Pieno sostegno alle riforme del governo Renzi, soprattutto a quella che verrà subito dopo aver riscritto la Costituzione: la giustizia. Necessaria "per interrompere la deriva mediatico-giudiziaria", ovviamente. Parola di Denis Verdini. E lui di giustizia se ne intende. Ha cinque rinvii a giudizio e un sesto potrebbe raggiungerlo il 26 novembre. I reati sono da fuoriclasse.

 

Dal concorso in corruzione all' associazione a delinquere, dalla bancarotta semplice e fraudolenta alla truffa semplice e aggravata e pure ai danni dello Stato. Il senatore della Repubblicada oggi a causa della giustizia dovrà rinunciare a qualche pranzo con l' amico Luca Lotti e dovrà disertare il bar dove avrebbe reclutato la pattuglia dei responsabili renziani perché la sua agenda è fitta di appuntamenti nei tribunali. In particolare quelli di Roma e Firenze. Anche se, con ogni probabilità, Verdini farà tesoro degli insegnamenti del suo ex leader di riferimento e ricorrerà al legittimo impedimento.

verdini verdini

 

1 - OGGI E’ ATTESTO ALL’UDIENZA PER LA LOGGIA P3

Oggi è atteso alla sbarra degli imputati in piazzale Clodio per l' udienza relativa alla P3, con l' accusa di corruzione insieme a Marcello Dell' Utri, Nicola Cosentino e altri vecchi amici. Il gruppetto, secondo i pm, aveva dato via a una "associazione segreta" che aveva "come obiettivo" la realizzazione "di una serie indeterminata di delitti di corruzione, di abuso d' ufficio e di illecito finanziamento" oltre "a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, nonché gli apparati della Pubblica amministrazione dello Stato e di enti locali".

renzi verdini renzi verdini

 

Il gup Cinzia Parasporo ha accolto la richiesta del pubblico ministero Roberto Felici. Il procedimento è già costato in primo grado, nell' ottobre 2012, la condanna a 3 anni e otto mesi di reclusione per alcuni imputati: Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e a Fabio de Santis, ex provveditore delle opere pubbliche della Toscana; a 2 anni e 8 mesi all' imprenditore Francesco Maria de Vito Piscicelli e a due anni il costruttore Riccardo Fusi. La posizione di Verdini è stata lasciata indietro dalla procura perché i colleghi parlamentari hanno impiegato due anni per deliberare l' autorizzazione a procedere.

 

VERDINI CANTA VERDINI CANTA

2 - I SOLDI PRESI IN NERO “MA E’ NORMALISSIMO”

Il 13 ottobre la presenza di Verdini è richiesta a Firenze: si celebra l' udienza per bancarotta preferenziale delle società edili di Ignazio Arno ne, un costruttore siciliano emigrato a Campi Bisenzio che, secondo l' accusa, avrebbero messo in atto una triangolazione di denaro fittizia con la banca Credito Cooperativo Fiorentino guidata da Verdini. Un procedimento marginale rispetto agli altri, ma il senatore in un' intervista aReportha ammesso di aver ricevuto 800 mila euro in nero da Arnone per poi giustificarsi: "Ma è una cosa normalissima, si fa così nella vita".

barani verdini barani verdini

 

3 - LE GRANDI OPERE E LA NOMINA DI DE SANTIS

Dopo appena una settimana, il 21 ottobre, Verdini deve presentarsi di nuovo a Roma, questa volta per lo stralcio dell' inchiesta Grandi e venti per la quale è stato rinviato a giudizio con l' accusa di corruzione in merito alle pressioni che avrebbe compiuto per nominare Fabio De Santis, provveditore delle opere pubbliche per Toscana, Umbria e Marche.

 

4 - LA BANCAROTTA DEL CREDITO COOPERATIVO

Il giorno dopo, giovedì 22 ottobre, Verdini dovrà tornare in tribunale, a Firenze, per due procedimenti differenti che sono stati accorpati: il Credito cooperativo fiorentino e i fondi all' editoria ricevuti dalla società editoriale Ste, entrambi gestiti da Verdini. Il rinvio a giudizio emesso dal gup Fabio Frangini nel luglio 2014 è per i reati di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato.

VERDINI LOTTI VERDINI LOTTI

 

E questo è un processo piuttosto complesso per Verdini che ha guidato la banca fino al 2010 ed è poi fallita. Secondo l' accusa, le casse dell' istituto di credito sono state usate per elargire crediti milionari senza "garanzie" a "persone ritenute vicine" a Verdini, tra cui Marcello Dell' Utri, per un importo complessivo "di circa 100 milioni di euro" sulla base di "documentazione carente e in assenza di adeguata istruttoria".

 

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Ros di Firenze, nel corso delle indagini i componenti del consiglio di amministrazione della banca "partecipavano all' associazione svolgendo il loro ruolo di consiglieri quali meri esecutori delle determinazioni del Verdini". In sintesi, secondo l' accusa, Verdini decideva a chi dare, e quanto, mentre gli altri si limitavano a ratificare "senza sollevare alcuna obiezione".

verdini verdini

 

5 - LA TRUFFA ALLO STATO DA 20 MILIONI DI EURO

Dal Credito cooperativo passavano anche i fondi per l' editoria che lo Stato ha versato alla Società toscana editrice sempre di Verdini: 20 milioni di euro. E da qui il rinvio a giudizio per truffa ai danni dello Stato per il senatore e per il suo socio, nonché parlamentare responsabile renziano, Massimo Parisi, anche lui passato per Pdl e Forza Italia. Secondo l' accusa, i fondi sono stati percepiti illegalmente. A Parisi e Verdini per questo procedimento nel luglio 2013 sono stati sequestrati beni per 12 milioni di euro. Il processo sarà piuttosto impegnativo per Verdini. Il giudice ha fissato un calendario fittissimo: da novembre sei udienze dal mese.

 

Poi ci sono le udienze degli altri tre processi già citati e, infine, l' ultimo che si aprirà a Roma il prossimo anno per la compravendita di un immobile in via della Stamperia nella capitale. Verdini è stato rinviato a giudizio per finanziamento illecito insieme a un altro ex Forza Italia e neoresponsabile Riccardo Conti.

renzi verdini renzi verdini

 

Quest' ultimo avrebbe creato una plusvalenza di quasi 20 milioni di euro attraverso la compravendita del palazzo alle spalle della fontana di Trevi e poi "girato" un milione a Verdi ni. E con questo finiscono i rinvii a giudizio ricevuti dal padre costituente. Ma un sesto potrebbe arrivare il 26 novembre per il fallimento della Ste. Di nuovo a Firenze.

VERDINI E RENZI due VERDINI E RENZI due

Il problema, però, è ovviamente la "deriva mediatico -giudiziaria".

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO

DAGOREPORT - CON UNA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE, L'IMPLOSIONE DELLA LEGA E' L'UNICA SPERANZA PER VEDER CROLLARE IL GOVERNO DUCIONI - LA MELONA SA BENE CHE IL REFERENDUM SULL'AUTONOMIA POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA SUA FINE. NEL PROBABILISSIMO CASO CHE VENGA BOCCIATA, CHE FARA' SALVINI? E SENZA LEGA, CADE IL GOVERNO... - SOTTO SOTTO, LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) LAVORA AFFINCHE' IL 12 NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCI LA LEGGE, O ANCHE SOLTANTO UNA PARTE - SULLA NORMA, NON SOLO L'OPPOSIZIONE MA TUTTA FORZA ITALIA MENA TUTTI I GIORNI SENZA PIETÀ. L'ULTIMA? L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI (PER CONTO DI MARINA BERLUSCONI) HA SENTENZIATO: "È IMPOSSIBILE DA ATTUARE" - CALDEROLI, INTANTO, CONTINUA A GETTARE CARBONE NELLA FORNACE AUTONOMISTA...

PER MAURIZIO MOLINARI L'ADDIO A “REPUBBLICA” NON È STATO UN FULMINE A CIEL SERENO: GRAZIE AL SUO STRETTO RAPPORTO CON JOHN ELKANN, SAPEVA CHE LA SUA DIREZIONE SAREBBE TERMINATA A FINE 2024 - LO SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN CONCOMITANZA CON “ITALIAN TECH WEEK” BY EXOR HA ACCELERATO IL CAMBIO DI GUARDIA – LA MANO DI SCANAVINO DIETRO LA NOMINA DI MARIO ORFEO, CARO ALLA VECCHIA GUARDIA DI “REP” MA SOPRATTUTTO ABILISSIMO A GALLEGGIARE IN QUALSIASI TIPO DI TEMPESTE EDITORIALI. NON SOLO: "PONGO" GLI CONSENTE IL DIALOGO CON LA DESTRA: GIANNINI E BONINI SAREBBERO STATI INVECE DI ROTTURA - ORFEO HA CONOSCIUTO ELKANN E SCANAVINO ANDANDO A TUTTE LE PARTITE DELLA JUVE – DI FARE L’EDITORE A ELKANN INTERESSA NIENTE. PUNTA A FAR DIVENTARE EXOR UNA REALTÀ IMPREDITORIALE INTERNAZIONALE,  LONTANA DALL'ERA DEGLI AGNELLI A QUATTRO RUOTE (COME DAGO-DIXIT, PROSSIMAMENTE È ATTESO UN BOMBASTICO ANNUNCIO DI "YAKI" DI RISONANZA MONDIALE PER UN INVESTIMENTO DI EXOR DEFINITO DA ALCUNI "FUTURISTA")