Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”
Il presidente non l' ha detto in maniera esplicita, ma il senso delle sue parole è stato chiaro: se l' Unione Sovietica si è dissolta nel 1991 la colpa è di Lenin e di come questi costruì il nuovo Stato. E oggi sarebbe un errore tenere in piedi un Paese attorno a una ideologia, come avvenne allora. «L' unica ideologia possibile in una moderna società democratica è il patriottismo. Patriottismo nel senso migliore e più ampio del termine. Depoliticizzato ma inteso a consolidare le fondamenta dello Stato».
Per questo Vladimir Putin invita a guardare avanti, a rilanciare i rapporti con tutti i partner mondiali, da quelli occidentali alla Cina («senza arrivare a una vera e propria alleanza militare»). E il capo del Cremlino fa capire che nel 2024 lui non rimarrà al potere ricorrendo a un cambio di casacca come nel 2008, quando passò al posto di primo ministro per poi tornare alla presidenza. Casomai, varerà una modifica costituzionale che darà più poteri al capo del governo, posto al quale potrebbe puntare. Ma tutto questo, eventualmente, accadrà dopo un ampio dibattito.
Un Vladimir Vladimirovich in grande forma ha tenuto la consueta conferenza stampa di fine anno. Ha chiarito di non stimare il fondatore dell' Urss, visto che costruì una struttura confederale basata sulle etnie esistenti in Russia e sul ruolo del partito bolscevico (poi comunista). E quando i vari popoli hanno imboccato strade diverse dopo la crisi degli anni Ottanta, lo Stato si è frantumato.
A chi propone di rifondare la Russia ripartendo da zero, Putin dice che la nazione è già passata per un tentativo del genere nel 1917. «Ed è finita con le esecuzioni di massa» del periodo staliniano. Un periodo che il presidente non ricorda con nostalgia, anche se continua a rimpiangere il fatto che l' Urss si sia dissolta. E alla domanda se non sia il caso di «purgare» gli organi di sicurezza a causa dei molti episodi di corruzione e di repressione dei dissidenti, risponde che ci vogliono riforme e controllo pubblico. Ma quella parola, «purghe» ( chistki in russo), è meglio non usarla: «Un tempo che non vogliamo rivivere».
Orgoglioso del ritrovato ruolo internazionale della Russia, Putin si è espresso favorevolmente su un accordo di pace fra le due fazioni libiche e per un' intesa sul conflitto ucraino. In quanto all' America, la sua posizione è in linea con quella dell' amico Trump.
I democratici che hanno perso le elezioni «hanno cercato di raggiungere il loro scopo con altri mezzi, accusando il presidente di collusione».
VLADIMIR PUTIN putin e medvedev in palestra 7 putin e medvedev in palestra 1 Dmitri Medvedvev Putin putin e medvedev in palestra 6 vladimir putin