Miriam Romano per "Libero Quotidiano"
La "sorpresa" arriverà col primo dell'anno. Neanche il tempo di disfare l'albero e mettere via gli addobbi che le famiglie milanesi si troveranno ancora a dover mettere mano al portafogli. Altre tasse aumenteranno con l'anno nuovo. E questa volta a essere colpito è un settore piuttosto delicato per le famiglie. Funerali, cippi, targhe, inumazioni e cremazioni.
I servizi funebri dei cimiteri del Comune di Milano aumenteranno i prezzi. Non parliamo certo di centinaia di migliaia di euro per ogni servizio. Ma di qualche decine o centinaia di euro che, però, strappati dalle tasche in un momento di difficoltà (economico ed emotivo) possono pesare non poco sui cittadini.
La manovra è stata approvata lunedì da Palazzo Marino con una determina dirigenziale. Ogni anno, infatti, le tasse sui servizi funebri vengono rivalutate di volta involta e ricalibrate sulla base dell'indice dei prezzi al consumo determinato dall'Istat.
E quest'anno la giunta ha deliberato optando per l'aumento. È scontato sottolineare che i funerali causano pena per le famiglie che affrontano il lutto, ma sono anche motivo di esborso di una certa quantità di denari che non tutti riescono a racimolare.
Insieme al dolore, spesso, si unisce lo sconforto per le spese salate per garantire una degna sepoltura al deceduto. Per questo l'aumento delle cifre è un altro aggravio. Aggiungiamoci pure i due anni di pandemia appena trascorsi e le morti che ci siamo trascinati dietro.
Ad alzarsi saranno le tariffe comunali dei servizi funebri erogati dal Comune. Ma anche gli importi rivalutati dei depositi cauzionali per la realizzazione delle tombe di famiglia. Sconti non verranno fatti nemmeno sul servizio funebre convenzionato, che l'amministrazione offre ai deceduti a Milano indipendentemente dalla residenza, e che arriverà a costare 1.484,08 euro (da 1.436).
Ma andiamo più nel dettaglio. Non c'è importo che non verrà toccato dal rialzo dei prezzi. Tra le cifre più alte, spicca il prezzo del "nicchione" delle tombe di famiglia che arriverà a costare 78.942 euro (contro i 76mila attuali).
Il costo della catacomba a botola arriverà a 8mila 610 euro (300 euro in più del 2021). Sale anche il prezzo del giardino cinerario che contiene otto loculi: 7mila e 177 euro (da 6.947).
E i pilastri cinerari che arrivano a costare 17.223 euro (da 16.673). Le cosiddette cripte perimetrali passeranno dai 18mila e 340 euro ai 18.945 l'anno prossimo. Sempre per quanto riguarda le tombe più imponenti, anche il prezzo delle "edicole" sale e costerà 37.892 euro, contro i 36mila e 600 di quest' anno.
Alcuni sarcofaghi supereranno i 26mila euro. Ma dall'aumento delle tariffe non sono state escluse neppure le cifre più irrisorie. Persino la "vestizione della salma" da 127 euro passerà a costare 131. Di pochi centesimi, ma anche l'assistenza all'imbalsamatura aumenterà di prezzo (7,18 euro da 6,95).
La stangata colpirà anche i non residenti deceduti fuori Milano. Per loro la cremazione passerà da 502 euro a 519. Persino la cremazione dei feti aumenterà da 22 a 23 euro. E anche quella dei resti ossei che arriverà a costare 112 euro (da 108,75).
La tumulazione dei resti o delle ceneri si farà pagare quasi 150 euro (da 144). Le tasse colpiranno anche le sepolture islamiche: dal campo islamico alla fossa, i prezzi aumenteranno anche per i morti musulmani. Anche il costo della targhetta metallica non sarà esentato dagli aumenti (9 euro, 1 in più di quest'anno).
Comprese nel tariffario rivisto anche le esumazioni (5 euro in più quella ordinaria). Le pratiche per l'affidamento o la dispersione delle ceneri fuori dal cimitero, per le quali però si parla solo di qualche centesimo.
E poi cellette, colombari e rinnovi. «È un brutto regalo di Natale, una sorpresa che era meglio non trovare sotto l'albero», commenta il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino Andrea Mascaretti.
«C'è una grande crisi in atto, le famiglie stanno perdendo il lavoro. Tra benzina, bollette, energia, alimentari: tutti i prezzi stanno continuando ad aumentare a fronte di entrate che stanno invece calando o scomparendo del tutto», chiosa l'esponente del partito di Giorgia Meloni.