Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
La visita del presidente Trump in Italia si avvicina. Una data certa non è ancora in calendario, ma lo stesso premier Conte è ottimista sulla possibilità che l' appuntamento venga finalizzato. Il capo della Casa Bianca sarà sicuramente in Europa il 3 e 4 dicembre, per il vertice della Nato a Londra, ma il viaggio a Roma potrebbe avvenire anche prima. Trump infatti ha già accettato l' invito ricevuto dalla cancelliera Merkel per andare in Germania, e quindi potrebbe fare una missione unica in vari Paesi europei a fine anno, oppure dividerla in due momenti diversi.
Dopo la chiamata tra i due leader avvenuta in seguito alla formazione del nuovo governo, la Casa Bianca aveva dato a La Stampa questa dichiarazione: «Il presidente Trump e il primo ministro Conte hanno avuto una telefonata amichevole. Hanno discusso la formazione del governo e un possibile incontro nel breve termine».
Il messaggio era breve, ma voluto, e conteneva tre punti importanti: primo, la conversazione era andata bene; secondo, i due avevano discusso la formazione del governo, e quindi il capo di Palazzo Chigi aveva spiegato nel dettaglio chi ne fa parte e quali sono i programmi; terzo, il leader della Casa Bianca aveva manifestato l'intenzione di avere un incontro a breve, perché era rimasto colpito in maniera positiva da quanto aveva sentito dal collega italiano. La prima occasione per un bilaterale formale sarebbe stata l'Assemblea Generale dell' Onu in corso.
Trump e Conte si vedranno, se non altro al pranzo organizzato oggi dal segretario generale Guterres, dove il premier spera di sedere vicino al presidente come era accaduto l'anno scorso, oppure al ricevimento organizzato stasera dalla Casa Bianca. Il bilaterale ufficiale però non è stato messo in agenda, probabilmente proprio perché si lavora a una investitura ancora più significativa, che verrebbe dalla visita a Roma.
Il capo di Palazzo Chigi è ottimista sulla possibilità che ciò avvenga, e il suo consigliere diplomatico Benassi stava cercando un primo contatto col nuovo consigliere per la sicurezza nazionale O' Brien. Ieri mattina intanto Conte ha dimostrato la propria cortesia e attenzione per Trump, andando ad ascoltare il suo discorso all' evento sulla protezione della libertà di religione.
Questo appuntamento è stato visto da molti come un tentativo di oscurare il vertice sul clima, ma il problema è reale, e lo stesso segretario generale Guterres è intervenuto. Il capo della Casa Bianca ha denunciato che «ogni giorno 11 cristiani vengono uccisi nel mondo solo perché professano la loro fede», e ha promesso di moltiplicare gli sforzi per difendere la libertà di culto, incluso un nuovo finanziamento da 25 milioni di dollari per proteggere i perseguitati.
All'evento era presente anche la figlia Ivanka, che poco prima aveva parlato al summit Concordia delle iniziative prese per favorire l' empowerment delle donne: «Garantire loro la parità e l' inclusione ormai non è solo una questione di giustizia, ma di sicurezza nazionale». Ivanka sembra aver abbracciato il ruolo di volto più aperto dell'amministrazione, confermando anche i pettegolezzi di chi pensa stia preparando la sua futura candidatura presidenziale.