FULVIO BUFI per il Corriere della Sera
Abituato a far parlare bene di sé come presidente e male come comunicatore, Aurelio De Laurentiis riesce a conquistarsi anche uno spazio extracalcistico per scatenare polemiche. Nel giorno in cui in Campania si vota anche per il rinnovo del consiglio regionale e l'elezione del presidente della giunta, il padrone del Napoli sceglie di far sapere lui da che parte sta.
Microfoni che lo cerchino per la prima di campionato non ce ne sono perché Aurelio è ancora in quarantena nella sua casa romana dopo essere risultato positivo al Covid 19 (negativo l'ultimo tampone), e allora lui sceglie Twitter.
«Cari Campani», esordisce abbondando in maiuscole. E poi: «Il Napoli sostiene la candidatura di De Luca per il secondo quinquennio di presidenza della Campania. Oggi è l'unico politico che può risollevare le sorti della Regione a livello nazionale e internazionale. Non abbiate dubbi. È lui l'uomo migliore del momento». Prima di entrare nella bolgia di reazioni suscitate da questo tweet, va detto che De Laurentiis non risiede e non vota in Campania, così come la stragrande maggioranza dei tesserati del Napoli: calciatori, staff tecnico e quei pochi dirigenti da cui è composta la società.
AURELIO DE LAURENTIIS E LA MOGLIE LASCIANO CAPRI 1
Quindi il Napoli non può certo rappresentare un bacino elettorale. E bisogna tener conto anche che nella regione il campanilismo è forte, e che quindi nelle altre province (esclusa forse solo quella di Caserta) l'amore verso la squadra azzurra non è una gran cosa. Come tutt' altro che smisurata è la simpatia di cui De Laurentiis gode tra gli stessi tifosi azzurri.
Molti lo stimano per i risultati ottenuti dalla squadra, ma pochi lo amano: per i prezzi dei biglietti, per le amichevoli in pay per view, per certe dichiarazioni del passato. Insomma, non che è De Laurentiis possa spostare voti. E comunque che lui fosse pro De Luca (che con gli investimenti per le Universiadi gli ha di fatto ristrutturato il San Paolo) era noto almeno da quando, durante la campagna elettorale, è entrato in polemica con il candidato del centrodestra Stefano Caldoro.
Quindi l'endorsement via Twitter è servito soprattutto a scatenare la polemica sui social. Ai 2.325 «mi piace» (alle 19), fa da contraltare una pioggia di risposte, quasi mai volgari ma quasi sempre critiche. «Parli a nome suo, non usi la nostra fede per la politica». Oppure: «Non si permetta di usare il Napoli per fini politici» e «Se sostiene De Luca padronissimo ma lasci stare il Napoli». Fino agli ironici «Quasi quasi vado a votare Caldoro», e soprattutto «Si è messo a fa' l'influencer».