Enrico Currò per “la Repubblica”
Mai come stavolta il mercato ha uno spettatore interessato: il ct della Nazionale, attesa dall' Europeo dello sperabile riscatto, dopo il disastro del Mondiale russo mancato. Per ora non è che le scelte dei club stiano aiutando Roberto Mancini: in 4 tra le prime 6 classificate dello scorso campionato gli italiani sono una rarità e quei pochi non sempre fanno parte del gruppo dei potenziali 23 per Euro 2020.
Nella formazione tipo della Juventus ce ne sono soltanto 2: Chiellini e forse Bernardeschi. In quella del Napoli Di Lorenzo, per aggiungersi stabilmente a Meret e Insigne, non dovrà sbagliare un colpo. Nell' Atalanta, dove Masiello è in bilico, l' unico certo del posto è il portiere Gollini.
Nel Milan sono al momento 3 (Donnarumma, Romagnoli e Calabria) i sopravvissuti alla linea esterofila.
L' Inter è la squadra più indecifrabile: non è detto che Conte schiererà sempre Barella e Sensi in contemporanea a centrocampo, però l' ingaggio di Biraghi terzino è un obiettivo dichiarato e il giovanissimo Esposito un' idea stuzzicante. La Roma è la sola a non avere ceduto alla passione per lo straniero: sono 5 o 6 (Florenzi, Gianluca Mancini, Spinazzola, Lorenzo Pellegrini, Zaniolo, Cristante) i titolari convocabili dal ct.
Il quale non perde la serenità, anche se il suo suggerimento - anticipare la data finale del campionato - è rimasto inascoltato: non soltanto le altre principali leghe sono già cominciate, ma la serie A chiuderà il 24 maggio 2020, a ridosso del ritiro per l' Europeo, che comincerà il 12 giugno a Roma, inaugurato proprio dall' Italia. Mancini si tiene stretto il suo vantaggio tattico: la costruzione già molto avanzata del sofisticato 4-3-3, modulabile in 3-2-5 in fase d' attacco e perfezionabile senza ansia, se le imminenti trasferte in Armenia e Finlandia dovessero garantire la virtuale qualificazione anticipata.
Quella passata è stata la stagione in cui i giovani italiani hanno ripreso a sbocciare anche grazie alla Nazionale, che ha accelerato il lancio di Kean e Zaniolo. Ma per la stagione in corso i grandi club preferiscono l' ibrido: i titolari italiani saranno pure affidabili, però se sono stranieri è meglio. La Juventus, per inseguire la Champions, ha accentuato la competizione interna con De Ligt, Danilo, Rabiot e Ramsey e non dubita che il partner d' attacco migliore per Cristiano Ronaldo debba essere straniero. Nel frattempo Bonucci, vicecapitano della Nazionale, non è affatto sicuro del posto, De Sciglio è un jolly e a Bernardeschi, alle prese con la possibile conversione in mezzala, saranno vietate le pause di concentrazione.
Il resto è un' incognita. Se il Napoli conferma l' impianto esterofilo attorno al napoletano Insigne, all' Inter Conte può favorire in Champions l' approdo di Barella e Sensi al massimo livello internazionale, percorso complicato per Politano e Gagliardini, soffocati dalla concorrenza. La multinazionale Atalanta è affidata alla felice miscela di Gasperini, mentre il Milan punta su un portoghese (Leao) e su un algerino (Bennacer): il pieno recupero di Caldara, Conti e Bonaventura sarà l' eventuale variazione sul tema. Se ne evince che Mancini sarà molto spesso alle partite della Roma, a sorvegliare i progressi del suo omonimo Gianluca, di Spinazzola e del trio PellegriniZaniolo-Cristante.
Per scegliere i 23 eletti, guarderà anche la Lazio di Immobile, Acerbi e Lazzari e il Torino di Belotti, Sirigu, Izzo (e Zaza), nonché ovviamente la Fiorentina, se Chiesa resterà davvero lì da primattore. Pinamonti al Genoa, Luca Pellegrini al Cagliari, Esposito all' Inter sono i ragazzi da valutare, Pavoletti e Quagliarella i veterani. All' estero il controllo sarà per i due cardini del centrocampo, Verratti leader a Parigi e Jorginho a Londra, sempre accompagnato nel nuovo Chelsea di Lampard dall' altro oriundo Palmieri. In Premier League il ct osserverà Kean e Cutrone, finiti in Inghilterra per trovare lo spazio che in Italia non avrebbero avuto. Chissà poi se lo sguardo si spingerà fino alla Cina, dove El Shaarawy è attraccato allo Shanghai Shenhua.
Non servirà più il telescopio per Balotelli, figliol prodigo a Brescia: a lui, in compenso, servirà una scalata alla Messner. Oggi ha qualche speranzella in più di andare all' Europeo il bresciano più imberbe: Tonali. Almeno in provincia, ogni tanto, i giovani italiani giocano da titolari.
FOTOMONTAGGIO DI MARIO BALOTELLI CON LA MAGLIA DEL BRESCIA tonali