LA CACCIA AL “VOLPONE” RANIERI È APERTA - DOMANI IL LEICESTER CAPOLISTA CONTRO LO UNITED - “SIR” CLAUDIO: “CON QUESTA SQUADRA HO DIMOSTRATO CHE NON ERO FINITO” - “LO SCUDETTO PERSO CON LA ROMA? FU UN DISPIACERE, MA NON HO RIMPIANTI” - - - -

Le “Volpi” del Leicester in testa alla Premier aspettano il Manchester United, secondo in classifica, Ranieri: “Noi col cuore leggero, se perdiamo non succede nulla”- “Vardy? Si sacrifica e segna: chi non vorrebbe uno così?” - Non ho mai vinto un campionato? Ho fatto sempre il massimo dove sono stato”...

Condividi questo articolo


CLAUDIO RANIERI CLAUDIO RANIERI

Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”

 

La caccia alle Volpi è aperta. A inseguirle una muta di cani dal nobile pedigree. Tra i più vicini c’è il Manchester United dell’olandese Luis Van Gaal, secondo in classifica e atteso domani al King Power Stadium. Lo «Stadio del Potere del Re» è quello del Leicester di Claudio Ranieri.

 

A sorpresa le sue Foxes sono in testa alla Premier League, con un punto di vantaggio sui Diavoli Rossi dopo 13 giornate. Il 64enne tecnico romano è per tutti The Tinkerman , «aggiustatutto» in italiano, il «manager cambia modulo» in inglese. 
 

claudio ranieri 001 claudio ranieri 001

Ranieri si riconosce di più nella traduzione italiana o nel significato britannico? 
«In entrambi. Mi soprannominarono così al Chelsea perché cambiavo spesso modulo. Nel 2000 quando arrivai a Londra non c’era la cultura di ruotare i giocatori, ora è consuetudine. Mi piace anche aggiustare le situazioni. Vorrei continuare a essere un innovatore». 
 

RANIERI DEL PIERO RANIERI DEL PIERO

Dopo l’esonero con la Grecia è tornato in Inghilterra accolto da scetticismo, ora è in testa alla Premier con il Leicester. È una rivincita? 
«Lo scetticismo fa parte di un mondo del calcio che giudica superficialmente. Ho sbagliato ad accettare la Grecia, ma ho fatto appena 14 allenamenti e mi hanno esonerato dopo il k.o. con le Far Oer e solo 4 partite. A Leicester ho dimostrato che non ero finito». 
 

RANIERI TOTTI RANIERI TOTTI

Domani c’è lo scontro con il Manchester di Van Gaal. Quando era al Valencia e lui al Barcellona l’ha battuto tre volte. Ci riprova? 
«Certo, ma ogni partita è diversa. Se perdiamo non succede nulla e a questo match arriviamo con il cuore leggero, è un vantaggio. Pensiamo a fare 40 punti, una volta raggiunti possiamo cambiare obiettivo e puntare in alto». 
 

RANIERI VARDY RANIERI VARDY

Tra le sorprese del Leicester c’è l’attaccante Jamie Vardy, già 13 gol per lui e sempre a segno nelle ultime 10 partite. Domani con un’altra rete può eguagliare il record di Stan Mortensen del Blackpool che resiste dal 1951 e segnò in 11 gare consecutive. Che giocatore è Vardy? 
«Uno che fino a cinque anni fa era nei dilettanti. Si sacrifica e segna, disponibile sempre: chi non vorrebbe uno così?». 
 

Anche Batistuta, con lei allenatore alla Fiorentina, segnò nella stagione 1994-95 per 11 giornate consecutive. Vardy lo ricorda? 
«Bati era un giocatore potente, Vardy è più uno che ti va a pressare e a dare fastidio». 
 

Claudio Ranieri Claudio Ranieri RANIERI BATISTUTA RANIERI BATISTUTA

Lei, un italiano, guida la Premier. Qual è la differenza più lampante con la serie A? 
«I soldi. Qui li hanno, da noi meno. E i soldi portano i giocatori migliori e altri soldi. Poi qui quando parlano di progetto sanno quel che dicono, da noi cacciano gli allenatori... Il campionato inglese è bello, il più combattuto nelle posizioni di testa. Il nostro è il più tattico». 
 

Nella serie A di oggi nessun allenatore ha mai vinto una coppa europea. L’involuzione è più colpa dei tecnici o dei dirigenti? 
«Allegri ci è andato vicino a maggio. Da noi ci sono allenatori giovani e devono crescere, ma è difficile farlo in questa Europa, con squadre più attrezzate. I dirigenti parlano di progetto, poi non c’è la cultura e la pazienza di coltivarlo». 
 

VARDY VARDY

Lei ha allenato in Italia, Spagna, Francia e Inghilterra, anche squadre importanti. Quanto le pesa non aver mai vinto un campionato? 
«Ho allenato club importanti è vero, ma bisogna ricordarsi in quale momento storico sono arrivato lì. Ho fatto sempre il massimo dove sono stato». 
 

José Mourinho la stuzzicò su questo. Che rapporto c’è? 
«Un rapporto tra colleghi. È stato tutto chiarito da tempo». 
 

CLAUDIO RANIERI CLAUDIO RANIERI Claudio Ranieri Claudio Ranieri

Lo scudetto non vinto con la Roma proprio contro l’Inter del Triplete lo rimpiange? 
«Fu un dispiacere, ma non ho rimpianti sulla mia carriera. Il consuntivo lo farò il giorno che smetterò. Per ora mi diverto un altro po’». 
 

RANIERI CLAUDIO RANIERI CLAUDIO

 

CARLO CONTI CLAUDIO RANIERI CARLO CONTI CLAUDIO RANIERI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….