Marco Iaria per la Gazzetta dello Sport
È una fase di stallo apparente. Nel faticoso percorso che dovrà portare al rinnovo delle cariche della Lega Serie A non si sono registrati sostanziali passi in avanti rispetto all' ultimo incontro di mercoledì scorso. I presidenti si erano lasciati con la volontà unanime di giungere a un accordo politico tra le diverse anime di via Rosellini, in modo da autodeterminarsi. È stata riconvocata per giovedì l' assemblea.
Quello, in teoria, dovrebbe essere il giorno giusto, anche se è probabile che venga sfruttato tutto il tempo a disposizione, quindi che si arrivi all' 11 dicembre, data di scadenza del commissariamento di Tavecchio, indicata anche come l' ultima finestra dal Coni che ha in serbo di commissariare tutta la Federazione dopo le dimissioni dello stesso Tavecchio da n.1 Figc, in seguito all' eliminazione dal Mondiale.
MALAGò La volontà dei club di Serie A, che proseguono le trattative, è rimasta immutata: si punta a rinnovare le cariche, anche perché Giovanni Malagò non ha potuto offrire garanzie sulle riforme richieste, in primis quella dei pesi elettorali nelle consultazioni per la presidenza federale (la A vale solo il 12%). Ma va trovata la quadra su tutto, dal presidente di Lega ai consiglieri. Oggi i dirigenti ne parleranno in occasione delle riunioni della commissione dei diritti tv e di quella sulla nomina dell' a.d. È alta la vigilanza sugli intoppi, anche mediatici, che possono intralciare questo lavoro. Un esempio? La notizia, non ripresa dalla Gazzetta , di una presunta candidatura di Cristiano Fiorio. Bollata dalle società come fake news.
Cristiano Fiorio Cristiano Fiorio fiorio tavecchio