2022 - IL MESSAGGIO DI FINE ANNO DI SERGIO MATTARELLA
Scrive MilanoFinanza che il giallo sulla norma Lotito per prolungare il contratto con Dazn (e che ha subito il veto del presidente della Repubblica) è emblematica dello stato in cui versa il calcio italiano. Il sistema è in grande difficoltà. In teoria l’emendamento non potrebbe più essere tolto dal decreto ma il governo difficilmente si opporrà al Quirinale.
L’emendamento avrebbe consentito di prolungare di oltre due anni i contratti attuali con Sky (con ridotta partecipazione di Tim) e Dazn. Il calcio si sarebbe garantito per altri due anni 940 milioni. Oggi il calcio italiano, a una nuova asta, incasserebbe gli stessi soldi? Secondo il quotidiano no.
Scrive MilanoFinanza:
restano dietro le quinte i mugugni di almeno parte del mondo del calcio che avrebbe voluto vedere applicata la nuova norma. Tutto, come sempre, ruota attorno ai soldi. Al netto di sorprese o colpi di scena, come potrebbe essere un ritorno di fiamma tra la Lega calcio e i fondi di private equity, se oggi si andasse a gara sarebbe difficile ipotizzare che un soggetto interessato al calcio italiano, che si tratti della stessa Dazn o di Sky, metta sul piato una cifra simile a quella dello scorso bando, ossia 940 milioni all’anno. Per qualcuno sarebbe proprio impossibile.
Quanto sarebbe più basso l’incasso con una nuova gara? Questo dipende da troppe variabili e quindi nessuno sa calcolarlo con certezza, anche se circolano diverse simulazioni. C’è chi sostiene che considerando i diritti più i cisto di produzione, la sostenibilità dell’attuale prodotto richiederebbe un investimento molto inferiore, vicino ai 300 milioni all’anno.
MilanoFinanza scrive che la Serie A sogna l’ingresso di Amazon che è interessata a far crescere sulla piattaforma i contenuti sportivi.
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