DYNASTY MILAN – MARINA E PIERSILVIO INFURIATI PER IL BLITZ ANTI-GALLIANI DELLA SORELLASTRA - ECCO PERCHE’ IL CAV HA IMPOSTO LA TREGUA ALLA SANTABARBARA: ‘NON POSSIAMO PERDERE I DIRITTI TV’…

A convincere il Cav a non privarsi (da subito) di Galliani la questione del calcio in tv, un affare da 1 mld € l’anno fondamentale per il futuro di Mediaset – Pressing di Piersilvio: “Non è il momento di divorziare da Galliani” – Barbara incassa e porta a casa il risultato, vale a dire l’uscita di scena dell’ad (anche se a scoppio ritardato)

Condividi questo articolo


Ettore Livini per "La Repubblica"

Scusate, eravamo su "Scherzi a parte". L'addio di Adriano Galliani al Milan? Non c'è più. La rabbia dell'ad dei rossoneri («La pazienza è finita, sono stato umiliato, me ne vado! »)? Uno sfogo, già dimenticato. Quattro ore di psicodramma serale a Villa San Martino tra Silvio Berlusconi e l'uomo che continua a giurargli affetto «immutato e immutabile» - più qualche telefonata supplementare ieri mattina - hanno rimesso assieme, per quanto non si sa, i cocci della Dinasty di Milanello: il numero uno del Diavolo resta al suo posto anche se dimezzato e a tempo determinato (ad aprile dovrebbe farsi da parte).

Barbara Berlusconi, la rottamattrice che voleva pensionarlo anzitempo, porta a casa lo scalpo della promozione ad amministratore delegato. E ad Arcore si festeggia in tono minore e sotto i primi fiocchi di neve il pericolo scampato: "Bene così - commenta minimalista uno degli uomini più vicini al Cavaliere che ha seguito passo passo la drammatica notte di Arcore - . La verità è che non potevamo permetterci di perdere un uomo importante come Adriano". Vero? Solo in parte.

Marina Veronica BarbaraMarina Veronica Barbara

A convincere l'ex premier a mettere il casco blu per obbligare i due litiganti a sotterrare l'ascia di guerra non sono stati tanto i dubbi sui destini del Milan, ma le possibili ricadute del Vietnam rossonero sulla già fluida situazione politica romana. Quando venerdì pomeriggio ha letto sulle agenzie lo sfogo di Galliani - raccontano i suoi collaboratori - il Cavaliere ha fatto un salto sulla sedia: la coltellata alle spalle di Angelino Alfano, vera o concordata che sia, ci sta. La bufera nel cuore pulsante dell'impero del Biscione - il cerchio magico dei fedelissimi e la famiglia - era troppo. "Non posso dare l'impressione di aver perso il controllo della situazione anche tra le mura di casa. Sarebbe un segnale di debolezza mortale!" avrebbe confidato ai suoi. E staccando agenzie di stampa e telefono (e ignorando il dibattito tv per le primarie del Pd) si è messo a tavolino per mettere il silenziatore alla tragicomica telenovela del Diavolo.

I motivi per spegnere l'incendio, del resto, sono tanti. Galliani è a fianco di Silvio dagli anni d'oro di Edilnord, ha fondato con lui Canale 5 ed è uno degli azionisti di riferimento della sua cerchia più stretta di amici. Dell'ex premier e dei suoi affari conosce quindi vita, morte e miracoli. A 360 gradi. Non solo. In questi giorni la Lega Calcio sta trattando il rinnovo del contratto per i diritti tv.

Famiglia Berlusconi Eleonora Piersilvio MArina Silvio BArbara LuigiFamiglia Berlusconi Eleonora Piersilvio MArina Silvio BArbara Luigi

Un affare da un miliardo di euro l'anno fondamentale per il futuro di Mediaset. E a tirare le fila dei negoziati c'è la Infront di Marco Bogarelli - fedelissimo dell'ad del Milan - che negli ultimi anni (ad Arcore è considerato un onore) è riuscita a far infuriare Sky per i presunti trattamenti di favore alle tv di Cologno. "Questo non è proprio il momento per divorziare da Galliani" avrebbe fatto sapere un preoccupatissimo Piersilvio a papà. Meglio insomma provare a ricucire almeno fino alla spartizione della torta del calcio in televisione.

MARINA E BERLUSCONIMARINA E BERLUSCONI

La mediazione con Barbara, condotta con continue telefonate durate fino a ieri mattina e coordinata anche da Bruno Ermolli, non è però stata facile. Le incomprensioni delle scorse settimane - compresi gli sfoghi freschi di stampa dell'ad - sono ferite che non si rimargineranno più. Galliani ha insistito per ore accusando la figlia dell'ex-premier di essere poco più di una ragazzina viziata "pronta solo a scaricare le responsabilità delle sconfitte su altri salvo prendersi lei i meriti delle vittorie".

Lei, fumantina come sempre e senza peli sulla lingua, gli avrebbe rinfacciato le scelte tecniche sbagliate (compresa la difesa ad oltranza dell'allenatore Massimiliano Allegri) ma anche "inciuci con la Curva e con gli Ultra" e la gestione un po' sbarazzina dei rapporti con alcuni procuratori.

barbara berlusconi e clarence seedorfbarbara berlusconi e clarence seedorf

Il Cavaliere avrebbe strigliato il manager ("non puoi tradirmi come un Alfano qualsiasi!") e tirato le orecchie alla figlia ("ma ti pare il momento di far su questo casino?"). Poi, deposto il bastone, ha messo sul tavolo le carote: un occhio di riguardo per la liquidazione d'oro di Galliani quando - pare ad aprile - leverà le tende da Milanello. E lo zuccherino per Barbara, sotto forma di una promozione dimezzata prima dell'incoronazione a Regina dei rossoneri prevista a primavera quando il suo rivale si farà da parte.


Tutto è bene quello che finisce bene? Meglio non sbilanciarsi troppo. In primis perché quando c'è di mezzo la vulcanica Barbara le sorprese sono sempre dietro l'angolo. E la sua mezza marcia indietro di ieri - "l'ho fatto per papà", ha detto a mezza voce - l'ha privata della vittoria per ko cui puntava. "Deve accontentarsi" dicono i suoi collaboratori. In fondo il risultato, vale a dire l'uscita di scena dell'ad, è stato portato a casa, anche se a scoppio ritardato.

confalonieri con marina e piersilvio berlusconiconfalonieri con marina e piersilvio berlusconi Galliani e Barbara Berlusconi allo stadio durante Barcellona MilanGalliani e Barbara Berlusconi allo stadio durante Barcellona Milan

"Non è poco - aggiungono i fedelissimi dell'Evita milanista - e se ci siamo riusciti è solo perché lei c'ha messo la faccia alzando i toni e forzando la mano. Se no Adriano sarebbe rimasto al Milan fino a 90 anni". L'ennesima puntata della Dinasty del Biscione, serie "La decadenza", va così in archivio. Ma viste le fibrillazioni ad Arcore e dintorni (Marina e Piersilvio, dice il tam tam di Villa San Martino, sarebbero infuriati per il blitz della sorella) c'è da scommettere che per la prossima non ci sarà da aspettare molto.

GALLIANI E BERLUSCONI IN TRIBUNA DURANTE MILAN BARCELLONAGALLIANI E BERLUSCONI IN TRIBUNA DURANTE MILAN BARCELLONA

 

 

MARCO BOGARELLI INFRONTMARCO BOGARELLI INFRONT

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CON UNA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE, L'IMPLOSIONE DELLA LEGA E' L'UNICA SPERANZA PER VEDER CROLLARE IL GOVERNO DUCIONI - LA MELONA SA BENE CHE IL REFERENDUM SULL'AUTONOMIA POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA SUA FINE. NEL PROBABILISSIMO CASO CHE VENGA BOCCIATA, CHE FARA' SALVINI? E SENZA LEGA, CADE IL GOVERNO... - SOTTO SOTTO, LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) LAVORA AFFINCHE' IL 12 NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCI LA LEGGE, O ANCHE SOLTANTO UNA PARTE - SULLA NORMA, NON SOLO L'OPPOSIZIONE MA TUTTA FORZA ITALIA MENA TUTTI I GIORNI SENZA PIETÀ. L'ULTIMA? L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI (PER CONTO DI MARINA BERLUSCONI) HA SENTENZIATO: "È IMPOSSIBILE DA ATTUARE" - CALDEROLI, INTANTO, CONTINUA A GETTARE CARBONE NELLA FORNACE AUTONOMISTA...

PER MAURIZIO MOLINARI L'ADDIO A “REPUBBLICA” NON È STATO UN FULMINE A CIEL SERENO: GRAZIE AL SUO STRETTO RAPPORTO CON JOHN ELKANN, SAPEVA CHE LA SUA DIREZIONE SAREBBE TERMINATA A FINE 2024 - LO SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN CONCOMITANZA CON “ITALIAN TECH WEEK” BY EXOR HA ACCELERATO IL CAMBIO DI GUARDIA – LA MANO DI SCANAVINO DIETRO LA NOMINA DI MARIO ORFEO, CARO ALLA VECCHIA GUARDIA DI “REP” MA SOPRATTUTTO ABILISSIMO A GALLEGGIARE IN QUALSIASI TIPO DI TEMPESTE EDITORIALI. NON SOLO: "PONGO" GLI CONSENTE IL DIALOGO CON LA DESTRA: GIANNINI E BONINI SAREBBERO STATI INVECE DI ROTTURA - ORFEO HA CONOSCIUTO ELKANN E SCANAVINO ANDANDO A TUTTE LE PARTITE DELLA JUVE – DI FARE L’EDITORE A ELKANN INTERESSA NIENTE. PUNTA A FAR DIVENTARE EXOR UNA REALTÀ IMPREDITORIALE INTERNAZIONALE,  LONTANA DALL'ERA DEGLI AGNELLI A QUATTRO RUOTE (COME DAGO-DIXIT, PROSSIMAMENTE È ATTESO UN BOMBASTICO ANNUNCIO DI "YAKI" DI RISONANZA MONDIALE PER UN INVESTIMENTO DI EXOR DEFINITO DA ALCUNI "FUTURISTA") 

L’ASCESA CLAMOROSA DELLA BOMBASTICA GIUSY MELONI, FIDANZATA DI MARCO MEZZAROMA (GRANDE AMICO DELLE MELONI POTENTI) – L'AMICHETTISMO DI DESTRA NON HA CONFINI: A RAI2 SI MORMORA DI UN PROGRAMMA PER DANNY MENDEZ, COMPAGNA DEL MELONIANO GIMMI CANGIANO – LA PASSIONE DI GIORGIA MELONI PER “TEMPTATION ISLAND” E LE INDISCREZIONI SU SANREMO 2025: AL BANO INSISTE PER TORNARE ALL’ARISTON MA ROMINA POWER HA DUBBI - IL POLITICO SOVRANISTA CON PROFILO MACHISTA SAREBBE MOLTO AMICO DI UN BAGNINO DAL FISICO STATUARIO - IL DIRETTORE DI UN GIORNALE DI DESTRA HA CHIESTO A UNA FIRMA DI SCRIVERE UN ARTICOLO CRITICO VERSO DUE CONDUTTORI DI LA7, IL GIORNALISTA SI È RIFIUTATO: "MA IO VADO OSPITE NEI LORO PROGRAMMI". "NON ME FREGA UN CAZZO, TI PAGA QUESTO GIORNALE", LA REPLICA…

DAGO-ESCLUSIVO! LARGO FOCHETTI, SI CAMBIA: MARIO ORFEO SARÀ IL NUOVO DIRETTORE DI “REPUBBLICA” - LA NOTIZIA È STATA COMUNICATA DALLA PROPRIETÀ AI CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” - MAURIZIO MOLINARI RESTERÀ COME COLLABORATORE ED EDITORIALISTA (MA NON DIRETTORE EDITORIALE DEL GRUPPO) - JOHN ELKANN LASCIA LA PRESIDENZA DI “GEDI” A MAURIZIO SCANAVINO, AL CUI POSTO, COME AD, ARRIVERÀ GABRIELE COMUZZO – MOLINARI PAGA L’INCAPACITÀ A EVITARE I DUE GIORNI DI SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN OCCASIONE DELL’ITALIAN TECH WEEK, UN EVENTO A CUI YAKI TENEVA MOLTISSIMO (LÌ È STATO ANNUNCIATO L’ACCORDO CON OPENAI ALLA PRESENZA DI SAM ALTMAN) – ORA ARRIVA IL NAVIGATISSIMO ORFEO (GIÀ DIRETTORE DI TG1,TG3, “IL MATTINO”, “IL MESSAGGERO”, EX DG RAI), CONSIDERATO ADATTO AD AMMANSIRE IL RIOTTOSO CORPACCIONE DI “REPUBBLICA” – ORFEO SI È MOSSO APPENA PRIMA DI ESSERE SILURATO DAL TG3, CHE ORA FINIRÀ AI 5 STELLE CON CONTE, GIÀ PRONTO A VOTARE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI. E ELLY SCHLEIN, CHE SI È RITIRATA SULL’AVENTINO E NON HA MAI CONSIDERATO “SUO” ORFEO, S'ATTACCA...

DAGOREPORT – PER VEDERE FINALMENTE IL TRIONFO DI "TELE-MELONI", LA DUCETTA E GIAMPAOLO ROSSI HANNO DOVUTO INGOIARE UN BEL ROSPO: ROBERTO SERGIO COME DG È STATO IMPOSTO DA MATTEO SALVINI – DI FRONTE ALL'ULTIMATUM LEGHISTA (''O SERGIO DG, O SALTA ROSSI"), LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) HA COSTRETTO IL “FILOSOFO DI COLLE OPPIO" A PIEGARE IL CAPINO - ROSSI ERA CADUTO IN DISGRAZIA PRESSO LA FIAMMA TRAGICA A CAUSA DEL DUPLEX CHIOCCI-SERGIO. E SOLO GRAZIE A BRUNO VESPA E' POI RIUSCITO A TORNARE NEL CUORE DELLA MELONA – IN CRISI DI ASCOLTI E SENZA IDEE, ROSSI SPERA IN UNA NUOVA “RAISET” INCIUCIONA. MA PIER SILVIO E' LONTANO - DOPO IL RISULTATO DEL VOTO DELLE TRE REGIONI, SI DECIDERA' IL DESTINO DI SIMONA AGNES - E SALVINI CARICA IL PISTOLONE DEL TAGLIO AL CANONE RAI…