referendum monarchia repubblica 1946
Guido De Carolis per il "Corriere della Sera"
Repubblica o monarchia? Lo chiedeva agli italiani il referendum del 2 giugno 1946.
Vinse la Repubblica. Stasera contro il Belgio gli azzurri (il nostro colore di maglia è in omaggio al Blu Savoia) sfidano la monarchia belga guidata da re Filippo.
I quarti di finale di Euro 2020 sono tutti e quattro un salto all' indietro nel tempo: repubbliche contro monarchie. I reali d' Europa sono appassionati di calcio. Il principe William, presidente onorario della Football Association inglese, per la sfida contro la Germania era a Wembley con il figlio George e la duchessa Kate, ci tornerà per le Final Four. La regina Elisabetta II non frequenta da tempo gli stadi, non sarà all' Olimpico, ma l' inno God Save The Queen risuonerà per i quarti contro l' Ucraina del presidente Volodymyr Zelenskyj.
filippo e matilde di belgio stadio
A Monaco l' Italia trova il Belgio di cui re Filippo è tifoso vero, tanto da far visita ai Diavoli Rossi prima dell' esordio agli Europei. I Fratelli d' Italia, sostenuti dal presidente Sergio Mattarella, affronteranno «Le Roi, la Loi, la Liberté!» (Il re, la legge, la libertà!), come recita l' inno con tre versioni più una: francese, tedesco, olandese e vallone.
Quello tra Spagna e Svizzera è un altro quarto tra nobiltà e popolo. La Real Casa schiera re Filippo VI del casato dei Capetingi, dinastia dei Borbone di Spagna. Filippo è grande appassionato di sport, era in tribuna prima degli Europei ad annoiarsi nel pareggio tra Spagna e Portogallo. La Svizzera è l' opposto della monarchia.
Ha un presidente della confederazione (Guy Parmelin) che dura in carica un anno, non è nulla di più di un «Primus inter pares». Gli elvetici, dopo la Francia, vogliono finire la rivoluzione .
principe frederik danimarca euro 2020
Il principe Fredrik Di Danimarca, figlio della regina Margherita II, era allo stadio nel giorno del collasso di Eriksen, potrebbe esserci con la Repubblica Ceca del presidente Milos Zeman. Diceva l' ingegnoso Blaise Pascal, morto nel 1662: «Gli uomini s' impegnano a correr dietro a una palla e a una lepre: anche i re si divertono a questo modo».
Sono passati 400 anni, nessuno si è mai divertito a perdere.
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