Estratto da gazzetta.it
Il sogno è finito. L’Italia di Gianmarco Pozzecco è stata battuta 63-100 dagli Usa nei quarti di finale del Mondiale. Vincono gli Stati Uniti come l’ultima volta, 25 anni fa, ma questa volta la lezione è pesante con i 12 Nba Usa – nel 1998 erano americani impegnati in Europa – inavvicinabili.
Gli azzurri ci mettono il cuore, provano a rimanere a contatto con la squadra di Kerr ma dopo 5’ dove l’Italia si è trovata avanti 8-7 con le giocate del duo Melli-Tonut, è iniziata la striscia di quattro triple (Brunson, Haliburton, Ingram e Reaves) che manda in fuga gli Stati Uniti: 24-14 per Banchero e compagni nei primi 10’ di gara. Un divario che cresce con il passare dei minuti perché gli azzurri incappano in una giornata nera al tiro da tre punti (2/7 nel 1° quarto che diventa 2/19, l’11%, alla pausa lunga contro il 7/19 a stelle e strisce), arma senza la quale non riescono ad arginare la furia americana.
Team Usa che, reduce dalla sconfitta con la Lituania nell’ultima partita della seconda fase, ha una voglia matta di cancellare nella mente dei tanti tifosi filippini che tifano Usa il passo falso di domenica. Alla sirena di metà gara sono 22 i punti di svantaggio per l’Italia. Divario che al 40’ si ferma a 37. Peccato per qualche gesto provocatorio di troppo da parte di alcuni giocatori di Team Usa (Bridges ha mimato verso la panchina dell’Italia un colpo d’arma da fuoco dopo un canestro). Paolo Banchero, forse il giocatore più atteso dopo il tira e molla con la Nazionale prima di scegliere Team Usa, ha chiuso con 8 punti (57% dal campo)
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