Estratto dell’articolo di Franco Vanni per “la Repubblica”
Fabio Capello non ci sta. «Non mi piacciono le espressioni che sento. L’Inter non dovrà sfangarla col City. Dovrà giocarsela», dice l’allenatore che nel ‘94 vinse la Champions col Milan sul Barcellona in cui c’era Guardiola.
Che partita dovrà fare l’Inter ?
«Dovrà recuperare palla e aprire il gioco dalla parte opposta. Il City lo soffre. E in FA Cup dopo 25 minuti è calato. L’Inter è in condizione. Inzaghi ha fatto un bel lavoro».
Arrigo Sacchi, che la precedette sulla panchina del Milan, è critico con l’allenatore dell’Inter.
«Fa bene Inzaghi a non rispondere. Non c’è un solo modo giusto di giocare. Perché fare 20 passaggi se ne bastano 3? L’importante è mettere i giocatori in condizione di rendere».
Anche Guardiola...
«Grazie tante, sono sette anni che ha in mano il bancomat. Può permettersi di lasciare in panchina Foden e Julian Alvarez...».
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Il suo Milan ad Atene partì sfavorito, con Baresi e Costacurta squalificati, e vinse 4-0.
«Perdendo 2-0 a Firenze capii che non potevo schierare Desailly in difesa. Tagliammo i rifornimenti per Guardiola. Attaccammo i loro punti deboli: la fascia destra e la convinzione di avere già vinto».
Dopo di lei, uno dei due italiani (l’altro è Lippi) ad aver vinto la Champions con una squadra italiana è stato Ancelotti. Si aspettava che avrebbe perso con Guardiola?
«Il Madrid ha perso Casemiro a centrocampo. E il City in difesa ora ha Walker, un lampo, con Stones che fa filtro a centrocampo».
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Cosa pensa della cacciata di Maldini dal Milan?
«Sono di parte. Lo hanno trattato all’americana: ecco lo scatolone, là è la porta. Non è bello». […]
fabio capello fabio capello fabio capello italo galbiati e Fabio capello al real madrid