IL “NAPOLI DEI GREGARI” SBANCA SAN SIRO: SPALLETTI RAGGIUNGE PIOLI A MENO QUATTRO DALL'INTER. POLEMICHE PER UN GOL DI KESSIE ANNULLATO PER FUORIGIOCO DI GIROUD DOPO UN CONTROLLO VAR – IL NAPOLISTA: “VINCE LA CLASSE OPERAIA DEL NAPOLI GRAZIE A UN ALLENATORE CHE RIFIUTA LA CULTURA DEGLI ALIBI. SPALLETTI HA RIVITALIZZATO GIOCATORI ORMAI DIMENTICATI. E’ L’UOMO CHE CI VOLEVA A NAPOLI”

-

Condividi questo articolo


Massimiliano Gallo per ilnapolista.it

 

milan napoli milan napoli

La classe operaia vince a San Siro. Un mese dopo, il Napoli torna sul luogo del delitto (dove aveva perso con l’Inter) e supera il Milan persino senza soffrire. Anche se il punteggio finale è di 1-0. Il Napoli torna a vincere e si riporta al secondo posto, pari merito col Milan, a quattro dall’Inter. E a più otto sul trenino delle quinte. Match dai ritmi non intensi, decisamente lontano da Napoli-Atalanta.

 

Si discuterà a lungo del gol annullato a Kessié all’89esimo, annullato per un fuorigioco del tutto simile a quello di ieri fischiato all’Atalanta nella partita contro la Roma. Ma la vittoria del Napoli è ampiamente meritata.

 

milan napoli milan napoli

 

È il Napoli dei gregari. Per necessità, visti gli infortuni, ma anche per scelta vista la decisione di far giocare Petagna al posto di Mertens. La classe operaia del Napoli è nutrita: Malcuit, Juan Jesus, Petagna, Elmas. Quattro calciatori considerati superflui per non dire altro. Andrebbe aggiunto anche Demme peraltro autore anche dell’unica prestazione insufficiente.

 

 

Per immedesimarsi nel clima, Spalletti va in panchina indossando le scarpe coi tacchetti: probabilmente per sentire il calore della classe operaia calcistica.

 

Al Napoli la partita viene benissimo, va in gol dopo quattro minuti. Anche se il pochissimo del Milan nel primo tempo non crediamo che possa essere addebitabile alla rete subita a freddo. I rossoneri sono parsi davvero poca cosa.

milan napoli milan napoli

 

 

Per il Napoli il gol è stato anche una medicina. È servito a dimenticare quello subito da Brozovic in questo stadio qualche settimana fa. Stessa porta, angolo di battuta opposto. Stavolta c’è Elmas sul primo palo che gira di testa e batte Maignan.

 

La lista degli infortunati è copiosa su entrambi i fronti. Spalletti aggiunge Mertens che resta in panchina. Gioca Petagna. Spalletti vuole un attacco che faccia pressing e che recuperi. Un tempo si sarebbe detto generoso. E generosi sono sia Lozano sia Petagna. Zielinski gioca una partita delle sue. Non perde palloni, illumina, copre, recupera. Una partita da circoletto rosso, per dirla alla Clerici e Tommasi. Elmas ormai non è nemmeno più una sorpresa. È un calciatore fatto e finito. Quello dell’anno scorso era un sosia. La mediana del Napoli fa letteralmente sparire quella del Milan con Tonali e Kessie che sembrano piccoli piccoli. Juan Jesus dimostra che il suo non è stato un acquisto della disperazione.

spalletti spalletti

 

Soprattutto nel primo tempo il Napoli potrebbe tenere più palla. E infatti nella ripresa Spalletti sostituisce Demme (falloso e macchinoso) con Lobotka. Con questo Milan, comunque, va bene persino Demme. Basta e avanza. Ma con Lobotka è decisamente meglio. In questo caso la palla in banca serve eccome.

 

Per tornare al Milan possiamo dire che se il migliore è Florenzi, vuol dire che il livello non è poi così alto. L’altra certezza è Ibrahimovic che appena può, ricorda chi è. Ospina è bravo a deviargli in angolo una girata da centravanti vero.

 

luciano spalletti 1 luciano spalletti 1

Possiamo dire che è stata una partita ha confermato il livello medio del campionato italiano. Ma non possiamo autoflagellarci. E va ricordato l’alibi degli infortuni. A Spalletti va riconosciuto il grande merito di non aver praticamente mai ceduto sul fronte della mentalità. Non ha mai ceduto alla cultura degli alibi. Ha avuto un lieve, fisiologico cedimento dopo la sconfitta interna con l’Empoli. Si è prontamente ripreso. È un signor allenatore, in campo e fuori. L’uomo che ci voleva a Napoli.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….