“LA SERIE A DEVE PROVARE A FINIRE LA STAGIONE” – IL PRESIDENTE DEL CONI MALAGO’: NON METTO LA BOCCA IN UNA QUESTIONE POLITICA COME LA RIPRESA DEL CAMPIONATO. POI CI SONO ALTRI SOGGETTI CHE POSSONO E DEVONO INTERVENIRE, VEDI IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO, SE SI RITIENE CHE IL PROTOCOLLO NON FUNZIONA… È INDISPENSABILE AVERE UN’ALTERNATIVA PER… SPADAFORA: SIAMO AL LAVORO SUL PROTOCOLLO DEGLI SPORT DI SQUADRA

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Da gazzetta.it

spadafora malagò spadafora malagò

“Ecco le linee guida per la pratica degli sport individuali. Ora siamo al lavoro per il protocollo per gli allenamenti degli sport di squadra e per le linee guida per la riapertura delle strutture in cui si pratica lo sport di base. Un passo alla volta #losportriparte!”. Questo il messaggio pubblicato dal ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora sulla propria pagina Facebook. “Si tratta di un lavoro molto approfondito e dettagliato - portato avanti con celerità e massima cura, pensando alla tutela degli atleti ma anche di tutti gli operatori dello sport. Abbiamo infatti tenuto presente le osservazioni pervenute nei giorni scorsi, a partire dal dossier redatto dal Coni e dal Cip, con le indicazioni giunte da tutte le Federazioni e la supervisione della Federazione dei Medici Sportivi”.

 

 

PARLA MALAGO’

VINCENZO SPADAFORA GIOVANNI MALAGO' VINCENZO SPADAFORA GIOVANNI MALAGO'

Sul delicato momento dello sport è intervenuto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. “Non metto la bocca in una questione politica come la ripresa della serie A. Penso di avere esercitato il mio ruolo di presidente del Coni. In epoca non sospette mi sono permesso di dire che il calcio e in particolare la Serie A ha il diritto e il dovere di provare a ricominciare e finire il campionato. Poi ci sono altri soggetti che possono e devono intervenire, vedi il Comitato tecnico-scientifico, se si ritiene che il protocollo non funziona, se ci sono elementi su positività o responsabilità. Ho solo detto che se queste cose dovessero succedere, cosa che nessuno si augura, è indispensabile avere un’alternativa per evitare che tutto vada a carte quarantotto. I Giochi di Tokyo? Per me sono assolutamente al sicuro”.

 

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