Da gazzetta.it
Il papà di Kean era intervenuto raccontando aneddoti sulla vita del piccolo Moise, in questi giorni uomo-copertina per i due gol in due partite segnate in Nazionale. E c'era stato anche un pizzico di polemica nei confronti della Juventus rea di non avergli dato due trattori come pagamento per aver convinto il ragazzo a restare a Torino. A rispondere al papà è stato lo stesso Kean attraverso una storia sul suo profilo Instagram.
MOISE RISPONDE — Madre e padre del numero 18 juventino sono separati e il nuovo goleador azzurro ha voluto precisare i meriti del suo successo: “Trattori? Non so di cosa si parli. Se sono l’uomo che sono oggi è solamente grazie a mia madre. Con questo ho detto tutto! E non dimenticate mai chi vi dà da mangiare quando avete il cibo in pancia”.
IL PADRE DI KEAN
Da Un Giorno da Pecora
“Il gol di mio figlio Moise ieri? Lui e forte e ha sete di gol. Ci siamo sentiti al telefono, era contento e mi ha detto: papà, potevo fare anche di più”.Così a Rai Radio1 Un Giorno da Pecora Birou Jean Kean, padre del calciatore della Juve e della Nazionale italiana Moise, ospite della trasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Lei ieri, a questi microfoni, ha spiegato di 'attendere' ancora due trattori dalla Juventus.
Ha sentito qualcuno dalla società bianconera? “Non ancora, stiamo trattando. Ma la Juve ed il sottoscritto siamo un'unica famiglia, siamo come i denti e la lingua che abitano insieme”. Ieri ha spiegato di essere più che un simpatizzante della Lega, e la sezione di Vercelli del partito salviniano le ha proposto di tesserarsi con loro. “Io sono già tesserato della Lega nel luogo dove vivo, a Fossano, ormai da due anni, ma non mi posso candidare perché ancora non ho la cittadinanza. Sono sulla lista di Dario Tallone e insieme stiamo cercando di mandare il Capitano Salvini a vincere in Europa”.