Estratto dell’articolo di Flavio Vanetti per corriere.it
Anche se la sua Iowa ha perso contro Louisiana State la finalissima per il titolo universitario femminile (102-85 il punteggio a favore di LSU nell’atto conclusivo a Dallas della cosiddetta «Follia di Marzo») Caitlin Clark può dire di aver comunque vinto. È infatti diventata uno dei personaggi più conosciuti dello sport americano. Da alcuni giorni gli Stati Uniti sono ai piedi di questa ragazza dal fisico agile e dal talento straordinario. Dimenticandosi perfino dei campioni maschi.
Il fenomeno della ventunenne di Des Moines è diventato «virale» negli Usa soprattutto dopo quanto ha fatto nella semifinale contro South Carolina: ha pensato bene di trascinare le Iowa Hawkeyes realizzando la bellezza di 41 punti, piazzando 8 assist e catturando 6 rimbalzi. È stato l’approdo di un ruolino di marcia che era stato analogo nella sfida con Louisville: quindi, 82 punti nelle ultime due partite (prima, appunto, della finalissima) con 12 triple realizzate: nessun’altra nella storia della Ncaa ci era mai riuscita a fare qualcosa del genere.
Nella stagione Caitlin ha tenuto 28 punti di media, con 8,5 rimbalzi e 7,4 assist a incontro. E con medie di tiro spaventose: 64% da due e 40% da tre. Dettaglio tutt’altro che accessorio: sconfiggere in semifinale South Carolina — forte di Allyah Boston, probabile prima scelta assoluta nel prossimo Draft della WNBA, la NBA al femminile — ha comportato non solo eliminare la principale favorita per il titolo ma anche mettere il bavaglio a una squadra campione in carica che non perdeva da 42 partite e che era reduce da un filotto di 36 vittorie nell’annata.
Dominava anche fra i maschi
Nata il 22 gennaio 2002 a Des Moines, nello Iowa, dai genitori Brent Clarck e Anne Nizzi (figlia di Bob Nizzi, ex allenatore di football dalle origini italiani portate avanti orgogliosamente dalla famiglia ancora oggi), Caitlin è alta un metro e 83 e pesa 70 chili, dimensioni perfette per il ruolo di regista/guardia. Questo è il suo terzo anno nel mondo del basket universitario e la sua crescita è stata esponenziale.
(...)
Più ricercata di LeBron, Jokic e Curry
Quindi Caitlin ha ribaltato perfino l’idea che una giocatrice sia meno forte di un giocatore maschio. La ragazza dell’Iowa se n’è infischiata di tutto il chiasso montato attorno a lei e s’è goduta la sua nuova dimensione: c’è chi l’ha già definita GOAT (che sta per la più grande di sempre) e chi ha rilanciato il suo nome su social. Espn, la principale emittente sportiva americana, ha potuto certificare che le partite di basket più viste nella stagione sono state le sue in questa fase finale del torneo Ncaa. Quindi il giocatore più ricercato e cliccato dagli americani nelle ultime due settimane non è stato un LeBron James, o un Nikola Jokic o uno Stephen Curry, ma Caitlin Clark. Una giocatrice, dunque, la cui mamma Anne ha promesso di preparare a oltranza cannoli siciliani per lei e per tutte le compagne Hawkeyes