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Stare tranquilli e lavorare. Dopo il pareggio di Empoli Gattuso è stato laconico, quasi rassegnato nel dichiarare che il suo Milan non è e non può essere una grande squadra, soprattutto se in campo non c'è Gonzalo Higuain. E in effetti basta guardare la formazione schierata al Castellani per capire che in fondo il Milan è la stessa squadra dell'anno scorso, con gli stessi limiti e difetti.
Mancando il Pipita, l'unico che può garantire un upgrade rispetto alla passata stagione, l'unico nuovo acquisto titolare è stato Laxalt, scelto per turnover al posto di Rodriguez. Per il resto tutti i pezzi della campagna acquisti della nuova dirigenza rossonera, schierata sugli spalti dello stadio toscano, sono stati, per ora, comprimari che non hanno dato molto alla causa.
L'analisi della fragilità di questo Milan è presto fatta e i numeri aiutano ad evidenziare problemi strutturali e di personalità che Gattuso non sembra in grado di guarire. Il Milan ha subito gol per l'undicesima giornata di fila in Serie A: già 8 i gol presi in queste prime cinque sfide, alle quali si sommano quelle delle ultime sei partite dello scorso campionato. Un dato inquietante, che fa immediatamente pensare alla cessione di Bonucci e a un Caldara che, complice il problema al pube, non è ancora entrato nel sistema rossonero. E poi c'è Romagnoli, colpevole in troppe occasioni: partite buone macchiate da errori gravi. Questione di testa?
Probabilmente sì, ma è un fattore che colpisce tutto il Milan, non solo il centrale difensivo. Sempre i dati statistici ci aiutano ad evidenziare tendenze negative per i rossoneri, che hanno già perso 7 punti da situazioni di vantaggio in questo campionato, un record. Tra l'altro 7 degli 8 gol subiti sono arrivati nella ripresa, a testimonianza del fatto che Gattuso non riesce a far tenere la barra dritta per tutto il match ai suoi uomini, oltre a far nascere dubbi circa la condizione fisica. Ma il finale di Empoli, con il forcing finale, sembrerebbe escludere l'aspetto atletico dai fattori negativi.
E Gattuso in tutto questo? Il suo ruolino di marcia è deludente (tra questa stagione e la scorsa sono solo 19 i punti nelle ultime 14 partite), sembra venir meno anche il fattore grinta. Domenica sera il Milan è atteso al Mapei Stadium da un Sassuolo che non sta sbagliando un colpo ed è forse uno degli avversari più complicati da affrontare in questo momento. Gattuso spera, con tutte le sue forze, di poter recuperare Higuain. Come se il Pipita fosse l'unica ancora di salvezza in grado di alzare il livello di un Milan che, diversamente, rimarrà sempre uguale a se stesso, e cioè a quello della passata stagione: una squadra da quinto-sesto posto.
Per ora la situazione di Gattuso non sembra essere in bilico. La dirigenza, quest'estate, ha confermato piena fiducia al tecnico nonostante l'ombra di Antonio Conte. Iniziano a circolare voci di possibili candidati alla panchina del Milan, ma per ora, almeno per ora, non sembra essere un'eventualità presa in considerazione da Leonardo.
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