OLIMPIADI IN TRANS - LA SOLLEVATRICE DI PESI NEOZELANDESE LAUREL HUBBARD, PRIMA ATLETA TRANS A PARTECIPARE AI GIOCHI, AVRÀ PURE UN LIVELLO DI TESTOSTERONE BASSO, MA È NATA MASCHIO E LA SUA STRUTTURA FISICA, OSSEA E MUSCOLARE, È DIVERSA DA QUELLA FEMMINILE - QUANDO SI CHIAMAVA GAVIN NON NON HA MAI GAREGGIATO A LIVELLO INTERNAZIONALE, POI HA CAMBIATO SESSO E HA INIZIATO A FARE INCETTA DI MEDAGLIE (A SPESE DELLE AVVERSARIE, CHE INFATTI SI LAMENTANO...)

-

Condividi questo articolo


 

 

 

Francesco Borgonovo per "la Verità"

 

Laurel Hubbard 3 Laurel Hubbard 3

È festa grande: ieri è stato stabilito un nuovo primato. Per la prima volta nella Storia una donna non potrà competere alle Olimpiadi poiché il suo posto nella categoria femminile è stato occupato da un uomo.

 

Pare che la ragazza in questione sia Kunini Manumua, di Tonga. Nel gruppo di sportivi dell' Oceania che parteciperanno ai Giochi di Tokyo (ogni continente può inviare un numero limitato di atleti) non ci sarà lei, bensì Laurel Hubbard, 43 anni, neozelandese, nata maschio con il nome di Gavin.

LAUREL HUBBARD QUANDO ERA UOMO LAUREL HUBBARD QUANDO ERA UOMO

 

La notizia che tutti i quotidiani e i siti hanno diffuso ieri, ovviamente, non è stata quella della mancata partecipazione di una donna. Tutti si sono concentrati su Hubbard, «la prima atleta transgender alle Olimpiadi». Era scontato: bisognava illustrare al pubblico la grande vittoria dei diritti Lgbt, il passo storico compiuto verso la nuova era di eguaglianza e prosperità.

 

Quando si chiamava Gavin e si identificava ancora come maschio, Hubbard stabilì il record di sollevamento pesi juniores, ma non andò mai oltre: niente gare internazionali, niente vittorie schiaccianti.

 

Poi, a 35 anni, la decisione di cambiare sesso. Divenuta Laurel, Hubbard ha ripreso a competere, e si è tolta un bel po' di soddisfazioni. Nel 2017 ha vinto la medaglia d' oro agli Open di Melbourne, altri due ori sono arrivati nel 2019 ai Giochi del Pacifico in Samoa.

 

Laurel Hubbard 4 Laurel Hubbard 4

Insomma, il figlio dell' ex sindaco di Auckland, una volta diventato donna, si è scoperto atleta di prim' ordine. E ora, grazie alle regole stabilite dal Comitato olimpico nel 2015, potrà volare a Tokyo, dove è in lizza per una medaglia.

 

Le norme, infatti, prevedono che i transgender possano gareggiare nella categoria femminile a patto che il loro livello totale di testosterone nel sangue rimanga al di sotto di 10 nanomoli per litro per almeno 12 mesi prima delle competizioni. C' è solo un piccolo problema: il calo del testosterone, da solo, non basta ad annullare il vantaggio competitivo dei trans sulle donne.

 

Bisogna prendere atto che chi cresce come un maschio ha una struttura fisica, ossea, muscolare diversa rispetto a quella femminile. Emma Hilton dell' Università di Manchester ha realizzato uno studio approfondito sul tema, di cui ha dato conto il Daily Telegraph. «Il divario di prestazioni è più evidente nelle attività sportive che si basano sulla massa muscolare e sulla forza esplosiva, in particolare nella parte superiore del corpo», si legge nel testo.

Laurel Hubbard 5 Laurel Hubbard 5

 

«Gli studi che esaminano gli effetti della soppressione del testosterone sulla massa muscolare e sulla forza nelle donne transgender mostrano costantemente cambiamenti molto modesti, in cui la perdita di massa magra, area muscolare e forza in genere ammonta a circa il 5% dopo 12 mesi di trattamento. Pertanto, il vantaggio muscolare di cui godono le donne transgender viene ridotto solo in minima parte quando il testosterone viene soppresso».

 

Laurel Hubbard 2 Laurel Hubbard 2

Difficile essere più chiari: i transgender sono più forti delle donne, e in una gara di sollevamento pesi bisognerebbe tenere conto di questa evidenza.

 

Kereyn Smith, a nome del Comitato olimpico della Nuova Zelanda, si è dichiarato molto soddisfatto della partecipazione di Laurel ai Giochi: «Abbiamo una forte cultura del manaaki», ha detto, «cioè dell' inclusione e del rispetto per tutti». Hubbard, dal canto suo, si è detta felicissima, e ha ringraziato tutti i neozelandesi che l' hanno supportata in questi anni.

 

Certo, non tutti condividono questo entusiasmo. La sollevatrice di pesi belga Anna Vanbellinghen sostiene che la vicenda di Hubbard sia «un brutto scherzo». Secondo la sportiva, «chiunque si sia allenato per il sollevamento pesi ad alto livello sa che è vero: questa particolare situazione è ingiusta per lo sport e per le atlete. Ad alcune atlete vengono tolte opportunità che cambiano la vita - medaglie e qualificazioni olimpiche - e noi siamo impotenti».

Laurel Hubbard Laurel Hubbard

 

Anche il primo ministro samoano Tuilaepa Sa' ilele Malielegaoi ha usato parole piuttosto dirette: «Non è facile per le atlete allenarsi tutto l' anno, eppure permettiamo che accadano queste cose stupide». E il punto è esattamente questo: donne che hanno lavorato sodo per guadagnarsi un momento di gloria sulla ribalta internazionale vedono i loro sforzi frustrati dall' arrivo di un uomo che ha cambiato genere e che va a prendersi uno spazio riservato al sesso femminile.

 

Ma sembra che a nessuno importi. Ieri gli attivisti Lgbt hanno festeggiato, tanti commentatori ne hanno approfittato per celebrare la «diversità» e i «diritti» arcobaleno. Questi presunti diritti, però, si basano sulla cancellazione della donna.

La notizia, dunque, non è il primo trans alle Olimpiadi. La notizia è la prima donna che, alle Olimpiadi, viene cancellata, derubata da un uomo. Il tutto tra gli applausi dei corifei del pensiero dominante.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?