PALLONE SGONFIO - CONGELATO IL CANALE DELLA LEGA A, CON “MEDIAPRO” SI TRATTA ANCORA – FISSATA AL 30 SETTEMBRE LA SCADENZA PER UN ACCORDO CON IL COLOSSO SPAGNOLO NONOSTANTE LA MAGGIORANZA DEI CLUB MEDIO-PICCOLI, CAPEGGIATI DA LOTITO, PREMESSERO PER VOTARE SUBITO LA DELIBERA - JUVENTUS, ROMA E TORINO HANNO PREFERITO TEMPOREGGIARE. CAIRO: “NON C'È FRETTA” – IL NODO GARANZIE

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Monica Colombo per il “Corriere della sera”

 

Mediapro Mediapro

Sono ancora troppe le criticità che contraddistinguono la proposta di Mediapro, esaminata ieri pomeriggio dai presidenti delle società di A prima di essere ospiti a Sky per la compilazione dei calendari.

 

La lettera, contenente una nuova bozza di accordo dopo quella già bocciata dai club a inizio mese, non dissipa le nubi che gravano sul modus operandi del colosso spagnolo che si candida a vestire i panni del partner della Lega per allestire il canale. Così dopo un pomeriggio di discussioni, a tratti con toni accesi, in cui è emerso lo spaccato di una Confindustria del pallone divisa fra fautori del gruppo iberico e convinti oppositori, l' assemblea - dopo la decisiva mediazione di Gaetano Miccichè - ha fissato nel 30 settembre prossimo la dead line per un eventuale accordo con Mediapro.

 

Jaume Roures Taxto Benet mediapro Jaume Roures Taxto Benet mediapro

Gli spagnoli che si aggiudicarono i diritti tv nel febbraio scorso ma, dopo aver versato una caparra di 64 milioni, non offrirono sufficienti garanzie bancarie hanno inviato venerdì in via Rosellini una nuova proposta per i diritti tv 2021-2024 (con rinnovo automatico per il triennio successivo in caso di raggiungimento dei risultati) . Offerta identica nei numeri a quella precedente: 1 miliardo e 150 milioni di base fissa a stagione a cui aggiungere 55 milioni per i diritti d' archivio e 78 per i costi di produzione. Una montagna di quattrini, superiore ai 973 milioni che Sky e Dazn assicurano ora.

 

MEDIAPRO MEDIAPRO

Nonostante la maggioranza dei club medio-piccoli, capeggiati da Claudio Lotito, premessero per votare subito la delibera, Juventus, Roma e Torino hanno preferito temporeggiare. «La proposta di Mediapro non è stata accettata e ora è stato affidato un mandato al presidente Miccichè e all' ad De Siervo per negoziare con Mediapro» ha spiegato Urbano Cairo. Il presidente del Torino già nel corso della riunione aveva suggerito calma. «Non c' è tutta questa fretta. E poi per la Lega un legame di sei anni è troppo lungo in un mondo che cambia velocemente».

 

lotito cairo lotito cairo

Di certo non è stata gradita la mail inviata tardivamente -cioè venerdì sera a ridosso del weekend - , come non ha convinto l' entità della garanzia bancaria che copre solo 200 milioni. A ciò si aggiunga che le penali sono unilaterali, esclusivamente a carico della Lega e per complessivi 180 milioni.

 

I presidenti hanno stabilito di effettuare un bando per i broadcaster. Mediapro che aveva posto un nuovo ultimatum nella data del 31 luglio per considerare valida la proposta effettuata aspetta una risposta formale della Lega. A seconda dei termini che la Confindustria del pallone deciderà di usare, Jaume Roures valuterà se accettare la proroga o far decadere l' offerta. De Siervo in assemblea ha annunciato gli ingressi di Andrea Butti, come Head competition, al posto di Fabio Santoro, e di Lorenzo Dallari, manager con delega ai contenuti editoriali, in previsione dell' allestimento del canale. Sempre che parta.

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