Il clamoroso flop dell’asta per i diritti tv della serieA -richiesti 1.1 miliardi di euro, offerta COMPLESSIVA di 600mln€ getta nel panico la #SerieA . Di fronte alla possibilità di un disastro epocale, tornano di attualità i fondi esteri ( a suo tempo l’operazione condotta da…
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) June 21, 2023
Fumata nera sui diritti TV della Serie A. L’apertura delle buste, nel corso dell’assemblea della Lega Calcio in via Rosellini, non ha riservato sorprese: sia DAZN e Sky, in corsa per i pacchetti che assegnano l’intera giornata calcistica, sia Mediaset, in corsa solo per l’esclusiva della partita del sabato sera, hanno formulato offerte inferiori a quanto stabilito nel bando (1,15 miliardi di euro per l'esclusiva).
L’assegnazione dei diritti TV seguirà dunque l’iter della trattativa privata. La Lega Calcio incontrerà in privato le tre aziende, alla ricerca di un difficile accordo. La prossima assemblea è prevista il 27 giugno e in quella data la Lega farà un primo punto sulle trattative private.
Lega Calcio che ha poi rilasciato un comunicato, in cui scrive che “come previsto dal bando e come già avvenuto per i passati cicli, la Lega Calcio ha deliberato all’unanimità di non accettare alcune delle offerte e di dar corso a una fase di trattative private, che si terranno il prossimo 26 giugno.”
Nasce il canale della Lega? Ci sono già sei partner che si sono detti disponibili
Ancor più interessante la seconda parte: “Qualora tali trattative private non andassero a buon fine, la Lega Serie A procederà, nell’Assemblea del 27 giugno, all’apertura delle offerte ricevute da parte di 6 soggetti nell’ambito dell’invito a presentare proposte per la commercializzazione e distribuzione del canale di Serie A, a cui seguirà una fase di trattativa con gli stessi 6 soggetti”.
Detto in parole povere, l’idea del canale della Lega, per cui l'associazione produce e commercializza in proprio le partite dei prossimi campionati, prende sempre più forza.
Amazon la grande assente: almeno per il momento, niente Serie A su Prime
Da sottolineare il fatto che né la RAI né Amazon hanno presentato offerte. La curiosità sulle mosse della società fondata da Jeff Bezos era alta e da più parti si preconizzava un dirompente ingresso di Amazon, attraverso l’app Prime, nel mondo della Serie A. Al momento, non c'è invece nessuna evidenza di un interesse di Amazon per la Serie A.