PERCHE’ LANZARO NON PAGAVA GLI ALIMENTI A MOGLIE E FIGLIE? CONDANNATO L’EX CALCIATORE DELLA ROMA A UN ANNO E 4 MESI DI RECLUSIONE E AD UNA MULTA DI 350 EURO PER NON AVER PAGATO 14MILA EURO A MOGLIE E FIGLIE MINORENNI – “NONOSTANTE IL SUO CONSIDEREVOLE REDDITO - SCRIVONO I MAGISTRATI - AVEVA RIPETUTAMENTE E SCIENTEMENTE VIOLATO GLI OBBLIGHI DI ASSISTENZA MATERIALE DELLA FAMIGLIA PREVISTI DAL CODICE CIVILE”

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Francesca De Martino per “il Messaggero”

 

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Nonostante gli incassi dovuti alla carriera nel calcio, dal 2013 non avrebbe staccato gli assegni di mantenimento alla ex moglie e alle due figlie minorenni: 14mila euro in tutto. Per questi fatti, l'ex difensore della Roma, con un passato in squadre come il Verona e il Palermo, Maurizio Lanzaro, 40 anni, originario di Avellino, ieri, è stato condannato dal giudice monocratico Paolo Emilio De Simone a un anno e quattro mesi di reclusione, con pena sospesa, e al pagamento di 350 euro di multa.

 

Il pm Andrea Iolis gli ha contestato la violazione degli obblighi di assistenza familiare ai danni della ex moglie e delle due figlie. Alle quali avrebbe fatto mancare il necessario per vivere. L'ex difensore 40enne, di origini campane ma cresciuto nelle giovanili della Roma e campione d'Italia da appena maggiorenne con la maglia giallorossa nella stagione 2000-2001, militava nella seconda serie della squadra di calcio spagnola Real Saragozza quando secondo i pm avrebbe iniziato a non preoccuparsi più di pagare il mantenimento destinato alla ex moglie e alle due figlie minori, rispettivamente di sette anni e un anno.

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Quasi duemila chilometri lo dividevano dalla sua famiglia, rimasta a vivere nella Capitale, in un appartamento in via di Torrevecchia, e la sua carriera da calciatore procedeva senza intoppi. Ma per la Procura, nonostante le capacità economiche dell'imputato, quei soldi che avrebbe dovuto inviare ogni 5 del mese alla sua famiglia, come su decisione del Tribunale, non arrivavano sul conto corrente della ex moglie.

 

L'ACCUSA In esecuzione di un disegno criminoso ha contestato la procura l'imputato si sottraeva agli obblighi di assistenza familiare, ometteva di corrispondere la somma di 5mila euro per il mantenimento della moglie e delle figlie minori, stabilita con decreto del Tribunale di Roma del gennaio del 2015. E ancora, sempre secondo quanto ricostruiscono i magistrati negli atti, l'ex calciatore avrebbe omesso anche di versare «la somma complessiva di 6.500 euro per il mantenimento della moglie e delle figlie minori stabilita con ordinanza presidenziale del Tribunale di Roma».

 

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Nell'ultima contestazione, invece, non avrebbe pagato di 3mila euro annotano i pm negli atti per il mantenimento della moglie e delle figlie minori, somma stabilita con sentenza di separazione giudiziale, emessa dal Tribunale di Roma nel maggio 2018 e non avrebbe versato le spese poste interamente a suo carico, facendo loro mancare i mezzi di sussistenza».

 

 

Secondo quanto evidenziano i magistrati nei documenti d'indagine, l'ex difensore giallorosso avrebbe volontariamente evitato di pagare. «Nonostante il suo considerevole reddito - scrivono - aveva ripetutamente e scientemente violato gli obblighi di assistenza materiale della famiglia previsti dal codice civile».

 

GLI INCASSI Nella controversia in sede civile tra gli ex coniugi, gli incassi dell'ex calciatore sono stati verificati dalla Guardia di Finanza, e allegati al fascicolo penale: Lanzaro nel corso degli anni avrebbe percepito «ingenti entrate», evidenziano i pm: 265.951,08 euro nell'anno 2012; 91.174 nel 2013; 134.705, nel 2014; 162.872, nel 2015 e solo 29.666 nel 2016.

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