QUANT’È PICCOLA QUESTA EUROPA CALCISTICA – IN CHAMPIONS IL NAPOLI STASERA SFIDA IL REAL MADRID E RITROVA ANCELOTTI, LIQUIDATO NEL 2019 DA DE LAURENTIIS (POCO DOPO UN “BRAVI TUTTI” CHE DOVREBBE PREOCCUPARE RUDI GARCIA) – RE CARLO, INSULTATO DA ALCUNI TIFOSI AL SUO ARRIVO IN HOTEL, NON SI SCOMPONE: “QUI HO VISSUTO MOMENTI BUONI E MOMENTI MENO BUONI” – CONTRO IL BENFICA, L'INTER SE LA VEDRÀ CON IL MAI RIMPIANTO JOAO MARIO – IL MILAN, CHE HA GIÀ AFFRONTATO L'EX TONALI, AL PROSSIMO TURNO SI TROVERÀ DI FRONTE DONNARUMMA – VIDEO

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Estratto dell'articolo di Giulia Zonca per “La Stampa”

 

carlo ancelotti 3 carlo ancelotti 3

Incontri: questi gironi di Champions raccontano molto bene perché le partite si chiamano anche così. Non è una parola sempre adatta, però è perfetta per spiegare le sfide giocate in pressing sui sentimenti, addosso ai ritorni, in marcatura stretta, nel tentativo di superare nostalgie e rancori e con il rischio di finirci dentro.

 

Carlo Ancelotti ha portato il Real Madrid nello stesso hotel in cui stava quando è stato esonerato dal Napoli e quel divorzio adesso sembra ancora meno logico di quanto non lo fosse nell'inverno del 2019. Consumato dopo un messaggio social del presidente De Laurentiis che diceva «bravi tutti», dopo il successo in Champions con il Liverpool, un testo simile a quello criptico eppure solidissimo scritto poche settimane fa, dopo il pari con il Bologna.

 

ancelotti de laurentiis ancelotti de laurentiis

Allora tradì non solo le parole postate, pure un'intesa che pareva destinata a diventare una appassionante relazione e invece rimase pura seduzione. Le battute, gli scherzi sulle pose cinematografiche poi però pochi accordi sul mercato, meno ancora sul progetto, vaga e scostante voglia di proteggere, aspettare e condividere.

 

Ancelotti ieri ha sentito gli insulti che qualcuno gli ha dedicato proprio all'arrivo in quell'albergo, forse scelto anche per superare il trauma. Il tecnico del Real ha detto: «In questa città bellissima ho vissuto momenti buoni e momento meno buoni, mi restano ottimi ricordi».

 

Un ammutinamento, un capo lunatico, procuratori invadenti, accuse di nepotismo. Ci sono memorie migliori nella sua incontenibile carriera e infatti non ha fatto una battuta, non ha concesso un sorriso, ha parlato dei valori in campo, perché su altri sarebbe finito a pescare nell'astio che non gli appartiene.

JOAO MARIO BENFICA JOAO MARIO BENFICA

 

Meglio farsi scivolare via la malinconia come è riuscito a Tonali nella prima giornata davanti al suo Milan, la squadra che ha guidato, accompagnato, aiutato a crescere, la squadra che lo ha venduto per comprare una moltitudine e che ha sentito la sua assenza quando se lo è ritrovato davanti con la maglia del Tottenham.

 

[...]

 

Vediamo come se la cava domani Pulisic di fronte al suo Borussia Dortmund: quattro stagioni, 127 partite, 19 gol, scie di rimpianti in chi non poteva evitare di cederlo e ora un nuovo orizzonte a cui dare un senso proprio contro il passato.

joao mario joao mario

 

[...] L'Inter stasera con il Benfica invece incrocia una vecchia fiamma da tempo archiviata e già rivista l'anno scorso: Joao Mario. Non ha lasciato il segno, uno strascico però sì. Resta uno dei centrocampisti più costosi della storia nerazzurra, preso a più di 40 milioni, un abbaglio che poi è sembrato rendere una volta tornato in patria, una causa legale ancora aperta con lo Sporting Lisbona convinto di dover incassare una clausola proprio sul rientro in Portogallo.

 

sandro tonali 2 sandro tonali 2

Certe storie lasciano conti aperti, altre ferite: il 25 ottobre il Milan va a Parigi, ad affrontare Donnarumma, il 7 novembre lui torna a San Siro dove lo fischiano sempre, anche da capitano della nazionale. Certi incontri restano fatali.

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