Estratto dell'articolo di Gregorio Spigno per www.corriere.it
«Di pallottole in casa me ne sono arrivate tre, due tre anni fa in una busta che mi diceva che mi uccidevano, e ultimamente me ne è arrivata un’altra che minacciava me e il dottor Garrone. Lui ha perso tantissimi soldi, si è offerto di darci una mano, io sono il primo a dire che lui non c’entra niente e di questo lo ringrazio. Basta minacce, ho paura».
Massimo Ferrero […]«Ha già salvato la Sampdoria 12 anni fa […] e si è offerto di farlo anche adesso. Dovremmo dire grazie a Garrone. Se andiamo a lui e gli diciamo ‘grazie’ una mano ce la dà. Lui è doriano nelle vene. È arrivata una pallottola a me e a lui, questo è brutto, non è calcio, non è sport. Ho denunciato queste minacce e anche altre di tutti i tifosi contro di me. […]. Ho i ragazzini, ho paura di andare in giro. […]».
Infine l’appello, rivolto ancora ai sostenitori […]: «Cari tifosi, basta minacciarmi, non lo dico perché ho paura. Ho 70 anni, mi volete uccidere? Sono un morto che cammina. Vedere la Sampdoria così mi ha già ucciso. Per favore, no violenza. Se volete, vengo a vedere una partita in gradinata, così se esco vivo significa che abbiamo fatto pace, altrimenti esco in barella come volete voi». […]
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