Enrico Currò per repubblica.it
Il Mondiale visto dal vero è un'emozione anche per chi la Coppa del Mondo l'ha vinta e giocata come Francesco Totti. Un numero 10 che nella sfida tra i due numeri 10 della finale, Messi e Mbappé, non sa chi scegliere, mentre tra i numeri 10 in assoluto non ha dubbi: "Maradona. Lui è unico. Lui è il calcio", spiega alla Rai, prima di addentrarsi con la stampa italiana nelle vicende di un torneo che lo sta appassionando.
Totti, chi vince tra Argentina e Francia?
"Non saprei proprio. So solo che è una bellissima finale, quella che tutto il mondo voleva".
E tra Messi e Mbappé?
"Io me li prenderei tutti e due. Giocherei in due in meno, ma con loro in squadra".
Loro due più Totti?
"No, squadra troppo offensiva. Comunque sono i migliori. L'importante è che finisca ai rigori, così dura di più".
Mondiale troppo difensivo?
"Ognuno ha il suo modo di giocare. Mi sembra un bellissimo Mondiale".
La delusione e la sorpresa?
"Dico solo la sorpresa ed è facile: il Marocco. Chi si aspettava che arrivasse in semifinale?".
Una definizione per Messi e Mbappé?
"Due extraterrestri. Però dietro ci vuole anche il lavoro collettivo, ogni componente della squadra mette loro in condizione di giocare così. Argentina e Francia sono in finale grazie alla loro voglia di vincere".
Zaniolo deve crescere?
"Non mi va di essere sempre frainteso. Ho detto solo che per essere grandi giocatori, bisogna crescere sia in campo sia fuori".
La Roma può andare in Champions?
"Lo speriamo tutti".
Il Mondiale senza l'Italia?
"Come Roma senza il Colosseo".