"SMALLING? CHIAMATELO SMILING" – DOTTO: "SORRIDE DA QUANDO E’ APPARSO A CIAMPINO. “ROMA E’ CASA MIA, HO LOTTATO DURO PER TORNARE”, HA DETTO E SUONAVA CREDIBILE. INCREDIBILE. IL VEGANO DI FERRO, TRA I LUPI È IL PIÙ LUPO DI TUTTI. UN LEADER VERO, UNO SU CUI I MANCINI DI IERI E GLI IBANEZ E I KUMBULLA DI OGGI SI APPOGGIANO EUFORICI" - LA FOTO STRACULT IN CUI GIOCA A CARTE IN UN BAR DI VIALE EUROPA

-

Condividi questo articolo


Giancarlo Dotto per il Corriere dello Sport

 

smalling smalling

E ora chiamatelo Smiling. Chris Smiling. L’uomo che sorride. Da quando è apparso a Ciampino. Alla faccia della maschera, gli occhi mostravano tutto. Felicità pura, anche un po’ scomposta, dentro la tuta e i colori giusti. Aveva cominciato a sorridere la sera prima a Manchester e non ha più smesso. Dopo lo strizzone dell’ultima ora. Rideva più che mai ieri a Trigoria, padre prodigo con i figliocci vecchi e nuovi. Ride più che mai Sam Cooke, la moglie modella, pazza da sempre di Roma e dell’Italia.

 

Sorrideva persino Fonseca che negli ultimi tempi era un elegantissimo canto triste, una pagina di Saramago. Ridono i tifosi, da sempre innamorati di questo londinese di Greenwich che ha definitivamente spostato il suo meridiano nella città che lui e la sua tribù hanno imparato a chiamare “casa” con la stessa intensità esotica ed erotica ell’E.T di Spielberg.

 

“Ho lottato duro per tornare” ha detto e suonava credibile. Incredibile. Nel caos nemmeno più così allegro di Roma, uno che il calcio lo ha bazzicato in Aston Martin e poltrone di pelle umana. Che Dio o chi per lui benedica il suo sorriso e lo allunghi a oltranza, a costo di farne il Joker dell’abbraccio e non della frustrazione. Lui che ha sangue giamaicano e Gotham è solo un irreale fumetto.  

smalling smalling

 

Tutto bello e giusto, purché sia chiara la lezione di tanto abbraccio, incomprensibile solo per gli stronzi a gettone dei social che stanno lì alla tastiera per sfogare quello che non sono nella vita, la bozza di un pensiero, caccole maleodoranti di una vita degradata a rutto sociale. La lezione è sempre la stessa da che esiste il pallone. Una sfortunata devianza, segno dei tempi, ha allevato da un  lato gli smutandati dell’ingiuria vigliacca, di là, nel parco giochi dell’opinione pubblica, gli ossessi della lezione tattica, i tatticoinomani. Preoccupanti casi umani, direi.

 

smalling smalling

Qua e là c’è la stessa orribile cesura, un’insufficienza a esistere che si trasforma nella pletora inutile del verbo. Parlano troppo, non avendo nulla da dire. L’amore nascente per l’hidalgo Pedro, ballerino e torero che fotte e ti sfotte, l’abbraccio a Smalling, la treccia che balla, il passo da cow boy che pare lento ma spara sempre per primo, pistola fumante contro le cazzate fumanti, e sarebbe stato il Django nero di Tarantino in un’altra vita, a conferma che i tifosi, e i romanisti più di ogni altro tifoso, una sola cosa vogliono: invaghirsi di storie e di facce e di uomini da raccontarsi poi in segreto, se sei un bambino e soprattutto se non hai mai smesso di esserlo.

 

sam cooke e chris smalling sam cooke e chris smalling

Avendo perso tutto, troppo, negli ultimi anni. Tutto quanto ne sosteneva lo scheletro del transfert amoroso, Totti e De Rossi su tutti, gente come Nainggolan, passioni embrionali lì per esclamare come Alisson, Salah, Rudiger, Marquinhos, Emerson Palmieri, lo stesso Pjanic, il tifoso romanista scopre, nell’astinenza, di poter sbandare alla prima finta di Pedro o al primo anticipo che non deve chiedere mai di Smalling. Il calcio è questo, storie da scrivere, ologrammi da vezzeggiare. O non è. La storia di Christopher Smalling alias Smiling è qualcosa in più.

 

I calciatori britannici si sbriciolano per lo più quando spostano i loro imperiali glutei fuori dai confini, soprattutto se i Paesi sono latini. Rare eccezioni. A Roma, altra sponda, hanno amato Gaiscogne, un pazzo divino, ma così pazzo e altero da non poterlo mai sentire veramente tuo. Beckham sì, più glamour che calcio. Bale sì, ma quanti rigetti e cattivi umori. Per il resto, decine di fallimenti o esiti mediocri, per non dire impalpabili, l’ultimo, il tanto declamato Ramsey alla Juve.

 

roma-borussia m smalling roma-borussia m smalling

Alla Roma era tristemente transitata l’ombra di Cole. Nel caso di Chris, l’eccezione è totale per quanto è puntuale la regola. Arriva a Roma tra mille dubbi, al solito esternati con gregaria impudicizia da chi non palleggia nemmeno uno straccio di dubbio. “Ma dove va? Ma cosa vuole? Ci mancava solo il vegano apallico nella terra dei lupi!”. Indifferenza, nel migliore dei casi. Bastano poche recite a Smalling per portare dalla sua tutto il mondo che a Roma è scettico di mestiere. Per far capire che lui, il vegano di ferro, tra i lupi è il più lupo di tutti. I più onesti subito, gli altri a ruota, scoprono non solo un ottimo giocatore, sempre molto arguto su dove stare in campo e dove aspettare la palla, scoprono soprattutto un leader vero.

giancarlo dotto giancarlo dotto

 

Uno su cui i Mancini di ieri e gli Ibanez e i Kumbulla di oggi si appoggiano euforici come si fa con la quercia che ti fa ombra e ti parla prima di andare in guerra. E con lui ci vai più forte e il respiro giusto.

Snobbato ingenerosamente a casa sua, da quel Manchester in cui era capo e capitano, sacrificato alle mode dei nomi prima che diventino sostanza, Harry Maguire, tanto per fare nomi, Chris, due metri quasi di quercia, non si abbatte e porta a Roma il suo passo da bandolero gentile e inesorabile. L’averlo perso, quasi ritrovato, poi perso ancora e poi definitivamente ritrovato. Non sono queste le più belle storie? Raccontiamole.

smalling mancini smalling mancini

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...