DI SCHUMI CE NE E’ UNO - STA PER SVANIRE IL SOGNO DI VEDERE MICK SCHUMACHER SULLA FERRARI: LA ROSSA, INFATTI, LO HA MESSO SUL MERCATO - IL FIGLIO DELLA LEGGENDA DEL CAVALLINO, OGGI ALLA HAAS TARGATA MARANELLO, NON HA CONVINTO. E' ANDATO A MURO PIU' VOLTE E PAGATO IL CONFRONTO (STRAPERSO) COL COMPAGNO DI SCUDERIA MAGNUSSEN E ORA POTREBBE APPRODARE ALL'ALPINE O IN WILLIAMS…

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Alessandra Retico per repubblica.it

 

mick schumacher mick schumacher

Con tutto l'amore possibile, che è tanto, Mick Schumacher e la Ferrari prenderanno strade diverse. È questa l'ipotesi più accreditata nel paddock, anche se solo di ipotesi si tratta. Sta tutto nelle mani del figlio del 7 volte campione del mondo, in F1 da due anni al volante della Haas, la squadra americana motorizzata da Maranello.

 

Perché il suo legame con la Scuderia, iniziato nel 2019 entrando nel vivaio dell'Academy (la stessa dove ha fatto il suo percorso Charles Leclerc) e proseguita diventando in questa stagione pilota di riserva della rossa, è ancora attivo e propenso a rinnovarsi anche per il futuro. A meno che Mick, 23 anni, non decida di spostare i suoi interessi altrove. E se l'altrove non è targato Ferrari, ovviamente uscirà dall'orbita rossa.

 

Mick Schumacher alla Alpine?

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Un approdo per lui potrebbe essere l'Alpine, salutata all'improvviso dopo l'Ungheria da Fernando Alonso che nel 2023 guiderà per Aston Martin, a sua volta lasciata libera da Sebastian Vettel che ha annunciato sempre a Budapest l'addio alla F1. Il tedesco ha provato, inutilmente, a sponsorizzare per la squadra verde Mick, cui è molto legato, suo padre è il suo idolo. Così come ha provato a piazzarlo alla McLaren, ma gli inglesi stanno aspettando Oscar Piastri, che è in una disputa con l'Alpine che lo aveva annunciato per essere poi smentita subito dopo dal 21enne australiano, vincitore della F3 nel 2020 e della F2 l'anno scorso. Deciderà il tribunale Fia come risolvere il suo contratto.

MICK SCHUMACHER MICK SCHUMACHER

 

 

Schumacher, ipotesi Williams

Di fatto per Schumi il mercato si restringe, e andare in Williams, dove c'è un posto libero al fianco di Alexander Albon, non sembra la più brillante delle opzioni. Il problema è che Mick non ha neanche cominciato le discussioni sul suo rinnovo con la Haas. Dove sarebbe pronto a salire Antonio Giovinazzi, uscito l'anno scorso dall'Alfa Romeo Sauber ma rimasto pilota di riserva della Ferrari.

 

Forse a Monza, nel week end del gp dell'11 settembre, qualcosa di più concreto verrà fuori. Ma solo a Spa, la settimana scorsa, Mick addebitava il ritardo delle trattative alla pausa estiva e all'obbligo di fermarsi. E a se stesso solo un compito: migliorarsi. La sua stagione fin qui di certo è stata migliore in termini di punti (12), è 15° in classifica e ha chiuso 6° come miglior risultato (in Austria). Ma ha avuto anche due brutti incidenti (Arabia Saudita e Montecarlo) dai quali per fortuna è uscito illeso ma che hanno causato danni ingenti, in termini economici, a una squadra che non è tra le più ricche e che combatte come tutti con i limiti di spesa imposti dal budget cap.

 

 

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La carriera di Mick Schumacher

Mick, campione di F1 nel 2018 e di F2 nel 2020, si è evoluto in F1 rispetto al 2021 dove ha chiuso a zero punti e 19° davanti al suo ex compagno di squadra, Nikita Mazepin, il russo non certo una scheggia che è stato estromesso dal team quest'anno come conseguenza dell'invasione di Putin in Ucraina. Ma forse non abbastanza per essersi candidato a un posto sulla Ferrari.

 

Non ha impressionato, al di là di una macchina che pur rimanendo non da prima fila, ha fatto dei progressi e nella lista dei costruttori è attualmente 7^ dietro l'Alfa Romeo Sauber ma davanti l'Alpha Tauri. Merito del nuovo motore ma anche dell'altro pilota e suo compagno di squadra, Kevin Magnussen, tornato in tutta fretta nel team che aveva lasciato nel 2020 per sostituire Mazepin, si è subito adattato alle circostanze. Il danese, 29 anni, è stato 5° al debutto di stagione in Bahrain ed è andato in totale 5 volte a punti, adesso ne ha 22 (è 11°). Mick non ha retto il confronto. E per la Ferrari, essere da Ferrari, conta.

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