Sara Gandolfi per il Corriere della Sera - Estratti
«Non ho mai fatto nulla di male». Si difende così, dalla sua villa di lusso in Repubblica dominicana, Luis Rubiales, l’ex presidente della Federcalcio spagnola (Rfef) che ha fatto rabbrividire le donne — e non solo — di mezzo mondo per un bacio rapinato a fine partita, ora protagonista di un ordine di arresto internazionale per reati ancor più gravi.
La giudice Delia Rodrigo sta indagando su una presunta distrazione di fondi dalla Rfef tramite criptovalute e sull’assegnazione irregolare di appalti a imprese edili a lui vicine. Una parte del denaro, scrive El Confidencial , sarebbe finita direttamente sui conti di Rubiales e del suo entourage.
Sarebbero decine i contratti irregolari firmati negli ultimi cinque anni dall’ex padre-padrone del calcio iberico, tra cui quello per il trasferimento della Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita, dove la competizione si è tenuta già quattro volte, in cambio di 40 milioni di euro l’anno. Intermediario dell’affare fu la società Kosmos dell’ex difensore del FC Barcellona Gerard Piqué. Gli inquirenti hanno cominciato a indagare nel 2022, in seguito ad alcune intercettazioni telefoniche in cui Rubiales e Piqué parlavano di commissioni milionarie. Il sospetto, stando alle indiscrezioni, è che l’operazione abbia coperto reati di corruzione e riciclaggio.
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