TRAPPOLA DI GHIACCIO: ANGOSCIA PER GLI ALPINISTI DISPERSI SUL NANGA PARBAT, I RUSSI RINUNCIANO ALLA RICERCA DI NARDI E BALLARD PER TIMORE DI VALANGHE: ARRIVANO I DRONI – REINHOLD MESSNER: "SU QUELLA MONTAGNA E’ MORTO MIO FRATELLO. LO SPERONE MUMMERY NON È DIFFICILE, MA MOLTO PERICOLOSO. DA LÌ POSSONO CADERE BLOCCHI DI GHIACCIO GRANDI COME GRATTACIELI"

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Da repubblica.it

 

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Sono affidate ora ai droni le speranze di ritrovare sul Nanga Parbat Daniele Nardi e Tom Ballard. La spedizione russa che dal campo base del K2 si era detta disponibile a mettersi sulle tracce dei due alpinisti, dispersi da domenica, ha rinunciato a causa del forte rischio valanghe. Ora scatterà il piano B dell'alpinista basco Alex Txikon che ha messo a disposizione i suoi tre super droni dotati di una particolare potenza per il volo in quota che dovrebbero poter sorvolare la zona dello Sperone Mummery, a oltre 6.000 metri di altitudine, dove si presume possano trovarsi l'italiano e l'inglese.

 

Il piano di oggi - secondo quanto riferisce lo staff di Nardi sulla pagina facebook dell'alpinista - prevede di prelevare l'alpinista basco Alex Txikon con tre suoi collaboratori, tra cui un medico, dal campo base del K2 per trasportarli al campo base del Nanga Parbat e successivamente in una posizione più vicina alla parete Diamir.

 

Da lì Txikon potrebbe attivare i suoi tre droni perlustrando tutta la zona dello Sperone Mummery, fino al plateau sovrastante e lungo tutte le vie che teoricamente possono aver percorso Daniele Nardi e Tom Ballard.

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Per poter attuare questa operazione occorrono le autorizzazioni al volo, considerato che lo spazio aereo pachistano è ancora chiuso a causa delle tensioni tra Pakistan e India. L'ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo "è in costante contato con lo stato Maggiore dell'Aereonautica Pakistana e con l'organizzazione dei soccorsi", riferiscono ancora i collaboratori di Nardi.

 

Un elicottero aveva avvistato la tenda dell'alpinista nelle ultime ore, con attorno tracce di valanghe.

 

2. MESSNER

Estratto dell’articolo di Alessandro Filippini per www.gazzetta.it

 

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Non esistono montagne assassine. Esistono montagne più o meno difficili e su di esse vie più o meno complicate". Così risponde, a chi gli chiede del Nanga Parbat, Reinhold Messner. È famoso in tutto il Mondo per essere stato il primo a salire l’Everest senza ossigeno, nel 1978 insieme all’austriaco Peter Habeler. E per essere stato il primo a completare, otto anni più tardi, la raccolta dei 14 Ottomila.

 

Ma se c’è uno di quei colossi della Terra al quale la sua storia di alpinista è strettamente e indissolubilmente legata, questo è proprio il Nanga Parbat, la montagna sulla quale Daniele Nardi e Tom Ballard, che cercavano di salire lo Sperone Mummery, sono dispersi da domenica scorsa. "Perché andare a cercare questi rischi? Il vero alpinismo è un gioco pericoloso, però gestibile. Consiste nell'affrontare le difficoltà possibilmente con eleganza".

 

messner messner

 Una montagna che Messner conosce bene, fu lì che morì suo fratello Guenther: "Il problema dello Sperone è che al di sopra incombono tre enormi seracchi - continua - si formano quando un ghiacciaio incontra una forte pendenza. La sua stessa massa lo fa muovere verso il basso e la pressione di questa massa lo fa spezzare. Così dall’alto cadono non solo le valanghe in caso di nevicate, ma anche interi blocchi grandi come case, palazzi, grattacieli messi per il lungo".

MESSNER MESSNER

 

 

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